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| inviato il 28 Settembre 2018 ore 11:25
Credo tu abbia esagerato veramente troppo con l'elaborazione... forse, invece che procedere con solo due maschere grossolane, sarebbe stato meglio procedere per piccolissime regolazioni con molte maschere... |
| inviato il 28 Settembre 2018 ore 11:47
Ciao SlashLeo, intanto grazie per le critiche costruttive. Quando dici che ho esagerato con l'elaborazione intendi nel pompare i colori oppure i dettagli? Se intendi i colori, come immagino, sì hai ragione avevo visto altri tutorial in cui usavano tanti livelli per piccolissime regolazioni di colore... Io per ora per semplicità ho usato un singolo livello (come nel tutorial che ho linkato) ma facendo tanti piccoli aumenti di saturazione... Forse ho esagerato ma in tutta sincerità non mi sembra così estrema la mia elaborazione... e comunque è paragonabile come saturazione dei colori a quella del tutorial a cui mi sono ispirato (in cui la Luna è molto più risoluta ma ci credo facendo un mosaico di 7 porzioni di Luna!). Comunque grazie per il consiglio che proverò a seguire nei miei prossimi esperimenti! Ciao, Daniele |
| inviato il 01 Ottobre 2018 ore 7:46
Intendevo l'elaborazione complessiva...sia la saturazione dei colori che i dettagli; però dai, la prossima saprai già come muoverti e non commetterai gli stessi errori!!! |
| inviato il 01 Ottobre 2018 ore 10:45
Io vedo molto spinta la maschera di contrasto per i colori è ok |
| inviato il 01 Ottobre 2018 ore 14:14
Grazie mille Goldrake per il passaggio! Quello che potrei fare è usare le wavelet di Registax (un programma per lo stacking delle immagini lunari/planetarie) invece della grezza maschera di contrasto di GIMP. Le wavelet di Registax sono uno strumento piuttosto potente anche perché si può regolare l'intensità del filtro in modo diverso per diverse scale spaziali (dalla scala di un singolo cratere a quella globale del disco lunare). Proverò ad usare questo strumento invece della maschera di contrasto di GIMP per ottenere un effetto più naturale. Vi farò sapere il risultato! ciao, Daniele |
| inviato il 01 Ottobre 2018 ore 17:16
Io uso quelle, nella mia galleria quelle che vedi le ho fatte con autostakkert e registax per la maschera |
| inviato il 01 Ottobre 2018 ore 22:17
Grazie dell'informazione Goldrake, andrò a vedere le tue elaborazioni per prenderne spunto! Ciao, Daniele |
| inviato il 02 Ottobre 2018 ore 13:32
“ Quello che potrei fare è usare le wavelet di Registax (un programma per lo stacking delle immagini lunari/planetarie) invece della grezza maschera di contrasto di GIMP „ è la cosa più consigliabile gimp e photoshop li puoi usare per curve e maggiore contrasto/colori, ma lo sharpening che applica porta più rumore e artefatti che altro, ancor meglio dello sharpening di registax credo ci sia quello di autostakkert che trovo veramente ottimo (lo preferisco anche come stacker) sui 60 massimo 50% sulla luna |
| inviato il 02 Ottobre 2018 ore 14:36
“ quello di autostakkert che trovo veramente ottimo (lo preferisco anche come stacker) sui 60 massimo 50% sulla luna „ Confermo lo usato una volta soltanto perchè mi stavo imparando il software ma l'ho trovato ottimo come pure la funzione drizzle di autostakkert è molto performante |
| inviato il 02 Ottobre 2018 ore 14:56
Grazie mille per il vostro suggerimento Daomao e Goldrake, non avevo mai provato la funzione sharpened di autostakkert! Ho fatto una versione della mia mineral moon usando appunto il sharpening di autostakkert invece delle maschere di contrasto di GIMP. Vedete qui il risultato: photos.app.goo.gl/GNbMu6g2SttjHiZr7 Diciamo che rispetto alla foto originale di questo post, la nuova foto sembra "meno a fuoco" ma anche in effetti meno artificiale... Quindi ho capito la lezione, non esegarare con lo sharpening artificiale e piuttosto cercare le migliori condizioni in fase di ripresa (precisione nella messa a fuoco del tele, riprendere in condizioni di seeing migliori possibili) ciao e grazie, Daniele |
| inviato il 02 Ottobre 2018 ore 14:58
“ pure la funzione drizzle di autostakkert è molto performante „ grazie del suggerimento Goldrake, ma a che cosa serve questa funzione? |
| inviato il 02 Ottobre 2018 ore 15:52
questa seconda versione la trovo un giusto compromesso tra dettaglio e morbidezza, se ti interessa il dettaglio ti consiglio di andare su altre camere e necessariamente puntare sul bianco e nero p.s il drizzle da quel che so è un upscaler, ma credo che photoshop e photozoom siano migliori in quello |
| inviato il 02 Ottobre 2018 ore 17:17
drizzle è un algoritmo creato dalla NASA per aumentare la dimensione degli oggetti piccoli fotografati da Hubble è più di un upscaler: en.wikipedia.org/wiki/Drizzle_(image_processing) qui ho provato ad utilizzarlo insieme a photoshop l'immagine, è stata moltiplicata per 3x tramite autostakkert e in photoshop ho upscalato del 300% per aumentarne la risoluzione tramite un processo complicato che avevo letto, non male:
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| inviato il 02 Ottobre 2018 ore 18:13
Grazie ragazzi di questi ulteriori commenti, davvero nello spirito costruttivo di Juzaphoto! Ho postato la foto con lo sharpening "morbido" via Autostakkert, in effetti sono d'accordo mi sembra molto più naturale! “ qui ho provato ad utilizzarlo insieme a photoshop l'immagine, è stata moltiplicata per 3x tramite autostakkert e in photoshop ho upscalato del 300% per aumentarne la risoluzione tramite un processo complicato che avevo letto, non male „ Non male in effetti Goldrake! proverò a sperimentare anche io il Drizzle! (ho provato a lanciare al volo un Autostakkert con drizzle 3x ma si è impiantato! :-) ciao, Daniele |
| inviato il 02 Ottobre 2018 ore 21:15
“ drizzle è un algoritmo creato dalla NASA per aumentare la dimensione degli oggetti piccoli fotografati da Hubble „ Interessante non lo sapevo, ma lo hanno aggiornato? io provai 3x su un piccolo marte che avevo catturato ma il risultato era pieno di artefatti stranamente, adesso non lo ho tra le mani purtroppo |
| inviato il 03 Ottobre 2018 ore 8:54
“ Non male in effetti Goldrake! proverò a sperimentare anche io il Drizzle! (ho provato a lanciare al volo un Autostakkert con drizzle 3x ma si è impiantato! :-) „ Credo che si mangi una marea di risorse sul pc, io ho un vecchio pc di 7 anni fa ma è carrozzato lavoro su un quad core e ho 16gb di ram, credo mangi molta ram La foto sopra è stata scattata su una Canon 50D modificata per astrofoto+ filtro IDAS lp1 per l'inquinamento con il 300 mm+ 1.4 di moltiplicatore totale 670 mm |
| inviato il 03 Ottobre 2018 ore 9:33
“ Credo che si mangi una marea di risorse sul pc, io ho un vecchio pc di 7 anni fa ma è carrozzato lavoro su un quad core e ho 16gb di ram, credo mangi molta ram „ Eh io ho un 2 core (4 threads) con 8 GB di ram. Anche senza usare il Drizzle vedo che Autostakkert mi consuma tutta la memoria se uso foto da più di 2000x2000 di risoluzione. Di conseguenza ciò che faccio di solito è prendere le foto RAW a risoluzione piena della reflex e con PIPP cropparle (oppure riscalarle se non uso il riduttore di focale) a 1980x1980 producendo dei tif 16 bit che Autostakkert si mangia bene. |
| inviato il 03 Ottobre 2018 ore 9:40
Giusto io preferisco cropparle che riscalarle in modo da non toccare il dettaglio iniziale |
| inviato il 03 Ottobre 2018 ore 9:47
“ io preferisco cropparle che riscalarle in modo da non toccare il dettaglio iniziale „ Sono d'accordo con te, ma se non uso il riduttore allora ho una focale equivalente di 2400 mm e la luna piena mi ci sta al pelo dentro al sensore APS-C! Quindi sono costretto a riscalare le foto con PIPP altrimenti Autostakkert non gira |
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