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S'Iscravamentu...

La razza malvagia

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S'Iscravamentu inviata il 31 Marzo 2018 ore 2:50 da Emmegiu. 25 commenti, 826 visite. [retina]

, 1/80 f/7.1, ISO 2500, mano libera.

“S'ISCRAVAMENTU” -- Ovvero la deposizione di Cristo dalla croce Tra le numerose riflessioni di Padre Giovanni Battista Manzella che si rinvengono tra i suoi scritti, merita attenzione la predica tenuta per il triduo pasquale celebrato a Ploaghe nel 1917, che descrive il rito de S'Iscravamentu ovvero la deposizione di Cristo dalla croce. Padre Manzella nell'omelia spiega l'importanza del sacrificio di Gesù Cristo morto sulla croce per salvare i peccatori. Gesù è la vittima, noi uomini i peccatori. È un Dio che ha sofferto per noi. È un fratello che è morto per salvare i suoi fratelli. Egli è un innocente che è morto per i peccatori, un Giusto che è morto per le nostre ingiustizie”. La croce, i chiodi, la corona sono l'opera delle mani dei peccatori. Furono i due giudei Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo a chiedere a Pilato la restituzione del corpo del Salvatore e non i discepoli di Cristo. I due giudei salvarono il corpo di Nostro Signore Gesù Cristo da ulteriori insulti, per questo motivo Padre Manzella li definisce uomini di pietà e di misericordia. Prima di schiodare il corpo venne chiesto ai due giudei di osservare Maria che tra infiniti dolori contemplava il corpo del figlio. Successivamente salirono sulla scala e il primo gesto fu quello di togliere la corona di spine dal capo di Cristo, definita dal Manzella “delizia degli angeli e delizia del genere umano”. La corona, simbolo dei “dolori mentali” fu mostrata a Maria. Nell'atto successivo fu tolto il chiodo dalla mano destra. Con quella mano Gesù benediceva, miracolava i ciechi, gli zoppi, i sordomuti, resuscitava i morti. Nonostante questi benefici, gli uomini non hanno fatto nulla per salvare Cristo dalla crocifissione. Poi fu tolto il chiodo dalla mano sinistra. Quella mano era simbolo della divina giustizia. Il terzo chiodo fu tolto dai santissimi piedi. Manzella li definisce “piedi che evangelizzano bene e pace”.” Con quei piedi, Gesù camminò sulle onde del mare per farci vedere come fosse superiore a questa misera terra”. Grazie a quei piedi, Gesù si spostava di villaggio in villaggio in cerca di pecorelle smarrite e per predicare la divina parola. Anche Maria Maddalena baciò quei piedi per chiedere perdono dei suoi peccati. I sacri chiodi che inchiodavano Gesù, vennero presentati a Maria come opera delle mani dei peccatori e le venne chiesto perdono: “ Siamo ingrati o Madre, siamo ingrati! Ma ora non più peccati. Convertite o Vergine madre questi segni della nostra crudeltà, in argomenti di misericordia. Siete buona o Madre siete santa. Ben a ragione potete rimproverarci potete rimproverarci. Dovremmo vergognarci di parlare con voi. Ma voi siete tanto buona. Otteneteci dal Vostro Divin figlio il perdono dei nostri peccati. La grazia di non tornare più a peccare”. Dopo di che i chiodi “crudeli” furono presentati al popolo. Manzella continua nella sua predica: “Vedete cosa abbiamo inventato per tormentare un innocente l'innocente il Santo dei Santi, il primo e unico benefattore. Con questi chiodi per lo innanzi inchioderemo le nostre passioni sfrenate. La mente volubile la lussuria che degrada, l'avarizia che incrudelisce la gola che snerva. Inchioderemo i nostri piedi perché non vadano al peccato…” Quale delicatezza d'animo traspare dalle parole del Manzella nel descrivere il dolore della Madre di Gesù ai piedi della croce. La devozione a Maria era talmente vissuta e sentita che spinse il missionario a chiamare la Madonna “sua sposa”.



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avatarsupporter
inviato il 31 Marzo 2018 ore 6:11

Immagine evocativa.
La didascalia suggerisce riflessioni e suggestioni che pare non siano mai sufficientemente recepite. Gli uomini sono legati ad istinti primordiali e non traggono mai giovamento da conoscenza ed esperienze pregresse. La realtà è meglio rappresentata dalla "rana e lo scorpione" piuttosto che dalla luce di salvezza. L'istinto animalesco prevale su ragione e pensiero.

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2018 ore 8:12

scatto sicuramente suggestivo,splendido il pdr dal basso verso l'alto,a guardare il Cristo mestamente in croce ad espiare le nostre colpe e peccati,una riflessione è sicuramente d'obbligo ed un pensiero necessarioSorryripresa sicuramente evocativa come espresso anche da Paolo,scatto splendidamente esaltato da un b/w cupo e drammatico come si addice alla rappresentazione.Complimenti carissimo Emme,colgo l'occasione per augurarti i migliori auguri di una serena Pasqua a te ed i tuoi cari:-PUn abbraccio ciao Rosario:-P

user133558
avatar
inviato il 31 Marzo 2018 ore 8:20

scatto di notevole bellezza, ma la didascalia è molto interessante, complimenti Emme, molto bravo, obbligo riflessioni,ti auguro una serena Pasqua, Felice

user17043
avatar
inviato il 31 Marzo 2018 ore 8:24

Splendido scatto e didascalia, complimenti. Buona Pasqua a tè e famiglia. Un caro saluto. Sorriso

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2018 ore 9:03

Molto bello.didascalia molto riflessiva ed evocativa
Ciao Emme

avatarsupporter
inviato il 31 Marzo 2018 ore 9:31

Una magnifica e completa descrizione della deposizione di Gesù dalla croce, morto per noi e seppellito.
Il terzo giorno è risuscitato e risalito in cielo. Se lo cerchiamo Lui è sempre con noi!
Domani è Pasqua di Resurrezione e auguro a te e a tutti i tuoi cari, che possa essere serena e santa!
Un abbraccio fraterno Emme,
Giorgio

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2018 ore 9:34

Paolo e Rosario hanno commentato impeccabilmente questo scatto, mi associo a loro.
Emme, sinceri auguri a te e alla tua famiglia.
A presto.

avatarsupporter
inviato il 31 Marzo 2018 ore 18:38

Paolo bellissime parole grande commento crudo e sentito grazie, amico mio buona pasqua a te e famiglia, un abbraccio

avatarsupporter
inviato il 31 Marzo 2018 ore 18:40

Rosario carissimo le tue bellissime parole incorniciano degnamente la mia immagine grazie di cuore buona Pasqua a te e famiglia un abbraccio

avatarsupporter
inviato il 31 Marzo 2018 ore 18:43

Felice carissimo ho scelto questa didascalia che mi sembrava opportuna per una riflessione come hai detto tu e mi ci sono ritrovato per molte cose che cerco indegnamente di esprimere anche io, grazie per il tuo gentilissimo passaggio buona Pasqua a te e famiglia

avatarsupporter
inviato il 31 Marzo 2018 ore 18:44

Carissima Fabiana è bello vedere il tuo arcobaleno è un grande onore grazie buona Pasqua a te e famiglia

avatarsupporter
inviato il 31 Marzo 2018 ore 18:47

Ciao Francesco io ho preso un po' da te e cerco di far vedere le bellezze le tradizioni e le emozioni della mia terra, grazie per la tua amicizia buona Pasqua a te e famiglia

avatarsupporter
inviato il 31 Marzo 2018 ore 18:48

Antonio carissimo grazie per la tua gentilissima presenza che mi rallegra sempre buona Pasqua a te e famiglia e un saluto affettuoso in particolare a Martina

avatarsupporter
inviato il 31 Marzo 2018 ore 18:51

Giorgio carissimo le tue solenni parole mi hanno commosso sei una persona di grande spiritualità grazie per la tua amicizia buona Pasqua a te e alla tua famiglia

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2018 ore 23:40

ottima ripresa e didascalia
ma mi sembra che il mondo vada sempre peggio
buona Pasqua amico mio

claudio c

avatarsupporter
inviato il 01 Aprile 2018 ore 0:04

Claudio sono d'accordo con te penso che il sacrificio del Cristo sia stato inutile, l'uomo è sempre peggio, grazie amico mio per il tuo commento un abbraccio

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2018 ore 0:28

non conoscevo questa cerimonia: grazie per averla descritta, con immagini e parole, in modo così coinvolgente
buona Pasqua, Emme
Michele

avatarsupporter
inviato il 01 Aprile 2018 ore 0:31

Michele carissimo ci sono tanti momenti da raccontare ma chissà speriamo di poterlo fare il prossimo anno, grazie amico mio buona Pasqua un abbraccio

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2018 ore 23:45

Bravo Emme,
Ti ringrazio per avermi fatto conoscere questa tradizione, che hai raccontato è descritto in modo esemplare.
Credo tu sappia che le parti preziose in oro e gemme che costituiscono la Corona Ferrea, custodita nel Duomo di Monza, sono assemblate attorno ad un anello in ferro che la tradizione dice sia stata forgiata utilizzando i chiodi della crocifissione di Gesù Cristo.
Buona Pasqua.
Un caro saluto Gianka

avatarsupporter
inviato il 01 Aprile 2018 ore 23:55

Gianka carissimo è un grande piacere sentirti e ascoltare le tue dotte spiegazioni, un tempo lo sapevo ma siccome l'ho dimenticato hai fatto bene a ricordarlo, ormai vista l'ora ti auguro buona Pasquetta, prima di lasciarti ti ricordo che il capitano Gianka e il sottoscritto hanno una missione da compiere la ciurma ora è più numerosa e aspetta ordini MrGreen a presto


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