Santa Croce: Cenotafio di Dante

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Santa Croce: Cenotafio di Dante inviata il 06 Marzo 2018 ore 14:19 da Annamaria Pertosa. 39 commenti, 1147 visite.

a 18mm, 1/15 f/3.5, ISO 400, mano libera. Firenze, Italia.

Nemmeno da morto Dante poté godere di quella stabilità che aveva tanto vagheggiato negli ultimi, tormentatissimi anni di esilio. Il giorno dopo il decesso, nel 1321, il corpo del poeta fu sepolto a Ravenna, nello stesso sarcofago in cui si trova tuttora, ma che era allora posto lungo la strada, all'esterno del chiostro di Braccioforte sopra nominato. Alla fine del XV secolo il podestà veneto di Ravenna Bernardo Bembo spostò il sepolcro sul lato ovest del chiostro stesso. I fiorentini dopo pochi anni cominciarono a reclamare a Ravenna le reliquie del loro cittadino più illustre. Un "rischio" che parve diventare certezza quando sul soglio pontificio ascesero due papi fiorentini, entrambi della famiglia Medici: Leone X (1513-21) e Clemente VII (1523-34). Il primo, a seguito di una supplica caldeggiata anche da Michelangelo, concesse nel 1519 ai suoi concittadini il permesso di prelevare le ossa del poeta per portarle a Firenze, ma quando la delegazione toscana aprì il sarcofago le ossa non c'erano più. I frati francescani infatti, poco tempo prima, avevano praticato, dal retrostante chiostro, un buco nel muro e nel sarcofago per "mettere in salvo" i resti del poeta, che consideravano come uno di essi. A nulla valsero le suppliche di restituzione. Lo stesso sarcofago fu poi trasferito nello stesso chiostro e gelosamente sorvegliato: basti pensare che, quando nel 1692 fu effettuata la manutenzione della tomba, gli operai dovettero lavorare sorvegliati dalle guardie. Le ossa erano state racchiuse nel 1677 in una cassetta dal priore del convento Antonio Sarti, e furono rimesse nell'urna originaria solo nel 1781, quando cioè il Morigia costruì l'attuale mausoleo, parte integrante dell'annesso convento. Quando nel 1810 il convento fu nel periodo napoleonico, i frati nascosero nuovamente la cassetta con le ossa, per evitare che le truppe d'occupazione se ne impadronissero e la vendessero come bottino di guerra. Fu murata nell'attiguo oratorio del chiostro di Braccioforte. I frati successivamente lasciarono la città e della cassetta non se ne seppe più nulla. Così, dall'inizio dell'Ottocento, tutti coloro che vennero a Ravenna per rendere omaggio a Dante ignorarono che il suo sepolcro fosse vuoto. Le ossa del sommo poeta furono ritrovate casualmente da un operaio il 27 maggio 1865 durante i lavori di restauro per il VI centenario della sua nascita. Se non finirono in un ossario comune si dovette all'intervento di un giovane studente, Anastasio Matteucci (poi divenuto uno stimato notaio) che lesse e interpretò la dicitura sulla cassetta che iniziava con le parole: ossa Dantis...[3] La salma fu ricomposta, esposta al pubblico per qualche mese in un'urna di cristallo e quindi ritumulata all'interno del tempietto del Morigia, in una cassa di noce protetta da un cofano di piombo. Durante la seconda guerra mondiale la cassetta fu nuovamente nascosta per evitare che i bombardamenti la distruggessero. Fu prelevata dal tempietto il 23 marzo 1944 e ricollocata il 19 dicembre 1945; durante questo periodo, venne sepolta poco distante dal mausoleo sotto un tumulo coperto da vegetazione, oggi contrassegnato da una lapide. A Firenze, nella speranza che le reliquie fossero restituite, fu eretto nel 1829, in stile anch'esso neoclassico, un grande cenotafio in Santa Croce, raffigurante il poeta seduto e pensoso, innalzato in gloria dall'Italia, mentre la Poesia piange, china sul sarcofago. Commenti, consigli e critiche sempre super graditi. Grazie.

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user133558

inviato il 06 Marzo 2018 ore 14:26

Che definizione ! Ottimo scatto, un caro saluto, Felice

Angelo Adorisio

inviato il 06 Marzo 2018 ore 14:30

ciao Annamaria sempre bellissimi scatti, devo riconoscere la mia ignoranza, non sapevo cosa fosse il cenotafio, un caro saluto

Elfiche

inviato il 06 Marzo 2018 ore 14:58

Annamaria
Sempre esaustiva nell'insegnarci è sempre con uno scatto f'autore
Ciao
Elio

Andros51

inviato il 06 Marzo 2018 ore 15:17

Ci sono passato nei pressi nell'ormai remoto 1986,in vacanza a Firenze con amici.L'ora era gia verso le 20 ed i miei soci hanno preferito la caccia alla trattoria piuttosto che una piu profonda visitazione del posto.Potere del crostino!!!
Bravissima tu invece ad immortalarlo,e anche in maniera così splendida.
Un saluto,Alessandro

Jeant

inviato il 06 Marzo 2018 ore 15:23 | Questo commento è stato tradotto automaticamente (mostra/nascondi originale)

Ciao Anna Maria ...

Super posto e bella foto '' BW '' .... bella cattura ... bravo a te ..

Jean, Quebec, ciao e la prossima volta Anna Maria ..

Eugenio Costa

inviato il 06 Marzo 2018 ore 15:41

Bel bn, complimenti ottimo scatto e didascalia.
Ciao
Eugenio

Mauro Gamberini

inviato il 06 Marzo 2018 ore 16:09

Complimenti per B&W, foto e didascalia.

Ciao.
Mauro.

user92328

inviato il 06 Marzo 2018 ore 16:14

Ebbe se qua scomodiamo il grande Grande Dante Alighieri, allora il complimento scatta d'obbligo. Sorriso

Un salutone.. ;-)

Woody74

inviato il 06 Marzo 2018 ore 16:32

Ricordo bene quest'opera in Santa Croce, la didascalia è esauriente come sempre.
Ciao!

Jancuia

inviato il 06 Marzo 2018 ore 17:24

Una vita e una morte molto travagliate! E' quello che tocca,in genere ai riformatori.ma tant'e'.tutto molto bello e istruttivo.brava e complimenti
Un caro saluto annamaria Sorriso

Franco Buffalmano

inviato il 06 Marzo 2018 ore 17:38

Tutti questi interessanti retroscena non li conoscevo- Grazie Annamaria- FB-

Luigi Mossali

inviato il 06 Marzo 2018 ore 17:50

Bella, esauriente e interessante la didascalia.
Ciao Lu. :-P

user28555

inviato il 06 Marzo 2018 ore 19:03

Cosa sia stato Dante e non solo nella cultura Italiana... ma come tutti i grandi hanno avuto spesso travagliata non solo la vita ma anche oltre essa...
incredbilii i rimaneggiamenti e occultamenti vari con ritrovamenti casuali che a volte consentono di comprendere come la realta' spesso non sia uguale all'apparenza...
In ogni caso in Santa Croce, soffermarsi su questo Cenotafio e soprattutto sulla tomba di Michelangelo, fa venire i brividi per la grandezza stratosferica di cio' che sono stati, il secondo per me il piu' grande di tutti, ... Eeeek!!!

Complimenti per la bella foto (forse solo un po' troppo luminosa); complimenti Annamaria.
Un caro saluto, Claudio :-P

Ginno

inviato il 06 Marzo 2018 ore 19:22

bella foto ottima didascalia, complimenti ciao
Giuliano ;-)

Claudio Cozzani

inviato il 06 Marzo 2018 ore 20:18

Caspiterina sei come l'enciclopedia tre cani:
Bravissima Annamaria
ottima ripresa

Claudio c

Marco50

inviato il 06 Marzo 2018 ore 20:25

Sempre enorme il piacere di leggere e guardare i tuoi scatti
Tanti complimenti Annamaria
Marco

Arvina

inviato il 06 Marzo 2018 ore 21:03

Ottimo scatto, complimenti!!
Ciao, Arvina :-P

Vittorio.f

inviato il 06 Marzo 2018 ore 21:06

Gran bella immagine...
Complimenti Annamaria

Stefania Saffioti

inviato il 07 Marzo 2018 ore 6:32

Un'immagine stupenda e anche un bel documento, i miei soliti complimenti molto sinceri.
Ciao
Stefania :-P

Marco434

inviato il 07 Marzo 2018 ore 7:49

Bn dettagliatissimo, ottimo documento, complimenti Annamaria

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