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Oggi c'è silenzio nel Monte Piana...

Dolomiti e storie vissute

Vedi galleria (22 foto)

Oggi c'è silenzio nel Monte Piana inviata il 18 Febbraio 2021 ore 0:52 da Lorisb. 64 commenti, 812 visite. [retina]

, 1/640 f/7.1, ISO 100, mano libera. Monte Piana, Italia.

Questo è l'ultimo atto del racconto storico/fotografico che porta a termine il mio lavoro, ringrazio tutti coloro che hanno partecipato a questo cammino. ... Dopo centoquattro anni dall'ultima battaglia che si svolse a monte Piana nel museo all'aperto regna un silenzio doveroso ed il monumento alle vittime ci ricorda il sacrificio delle migliaia di soldati da ambo le parti. Proprio per ricordare i tragici avvenimenti accaduti sulla sommità di questo monte, tra il 1977 e il 1981, su iniziativa del Colonnello austriaco Walther Schaumann, venne istituito il "Museo Storico all'aperto di Monte Piana" Nel maggio 1915 il monte Piana era quello di sempre, un panorama mozzafiato, unico, un alto pianoro a metà strada tra le Valli di Landro e la maestosità delle Tre Cime di Lavaredo, che l'altezza, la povertà dei pascoli e l'assenza di acqua rendevano quel luogo solitario di scarso interesse pure per i boscaioli; rari i turisti che salivano da Misurina fino al monumento dedicato a Carducci, da dove la vista spazia su un'immensa cerchia di montagne. Una montagna anonima, piccola rispetto ai colossi che la circondavano, immersa nella tranquillità della montagna, neppure sfiorata dai turisti che più numerosi si recavano a Landro, allora grazioso villaggio adagiato sull'omonimo lago. In nessun altro luogo di queste montagne si combatté tanto ferocemente (escluso col di Lana) e con esiti così sanguinosi come su monte Piana, dove le opposte linee si trincerarono a poche decine di metri di distanza. Ben presto il nome che le cronache di allora davano a monte Piana, tramutò molto rapidamente in "monte Pianto", questo fu il nome tristemente famoso che i giornalisti in visita alle retrovie di Misurina diedero di quel fazzoletto di fronte dolomitico. ... Nel primo commento troverete la cartina di monte Piana con segnati i monumenti, la versione in b.n. della fotografia di copertina e due immagini dedicate ai Combattenti e reduci mutilati e invalidi di guerra, che ho trovato nel piccolo paese di Lozzo di Cadore, nella bacheca l'ultimo comunicato del 1993



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avatarsupporter
inviato il 18 Febbraio 2021 ore 0:55

Esito finale.
Alla resa dei conti i due anni di guerra su Monte Piana portarono sostanzialmente ad un nulla di fatto, i due contendenti per due lunghi anni si combatterono su un fazzoletto di terra, senza mai riuscire a sovvertire le forze nemiche. Da un lato vi erano gli austriaci con il notevole vantaggio di una posizione sopraelevata da cui contrastare efficacemente gli attacchi nemici, dall'altra parte gli italiani, fin dall'inizio del conflitto, superiori nell'armamento e nel numero, che non riuscirono mai, per la testardaggine comune nei comandi durante la prima guerra mondiale di attaccare ad oltranza e frontalmente, a conquistare e mantenere il possesso delle posizioni nemiche conquistate. D'altra parte, le dure condizioni climatiche che falcidiarono entrambi gli schieramenti e l'inusuale terreno di scontro non facilitarono le cose; valanghe, freddo e incidenti lungo sentieri quasi impraticabili, fecero più vittime che gli scontri a fuoco, che per la verità, già dopo l'estate 1915 furono sporadici e spesso di breve durata.

Inoltre l'atteggiamento difensivo degli austriaci, già impegnati sul fronte orientale, favoriti dal territorio montano, permisero ai difensori di asserragliarsi per anni lungo tutto il fronte dolomitico senza mai cedere, anzi, questo atteggiamento permise agli austriaci di organizzarsi e sfondare le linee italiane in un'ultima grande offensiva a Caporetto il 24 ottobre, appena due giorni dopo l'ultima offensiva sul monte Piana.
In questo teatro di guerra si consumò una lunga guerra di logoramento i cui segni sono ancora ben visibili oggi in quel museo all'aperto che è monte Piana trincee, gallerie e reticolati sono tuttora visitabili, in uno degli ambienti più suggestivi di tutte le Dolomiti, grazie al lavoro dell'associazione "Amici delle Dolomiti" creata nel 1981 dal colonnello austriaco Walther Schaumann.

















avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2021 ore 1:07

Caro Loris, grazie per aver riportato ancora pagine di Storia.
Grazie perchè è doveroso nei confronti di tutti coloro che hanno combattuto e, purtroppo, perso anche la vita in questi monti, meravigliosi, oggi meta di turisti.
Guardo i meno giovani e penso che con la didattica detta "moderna", non conoscono ne la Geografia ne la Storia.
Forse, sarebbe il caso che qualcuno riflettesse e magari rettificare questa tipologia di "insegnamento".
E' un mio pensiero, sicuramente opinabile, ma se ci perdiamo le radici, l'albero stenta a crescere.
Grazie!
Un caro saluto
Franco

avatarsupporter
inviato il 18 Febbraio 2021 ore 3:22 | Questo commento è stato tradotto automaticamente (mostra/nascondi originale)

Posto e immagine meravigliosi.... grande composizione e bellissimo paesaggio... Bravo.. Loris.. bye Jean

avatarsupporter
inviato il 18 Febbraio 2021 ore 6:08

Grande Loris.
Bravissimo.
Hai prodotto un'antologia di rara bellezza dove la perfezione del riscontro storico lascia spazio alla grande umanità sempre presente nel tuo racconto. Bravo.
Mi permetto di condividere "l'opinabile" (ma non per me) pensiero di Franco: sembra che la storia sia un fatto da raccontare, male e con enormi omissioni, accaduto ad altri mentre, in effetti, è l'evoluzione di ciò che ci ha generati e l'albero senza radici.....
Un caro saluto.
Paolo

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2021 ore 7:20

Immagine di grande impatto visivo e didascalie di grande impatto emozionale. Complimenti, Loris Sorriso
Ciao, Carlo

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2021 ore 7:31

Ottimo percorso storico.

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2021 ore 7:33

Immagine fortemente evocativa che completa il tuo dettagliato e partecipato commento; trovo ancor più incisiva e drammatica l'immagine convertita in splendido BN !

Ciao Loris, buona giornata,Cool

Fabio

avatarsupporter
inviato il 18 Febbraio 2021 ore 7:39

Splendida immagine e didascalia, luogo stupendo...

avatarsupporter
inviato il 18 Febbraio 2021 ore 7:40

Meravigliosa ;-)

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2021 ore 7:43

Il gran lavoro che hai fatto serve a rafforzare le nostre radici e mantenere sempre viva la memoria. Complimenti e grazie, Loris.
Ciao
Gaet.

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2021 ore 7:48

Hai svolto davvero un ottimo lavoro degno di attenzione e considerazione sia descrittiva che fotografica.

Sinceri complimenti caro Loris, per la tua dedizione e dettagliata ricerca di un periodo storico che ha disegnato il futuro del nostro Paese.

Ciao, Livio



avatarsupporter
inviato il 18 Febbraio 2021 ore 10:57

Complimenti Loris, hai fatto un gran bel lavoro fotografico e storico!
Ciao, Giorgio

avatarsupporter
inviato il 18 Febbraio 2021 ore 11:40

Grazie Loris per questo grande lavoro che ci hai proposto in varie fasi! E' stato molto interessante come interessanti e belle sono state le tue belle foto a documentare ciò che hai scritto sia in questa puntata che nelle precedenti.
Buona giornata
Francesco

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2021 ore 14:09

Il silenzio è doveroso per il rispetto dei caduti e per fortuna c'è silenzio.

Commentando lo scatto.... è una gran bella foto, il crocifisso in primo piano rende bene lo spazio e l'ambiente.
Complimenti per tutto.
Alessandro

Io non ho foto mie di El Alamein, altrimenti farei io il resoconto di quelle giornate nel deserto dei nostri eroi.
El Alamein è stata la sconfitta delle sconfitte e con quella battaglia che è iniziata la nostra disfatta e resa.
I nostri soldati sono stati degli eroi, la Divisione corazzata Ariete annientata e si sono sacrificati (pelle d'oca) per proteggere la Folgore.
I pochi reduci della Folgore si sono dovuti arrendere per mancanza di munizioni. Gli Inglesi hanno fatto l'onore delle armi e Rommel ha detto
che se il soldato tedesco ha stupito il mondo, il soldato italiano ha stupito il soldato tedesco e altre cose d'onore.

Alessandro

avatarsupporter
inviato il 18 Febbraio 2021 ore 14:46

.................... Chapeau!!! ................................................................

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2021 ore 14:50

Caro Loris , una sola parola..............grazieTriste

avatarsupporter
inviato il 18 Febbraio 2021 ore 15:36

Complimenti Loris,
bellissima immagine per chiudere questo tuo interessantissimo racconto storico-fotografico.
Sicuramente un lavoro pregevole che, attraverso le bellissime immagini e le completissime didascalie, ci ha fatto rivivere tragedie del passato ricordandoci, ancora una volta, di come l'uomo sia il più stupido di tutti gli "animali" presenti sulla terra.
Un carissimo saluto,
Paolo

avatarsupporter
inviato il 18 Febbraio 2021 ore 17:37

Complimenti Loris per questo tuo lavoro di ricerca accompagnato da belle immagini come quest'ultima proposta, che devo dire mi piace molto anche in bianco e nero.
Un saluto, buona serata
Agata

avatarsupporter
inviato il 18 Febbraio 2021 ore 17:44

Mi dispiace, che finisca questa emozionante Storia, da te assemblata con passione e competenza!
Non conoscevo il Museo a Cielo Aperto!
Grazie di cuore carissimo Loris!
Buona serata!
FB

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2021 ore 18:51

Bellissimo scatto, storia e didascalia ottimo lavoro come sempre, ciao GinoCool


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