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Studio sul peso relativo di diffrazione e turbolenza...

Astrofotografia lunghe focali Fuj

Vedi galleria (32 foto)

Studio sul peso relativo di diffrazione e turbolenza inviata il 21 Gennaio 2021 ore 17:23 da Daniele Bonfiglio. 4 commenti, 471 visite. [retina]

1/100 f/22.0, ISO 640, treppiede.

Nei pannelli sono mostrati dei crop 650x500 pixel delle foto 6240x4160 pixel utilizzate per produrre questa immagine: https://www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3791258&l=it ottenute con un telescopio Maksutov-Cassegrain 127/1500 con telextender 2x per arrivare al limite di risoluzione dello strumento. Per darvi un riferimento, il cratere in alto a destra è Timocharis il cui diametro è di 34 km. I pannelli corrispondo ad un'area di 3x2.25 minuti d'arco, ovvero un crop che corrisponde ad una focale equivalente su full-frame di 45000 mm! Lo scopo dello studio è identificare l'origine degli "artefatti" che appaiono come sdoppiamenti dei bordi luminosi dei crateri, soprattutto a sinistra dove la vicinanza del terminatore rende il contrasto maggiore. Le 500 foto a colori sono state separate nei canali RGB con il software di pre-elaborazione astronomica PIPP, e poi elaborate separatamente per ciascun canale. Ciò che ci aspettiamo è un effetto opposto di diffrazione e turbolenza atmosferica. La diffrazione si fa più importante andando a maggiore lunghezza d'onda della luce (ragionevole perché un'onda più "lunga" vede una medesima fenditura come più "piccola") mentre l'effetto della turbolenza atmosferica è predetto teoricamente e confermato sperimentalmente maggiore per lunghezze d'onda più piccole. Questo è proprio quello che si osserva nelle mie foto. Il seeing è via via migliore andando dal canale B al R, mentre al contrario, nel canale R gli sdoppiamenti dei bordi dei crateri sono più evidenti rispetto agli altri canali. La conclusione è che i suddetti sdoppiamenti sono in effetti dovuti alla diffrazione e quindi sono un limite instrinseco dello strumento, non un difetto dell'ottica come temevo inizialmente. Vi riporto anche un interessantissimo articolo, dove tra l'altro nelle figure 30 vedete gli stessi effetti che vedo io dovuti alla diffrazione (anche se lì sono su scala più piccola in quanto le figure sono riferite ad un telescopio di 30 cm di apertura!) https://skyinspector.co.uk/mars-edge-artefact/ Cieli sereni e buon seeing a tutti! Daniele



Vedi in alta risoluzione 4.7 MP  



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avatarsenior
inviato il 21 Gennaio 2021 ore 18:57

Interessantissimo!
E' usuale la gran differenza fra il worse ed il best frame dei canali rosso e verde?
Nel blu, per esempio, la differenza è meno marcata...

Si nota anche che il blu trattiene meno il dettaglio disperso nelle zone uniformi.
Non so però quanto queste constatazioni siano da imputare all'allineamento più o meno efficace.

avatarsenior
inviato il 21 Gennaio 2021 ore 20:52

La diffrazione è un grande problema.

*
Saluti cordiali

Patrizio

avatarjunior
inviato il 22 Gennaio 2021 ore 10:10

Cari Black e Patrizio, grazie per i vostri passaggi!
Ho inserito la didascalia con la spiegazione del senso di questo studio.
Vi consiglio caldamente la lettura dell'articolo che riporto in didascalia, che è davvero molto istruttivo.
Buona giornata, Daniele

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2021 ore 10:40

Grazie Daniele, hai confermato la "naturalità" dei risultati, scagionando in toto l'allineamento!
D'altronde siamo a livelli di ingrandimento talmente spinti, che pareva impossibile la diffrazione non ci mettesse lo zampino...


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