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| inviato il 21 Agosto 2023 ore 20:57
Questo ritratto mi piace molto. Apprezzo la messa a fuoco sull'espressione dell'anziano Trasmette saggezza e serenità. Mi fa pensare ad un nonno che racconta una fiaba ai nipoti o che guarda vecchie fotografie |
| inviato il 23 Agosto 2023 ore 15:11
In realtà mio padre è una persona piuttosto distante da quella tua descrizione. Ma il bello della fotografia passa spesso attraverso il racconto evocativo. Mio padre è stato un padre sbagliato nella stessa misura in cui lo è stato in maniera esemplare, cioè quasi sempre. Alludo ad entrambi i costumi. La figura paterna è la più difficile da inquadrare e da descrivere, anche se oggi i padri possono essere due... ma quello è un altro tema. Io mi riferisco alla figura paterna classica, quella fino alle soglie dei duemila. Qualcuno diceva che doveva essere autorevole, qualcun altro che doveva essere amichevole, buffo, severo, presente, assente, bello, brutto, cazzùto, sensibile, gentile, brusco, elegante, spartano, fedele alla madre, infedele, profumato, puzzolente... Il mio s'è dimostrato piuttosto semplice e risoluto: le cose le faceva perchè andavano fatte, con o senza il suo volere. Erano altri tempi! (si diceva così?) Talvolta i due precetti coincidevano con quell'incipit e talvolta no e quindi si faceva volere male, in quanto prevaleva la sua anima sanguigna, ed era così che perdeva il lavoro piuttosto che un amico. Sicuramente è un tipo a cui non manca la favella (trad= loquacità), anche creativamente... infatti, mia sorella (che non vedo né frequento più da mezza vita) lo paragonò al cazzaro di Big Fish, il vecchio cantastorie farlocche nel film di Burton. Lei e lui non si frequentano più dallo stesso tempo, quindi per me, lui è molto di più di quanto non lo sia per lei. Quando verrà a mancarci, lei resterà improvvisamente orfana ed io piangerò soltanto un lutto fisiologico. In questa foto credo stesse guardando il telefono, una delle prime volte che familiarizzava con quel nuovo dispositivo. Quante volte ci ho litigato, con mio padre... Tantissime. Mentre mia madre mi massacrava di botte quand'ero piccolo, lui mi difendeva sempre, e lei se la prendeva pure con lui. Poraccio. L'ho anche minacciato di morte, pensa... Eppure, dopo tutti questi anni, non smetto mai di guardarlo e di riconoscerlo e a percularlo a'bbestia, perchè è mio padre. Ad avercene! E lui non è da meno, a perculare la gente. |
| inviato il 23 Agosto 2023 ore 21:23
Non mi aspettavo questa risposta. Credevo che non mi rispondessi proprio, invece ti ringrazio per esserti aperto con una sconosciuta come me. Io il mio l'ho perso improvvisamente nel 2019... Anche lui non era perfetto, ma gli volevo bene e adesso mi manca molto. Non so perché, ma non ho mai pensato di fargli un primo piano. Cosa ti ha spinto a fotografarlo in quel momento? Ciao |
| inviato il 23 Agosto 2023 ore 21:40
Gliene ho fatti diversi, di ritratti. Lui è una persona onesta, mansueta se preferisci, e quindi si presta bene allo scopo. Non è uno di quelli (tipo me) che sta a scassarti le balle: "eh, mah! aspè... così non va.... così va bene ma però..." lui è uno tranquillo. Quella volta (questa) era semplicemente una prova. Avevo appena preso l'obiettivo nuovo e volevo provarlo e con lui avevo giocofacile. Non è la migliore delle motivazioni, ma tant'è |
| inviato il 23 Agosto 2023 ore 22:59
Nessuno di noi è un padre perfetto, anche se si pensa di esserlo, l'importante è amare ma anche educare, ogniuno com'è capace! Ciao. |
| inviato il 24 Agosto 2023 ore 0:10
Beh il Samyang funziona bene, se questo è il risultato. Una motivazione molto concreta per una fotografia evocativa di tuo papà. Al di là di tutte le possibili spiegazioni che mi puoi dare, io ci leggo un grande affetto. È proprio la dolcezza che trasmette ad avermi catturata. Ciao e grazie per le risposte |
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