Le caldarroste di Giuseppe Verdi

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FOTO STREET MILANO 4 Vedi galleria (56 foto)

Le caldarroste di Giuseppe Verdi inviata il 09 Luglio 2019 ore 17:33 da Annamaria Pertosa. 35 commenti, 1389 visite.

a 24mm, 1/90 f/5.6, ISO 100, mano libera. Milano, Italia.

In piazza del Duomo, nella scorsa primavera mi fermai a parlare per un po' con questo simpatico giovanotto che vendeva caldarroste e quasi per incanto per certi complessi e quasi assurdi meccanismi della mente, mi venne incontro al posto del bel ragazzo, una signora anziana del secolo scorso, che all'angolo di piazza della Scala, offrì un cartoccio di caldarroste a un giovane e squattrinato Giuseppe Verdi . Il genio di Roncole, aveva appena perso nel giugno del 1840, a causa di una encefalite, sua moglie Margherita, figlia di quel Barezzi, suo mecenate In più, la sua seconda opera: Un giorno di regno, messa in scena nel settembre dello stesso anno, aveva avuto un esito disastroso. E come se non bastasse, nelle tasche del giovane musicista non c'era il becco di un quattrino. La sera dell'incontro all'angolo del teatro alla Scala con la venditrice di caldarroste, faceva un freddo polare, e c'era scarsissima visibilità per il pesante nebbione che ammantava la città. Passando accanto al baracchino delle castagne ne sentì il profumo, e all'ombra di un lumicino vide la vecchina che tremava dal freddo. D'istinto si tolse la sciarpa che aveva al collo e la posò sulle esili spallucce della venditrice di castagne. Una lacrima di riconoscenza sgorgò da quelle grige pupille, e le mani leste e ancora piene di energia, riempirono un cartoccio di caldissime castagne. Verdi si ritrovò il caldo cartoccio fra le mani, mentre l'anziana signora, gli diceva: “Sei un bravo giovane, e il buon Dio presto ti darà fortuna e successo. A causa del fallimento dell'opera e del lutto subito, Verdi aveva deciso di smettere di comporre, ma quelle parole amorevoli e materne, toccarono il suo cuore, e forse gli diedero la forza di non mollare. Diciotto mesi dopo, il 9 marzo 1842 al Teatro alla Scala andò in scena il Nabucco e il successo fu questa volta trionfale. Fu replicata ben cinquantasette volte, solo tra agosto e novembre, un risultato mai raggiunto fino allora per il teatro milanese. Nei tre anni successivi fu rappresentata anche a Vienna, Lisbona, Barcellona, Berlino, Parigi e Amburgo; nel 1848 fu la volta di New York e nel 1850 di Buenos Aires.[34] Con Nabucco iniziò la parabola ascendente di Verdi che, non dimenticò mai chi lo aveva scaldato in una sera d'inverno: diede alla vecchina delle caldarroste, una casa calda ed accogliente e fu suo munifico benefattore finché lei ebbe vita. ---------------------------------------------------------------------------------------- Scusate la prolissità del racconto che, forse per voi, non ha alcun senso, ma la sottoscritta ha voluto lo stesso condividerlo, forse perché qualcuno mi ha insegnato che un sorriso sincero e un po' di bontà , pagano sempre. Critiche e commenti sempre molto graditi. Grazie.

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Peppe Cancellieri

inviato il 09 Luglio 2019 ore 17:37

Castagne tutto l'anno

Paolo P

inviato il 09 Luglio 2019 ore 17:41

...il destino….

Claudio Cozzani

inviato il 09 Luglio 2019 ore 17:44

Bella ripresa e emozionante didascalia
Brava Annamaria , si è vero , un sorriso riscalda sempre
e anche le caldarroste ;-)

Coradocon

inviato il 09 Luglio 2019 ore 18:20

Ricordo di una frescura. Ciao Corrado

MariangelaT

inviato il 09 Luglio 2019 ore 18:33

Anche con questo caldo? Bella street fuori programma.
Ciao carissima
Mary

Masterfere

inviato il 09 Luglio 2019 ore 20:17

bella foto.Grazie per il piacevole racconto.
Un saluto Fausto

Albertoscaccia

inviato il 09 Luglio 2019 ore 20:20

Sorriso

questo racconto riscalda il cuore come le caldarroste della vecchina, molto brava a proporre queste storie edificanti, complimenti, ciao

Franco Iannello

inviato il 10 Luglio 2019 ore 0:29

Ho letto un pezzo di Storia del Grande Verdi.
Bellissima Annamaria e condivido con te che un sorriso vale più di ogni bene.
Quel sorriso che oggi, spesso, purtroppo, manca perchè non abbiamo nemmeno più il tempo di specchiarci e vedere quanto siamo cambiati.
Complimenti per la bellissima didascalia e ritratto.
Un caro saluto
Franco

Claudio Sciarra

inviato il 10 Luglio 2019 ore 1:17

Fantastico ritratto e bn Annamaria.

Fiorenzofanton

inviato il 10 Luglio 2019 ore 4:54

Ottima foto Annamaria, magnifico come sempre il racconto.
Complimenti.
Ciao fiore ;-)

Arvina

inviato il 10 Luglio 2019 ore 7:34

Molto bella Annamaria :-P

Albieri Sergio

inviato il 10 Luglio 2019 ore 8:32

Ottimo ritratto e bellissimo racconto.
Complimenti Annamaria, ciao!
Sergio ;-)

Stefania Saffioti

inviato il 10 Luglio 2019 ore 8:42

Davvero stupenda, complimenti!
Ciao
Stefania Sorriso

Lastpeanut

inviato il 10 Luglio 2019 ore 8:53

bel soggetto e situazione
ciao
Ezio

Fabrizio Federici

inviato il 10 Luglio 2019 ore 11:39

Pagano sempre, non c'è dubbio!!!!
Complimenti per la foto e per il tuo saper raccontare !!!
Ciao
Fabrizio

Gios	inviato il 10 Luglio 2019 ore 11:45 Ho letto tutto in un fiato questo aneddoto sul grande maestro. Non conoscevo questo episodio. Grazie Annamaria per le tue immagini che danno sempre lo spunto a storie sempre piacevoli. bye gios

Lorisb

inviato il 10 Luglio 2019 ore 15:18

I miei più sinceri complimenti Annamaria, la tua storia di Verdi legata al venditore di caldarroste è fantastica, ed approvo il tuo prologo al racconto, in questo pazzo mondo ormai un sorriso sincero è rarità, e di bontà non c'è né più, tornando alla fotografia ottimo il ritratto Sorriso

Ciao Loris

Silvio Martinelli

inviato il 10 Luglio 2019 ore 15:42

bella foto accompagnata da una didascalia davvero suggestiva,complimenti!
ciao, silvio Sorriso

Agata Arezzo

inviato il 10 Luglio 2019 ore 19:23

Belle e affascinanti le storie che racconti, ottimo il ritratto di strada convertito in un bel bn, complimenti amica mia!
Un saluto a presto
Agata

Simobati

inviato il 10 Luglio 2019 ore 22:55

bel ritratto di strada in verticale
ciao Sorriso

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