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La linea delle piccole cime contese nella prima guerra...

Dolomiti e storie vissute

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La linea delle piccole cime contese nella prima guerra inviata il 03 Novembre 2020 ore 10:10 da Lorisb. 55 commenti, 778 visite. [retina]

, 1/800 f/6.3, ISO 100, mano libera. Tre Cime di Lavaredo, Italia.

Sasso di Sesto. Per quanto la sua altezza sia poco rilevante (2539 m) su questa cima si sono svolte importanti attività durante la prima guerra mondiale. In particolare su questa piccola cima erano asserragliati gli italiani che erano contrastati dalle truppe austro-ungariche in cima alla vicina Torre di Toblin, su cui avevano addirittura issato un mortaio. La punta della cima risulta ad oggi crivellata dai colpi di mortaio sparati dagli austro-ungarici durante il conflitto. Gli scontri _ Dopo diversi tentativi di avanzata delle truppe italiane, molti furono i tentativi per sfondare da entrambe le parti. Gli italiani tentarono una prima avanzata nell'agosto 1915, quando però si arrestarono sul Sasso di Sesto. Scontri del 30 ottobre 1915 _ Ai primi di settembre 1915, i Landesschützen vennero sostituiti dalle truppe del tenente colonnello Von Paumgarten, con l'ausilio di 1 batteria da campagna, 2 cannoni da montagna, 2 obici e 2 plotoni dotati di mitragliatrici. A contrastare tali forze, vi erano fin dal 9 settembre i bersaglieri dell'8° appostati sul Sasso di Sesto. Il 3 ottobre, il comando venne preso dal capitano Burger, che elaborò un nuovo piano d'attacco. Infatti il 30 ottobre, verso l'una di notte, una prima colonna si scontrò con le truppe italiane a sud della cima, cercando di distogliere l'attenzione del nemico dalla vetta, da dove volevano penetrare le truppe austriache al comando del sottotenente Hirsch. Il tutto però fallì dopo che l'artiglieria italiana iniziò a prendere di mira il Sasso; il giorno seguente verso le 13, i bersaglieri tornarono alle loro trincee. Un nuovo attacco fu deciso per il giorno seguente; il 1novembre le truppe austro-ungariche riuscirono a conquistare la vetta del Sasso di Sesto e a piazzare alcune cariche esplosive. Gli italiani riuscirono a respingere il tentativo di sabotaggio, ricacciando indietro il nemico e involontariamente fecero sì che non avvenisse alcun contatto per lo scoppio delle cariche. Questo fu l'ultimo tentativo nel 1915 di conquistare questa cima, dato che il tempo andava sempre più peggiorando. Scontri dell'aprile 1917 _ Nel marzo 1917 la III compagnia degli Standschützen di stanza a Innsbruck, appena arrivata a sostituire le truppe precedenti, decise di conquistare la cima del Sasso di Sesto, posto poco più a sud della loro posizione, la Torre di Toblin. Iniziarono così a scavare una galleria sotto la coltre di neve che superava i 3 metri di altezza. L'ordine d'attacco fu dato l'11 aprile 1917, quando l'ultimo diaframma della galleria fu fatto crollare appositamente. L'iniziale avanzata di 50 soldati al comando del tenente Tschamler, sorprese facilmente i primi alpini che furono catturati ancora nel sonno. Ai livelli inferiori delle gallerie italiane vi fu il tempo di allarmarsi e fu così che iniziò uno scontro all'arma bianca e lanci di bombe a mano. In poco meno di un'ora e mezza, poco prima della mezzanotte le truppe austro-ungariche, anche grazie al numero superiore, conquistarono il Sasso. A tale attacco, partecipò anche il soldato-donna Viktoria Savs, che fu poi ferita ad una gamba il 27 maggio. Gli italiani, dalle prime luci dell'alba iniziarono un duro contrattacco, che anche grazie all'uso di mitragliatrici, costrinse le truppe nemiche a tornare verso la sommità della cima. Nonostante ciò, gli scontri, sempre più cruenti durarono fino alle ore 13, quando il comando austriaco decise per una saggia ritirata.



Vedi in alta risoluzione 21.2 MP  





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avatarsupporter
inviato il 03 Novembre 2020 ore 10:12





Immagine croppata per dare un'idea della conformazione del territorio e delle cime contese.
Alla mia sx nascoste le Tre Cime di Lavaredo ai miei piedi la Forcella di Lavaredo, sempre a sx sullo sfondo la Croda Rossa, di seguito le cime contese.

1)Torre di Toblin. La montagna ha avuto un ruolo decisivo durante la prima guerra mondiale, in quanto sorgeva al confine tra l'Italia e l'impero austro-ungarico. Durante il conflitto, le truppe austriache avevano issato sulla cima della montagna un mortaio, con cui tenevano sotto controllo il sasso di Sesto e le linee di difesa italiane.

2) Sasso di Sesto Per quanto la sua altezza sia poco rilevante (2539 m), su questa cima si sono svolte importanti attività durante la prima guerra mondiale. In particolare su questa piccola cima erano asserragliati gli italiani che erano contrastati dalle truppe austro-ungariche in cima alla vicina Torre di Toblin, su cui avevano addirittura issato un mortaio.

Alla base meridionale del cima, ovvero accanto all'attuale rifugio Locatelli-Innerkofler, si possono ancora vedere tutti i vari cunicoli che sono stati scavati dalle truppe italiane per potersi riparare dal tiro dei nemici.

La punta della cima risulta ad oggi crivellata dai colpi di mortaio sparati dagli austro-ungarici durante il conflitto.

3) Torre dei Scarperi. Il monte Rudo assieme a Col di Specie e alla Torre dei Scarperi, formavano una fortissima muraglia di artiglieria, che godevano di un'ottima panoramica sulle cime circostanti

4) Croda dei Rondoi

5) Monte Paterno. Sorge nelle Dolomiti di Sesto al Confine tra Veneto e Alto Adige, a fianco delle più rinomate Tre Cime di Lavaredo. È storicamente famoso, dato che durante la prima guerra mondiale, si trovava lungo la frontiera tra il confine italiano e quello austriaco. Al suo interno furono quindi scavate alcune gallerie, tra cui la famosa galleria Paterno, per raggiungere la cima, usate dai militari italiani.

Nell'agosto del 1915 gli Alpini attaccarono massicciamente l'avvallamento sotto il Paterno riuscendo a conquistare il Sasso di Sesto e la linea si stabilizzò a nord del massiccio con le tre forcelle principali in mano agli Italiani.

6) Croda dei Baranci

7) Monte rudo. Il monte Rudo era collocato durante la prima guerra mondiale in posizione leggermente arretrata lungo la linea di confine tra il Regno d'Italia e l'Impero austro-ungarico, precisamente si trova alle spalle del monte Piana, un monte duramente conteso durante il conflitto, che causò 14.000 vittime.

Dal monte Rudo il mattino del 24 maggio 1915, il primo giorno di guerra, venne sparato il primo colpo (per questo settore). Alle ore 8.30 un cannone sparò dal monte Rudo verso il monte Piana, segnando la sorte di due alpini: il sergente Apigalli da Sospirolo e l'alpino De Mario da Costalissoio e due feriti intenti al completamento della rotabile Misurina-Monte Piana. Subito dopo, altre bombe provenienti dal monte Rudo, colpirono il centro di Misurina e la forcella Lavaredo, che era presidiata dalla 75ª compagnia del "Cadore".




Questa versione è stata scattata con il Sammy 14mm Aspherical f2,8

avatarsenior
inviato il 03 Novembre 2020 ore 10:28

Splendido paesaggio, accompagnato da un'interessantissima didascalia molto esplicativa.
Tantissimi complimenti. Bello anche il bw.
Gaet.

avatarsupporter
inviato il 03 Novembre 2020 ore 10:32

Complimenti Loris,
bellissima immagine e grande "lezione" di... storia.
Un affettuosissimo saluto,
Paolo

avatarsenior
inviato il 03 Novembre 2020 ore 11:22

Molto molto bella, splendida realizzazione, completata con una esaustiva didascalia ricca di dettagli !!!

Bravissimo Loris, complimenti
Ciao, Livio

avatarsenior
inviato il 03 Novembre 2020 ore 11:38

Bellissima panoramica Loris, ben ripresa, bella la sintesi in didascalia. Ciao

avatarsupporter
inviato il 03 Novembre 2020 ore 11:39

Bellissima immagine, importante didascalia!
Complimenti Loris!
Buona giornata!
FB

avatarsenior
inviato il 03 Novembre 2020 ore 12:12

Con questa foto Loris ci illustri luoghi molto belli, con la didascalia corredata di mappa hai reso questa parte di storia un drammatico e avvincente racconto, piacevole da leggere.
un saluto (e grazie)
fabio

avatarsupporter
inviato il 03 Novembre 2020 ore 12:22

Foto molto bella e stupenda e ricca didascalia storica, complimenti Loris Cool

avatarsenior
inviato il 03 Novembre 2020 ore 13:32

paesaggio favoloso, ben composto, didascalia perfetta e molto esplicativa, complimenti!!!!!!!!

cari saluti Brruno

avatarsupporter
inviato il 03 Novembre 2020 ore 13:50

Bellissima Loris. Complimenti anche per la dettagliatissima didascalia, quasi un romanzo o un film di assoluto verismo. Racconto tanto vero da far rabbrividire al pensiero che non è una sceneggiatura ma il resoconto di ciò che realmente fu.
Complimenti Loris, bravissimo.
Paolo

avatarsupporter
inviato il 03 Novembre 2020 ore 13:51

Bellissima ;-)

avatarsupporter
inviato il 03 Novembre 2020 ore 16:07

Magnifico scatto ed apprezzata didascalia storica. Complimenti.
Un saluto
Annamaria

avatarsenior
inviato il 03 Novembre 2020 ore 20:09

Bravissimo Loris, tantissimi complimenti. Ciao Antonio.

avatarsenior
inviato il 03 Novembre 2020 ore 23:17

Un posto stupendo ripreso in modo stupendo...
Hai fatto un gran lavoro Loris....tanti complimenti anche per la didascalia ed il crop con le indicazioni
Questa è la zona dove ho fatto il militare e quindi apprezzo ancora di più
Un carissimo saluto
Stefano

avatarsupporter
inviato il 04 Novembre 2020 ore 0:54

Gaet:-P è un paesaggio unico con una storia che mi ha appassionato così tanto che sono orgoglioso di ricevere i tuoi complimenti, grazie anche per il "bello" al b.n.Sorriso

Paolo:-P ti ringrazio molto per i complimenti sono contento che ti sia piaciuto il mio studio;-)

Livio:-P è un gran piacere leggere le tue belle parole, felice del tuo gradimento per la didascalia ho apprezzato moltoSorriso

Ciriaco:-P grazie per l'attenzione e complimenti sia per la fotografia e didascalia;-)

Franco:-P è un gran piacere leggere la tua doppia gratificazione ne sono lieto e onorato, grazie di cuoreSorriso

Fabio:-P il tuo grazie è il mio grazie;-) è molto importante che abbiate trovato interessante e bella la foto e didascalia che sono il risultato della ricerca storica che mi ha appassionato e so che anche a te appassionaSorriso

Alessandro:-P grazie per il doppio complimento che ho apprezzato moltoSorriso

Bruno:-P ti ringrazio molto per la tua visita e gradito riscontroSorriso

Paolo:-P;-) grazie per l'attenzione e per avermi gratificato con i tuoi complimenti, qui e non solo, poco più di un secolo fa si è vissuta una tragedia indescrivibile ed il racconto dei storici ci ha permesso di non dimenticare tutto ciò e visitando questi luoghi si respira la storia in prima persona. Le tue belle parole mi commosso, grazie di cuoreSorriso

Corrado:-P "bellissima" grazie;-)

Annamaria:-P grazie infinite per il doppio complimentoSorriso

Antonio:-P ti ringrazio per l'attenzione e graditissimi complimenti;-)

Stefano:-P ti ringrazio molto per i complimentiSorriso
chi meglio di te che hai fatto il militare in questi luoghi può capire cosa hanno vissuto quei ragazzi un secolo fa quando la guerra di postazione mieteva giovani ed il freddo, la fame e le malattie erano altrettanti nemici da combattere.

Un saluto a tutti voi amici carissimi per la vostra visita, un grande ringraziamento a chi ha lasciato il suo mi piace o semplicemente visitato la fotografia e letto le didascalie

Grazie a: Ben-G, Emmegiu, Francesco_s, Green is the colour, Jonathan68, Marklevinson76

LorisSorriso

avatarsupporter
inviato il 04 Novembre 2020 ore 8:20

Bella immagine ed ottima descrizione storica.
Complimenti Loris, ciao!
Sergio;-):-P

avatarsupporter
inviato il 04 Novembre 2020 ore 9:13

Eccellente lavoro divulgativo su alcune pagine della nostra storia ... bravo Loris!
Ciao, Simone ;-)

avatarsupporter
inviato il 04 Novembre 2020 ore 10:21

Ottimo lavoro Loris, complimenti!
Ciao, Giorgio

avatarsenior
inviato il 04 Novembre 2020 ore 15:07

quando si dice ammazzarsi per due sassi

avatarsupporter
inviato il 04 Novembre 2020 ore 16:29

Didascalia storica che mi ha fatto molto piacere leggere .....il tutto bellissimo.
7 ciao Ray Palm-


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