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L'occhio dei Sibillini...

Astronomia Cristian

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L'occhio dei Sibillini inviata il 23 Aprile 2018 ore 16:13 da Cristianfat. 9 commenti, 1582 visite.

a 25mm, Posa B f/4.0, ISO 800, treppiede.

In primavera la Via Lattea sale lentamente durante la notte, non è quindi altissima in cielo come in estate inoltrata. Questa posizione permette la realizzazione del cosiddetto "Arco Latteo": un'immagine ottenuta montando più scatti orizzontalmente al fine di ottenere una panoramica che mostra il cielo attraversato da parte a parte nostra Galassia, partendo da nord fino a sud, passando per l'orizzonte l'est. Per sabato 21 aprile le previsioni meteo erano favorevoli, così mi sono messo a studiare la mappa degli amati Monti Sibillini, alla ricerca del punto giusto. Cercavo un punto con una buona panoramica verso est, in modo da poter centrare l'arco su un soggetto interessante attorno al quale comporre l'immagine, sempre tenendo conto delle strade chiuse perchè danneggiate o perchè in riparazione, delle "zone rosse" e di tutti quegli ostacoli che purtroppo il sisma ha creato. I consigli di Andrea Salvatori, tenace e disponibilissimo gestore di diversi rifugi (http://www.rifugideisibillini.it/), oltre che profondo conoscitore della zona, mi hanno confermato che il punto di ripresa da me scelto era fortunatamente raggiungibile: un luogo perfetto per l'immagine che avevo in mente, un terrazzo sulla vallata di Ussita con di fronte il monte Bove. La strada da fare era però piuttosto difficile e solo grazie al fuoristrada di uno dei miei compagni di nottata, Armando Pettinari ed Emilio Latini, siamo riusciti a percorrerla senza incertezze fino al punto prefissato. Giunti sul posto, la bellezza del panorama che avevamo davanti ci ha rapito: scattare foto sembrava quasi sottrarre tempo al desiderio di ammirarlo. Ussita e le sue luci si stendevano in fondo alla valle, quasi inchinate di fronte alla maestosa sagoma del monte Bove. Nel silenzio più assoluto era percepibile tutta la fierezza di quei luoghi e la loro voglia di reagire alla tragedia naturale che li ha messi in ginocchio. Questi luoghi magici purtroppo ancora non hanno chiuso il conto con le scosse sismiche iniziate un anno e mezzo fa, anche per questo motivo cerco di valorizzarli e mostrarne la bellezza con le mie foto notturne. Di fronte a tanta bellezza il tempo è scorso velocemente: le foto che siamo riusciti a fare lo hanno fissato solo parzialmente nei nostri ricordi. Vi invio comunque il risultato del lavoro ottenuto, unendo una ventina delle immagini riprese con una Canon 5d3 e 24-70 2,8 su Minitrack LX. Il lavoro di montaggio è stato molto impegnativo e tenta di rendervi partecipi di queste sensazioni uniche, nella speranza di far nascere in voi il desiderio di ammirare questi luoghi coi vostri occhi.



Vedi in alta risoluzione 2.3 MP  



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avatarsenior
inviato il 23 Aprile 2018 ore 18:58

Molto bella Cristian!
A che ora hai cominciato a fotografare? Pensi che da sopra Macereto, davanti alla parete nord del M. Bove si possa cogliere lo stesso spettacolo?
ciao, Fabrizio

avatarsenior
inviato il 23 Aprile 2018 ore 22:19

Ho iniziato questa serie intorno alle 2:30. Dal valico sopra Macereto si vede il Bove ma non con questa prospettiva. Grazie dell'apprezzamento.

avatarsenior
inviato il 24 Aprile 2018 ore 9:18

Rimango sempre folgorata di fronte a questo genere di foto.
Per me questa immagine è fantastica.
Sono assolutamente ignorante riguardo alla realizzazione.
Mi chiedo se anche una dilettante potrebbe avere la possibilità di realizzare qualcosa del genere a parte impegnarsi a passare la notte in bianco MrGreen
Non credo che la sola macchina fotografica possa essere sufficiente.
Ci sono programmi o strumenti particolari che aiutano?

avatarsenior
inviato il 24 Aprile 2018 ore 10:05

Ciao Marina!
Il fatto che ti sia interessata è già un buon inizio! :-P
Per la parte del suolo ovviamente è una normale panoramica, notturna, quindi con tempi e ottiche adatte, in questo caso ho lavorato ad f4 per 2 minuti ad 800 iso, facendo se non erro 8 scatti verticali affiancati e montandoli con photomerge di photoshop.
Discorso un po' più complicato per la parte del cielo, dove invece è necessario un astroinseguitore, per non essere costretti ad usare tempi limitati dal mosso ed iso conseguentemente altissimi.
Io ho usato un Minitrack LX (trovi anche un gruppo su fb di chi lo usa) e pose identiche a quelle per il suolo per esposizione e numero. Senza astroinseguitore avresti potuto fare scatti da 15 secondi a 6400 iso, ottenendo ovviamente un po' più rumore e una qualità delle sfumature inferiore. Anche questi montati con photomerge e poi unito il tutto: striscia del suolo con striscia del cielo.
Dopo l'unione c'è un delicatissimo lavoro di elaborazione per esaltare la Via Lattea e ripulirla dall'inquinamento luminoso, lavoro che comunque si può anche limitare al minimo indispensabile per ottenere un risultato interessante.
L'importante è operare sotto un buon cielo buio, poi tutto è più facile!

avatarsenior
inviato il 24 Aprile 2018 ore 17:03

Cristian ti sono molto grata per l'illustrazione dettagliata del metodo necessario alla realizzazione.
Non dico che mi metterò subito al lavoro ma sicuramente le tue specifiche saranno un ottimo punto di riferimento per un'eventuale sperimentazione.
Anche il fatto che, come hai sottolineato precedentemente,
in primavera la Via Lattea sale lentamente durante la notte, non è quindi altissima in cielo come in estate inoltrata
consentemdo una ripresa panoramica più contenuta e una componibilità più omogenea con il resto del paesaggio.
Grazi ancora.

avatarsenior
inviato il 24 Aprile 2018 ore 17:09

Esatto, se vuoi comunque simulare il cielo visibile da qualsiasi parte del mondo ed a qualsiasi ora ti consiglio di scaricare Stellarium per PC.

avatarsenior
inviato il 24 Aprile 2018 ore 17:14

Bene!
Anche questo bene a sapersi MrGreen
GRAZIE!

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2018 ore 14:11

Bel lavoro, complimenti!

avatarjunior
inviato il 07 Giugno 2018 ore 21:00

Molto bella,complimenti per la composizione e la determinazione.


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