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Il carretto è composto dal fonnu di càscia, cioè il pianale di carico prolungato anteriormente e posteriormente da due tavulàzzi, sul quale sono montati parallelamente due masciddàri (dal siciliano mascidda, "mascella") ovvero le sponde fisse del carretto, e un puttèddu (portello posteriore) removibile per agevolare le operazioni di carico e scarico. Ogni masciddaru è suddiviso equamente in due scacchi (i riquadri in cui vengono dipinte le scene), nel putteddu invece vi è uno scacco centrale fra due scacchi più piccoli.I scacchi sono divisi da un segmento verticale che congiunge i pannelli al fonnu di cascia: 6 in legno chiamati barrùni equamente divisi fra masciddari e putteddu, due in metallo denominati centuni presenti solo sui masciddari. Questa sezione "contenitiva" sormonta il gruppo portante del carretto chiamato traìno, il quale comprende le aste e la cascia di fusu, a sua volta costituita da una sezione di legno intagliato sormontata da un arabesco di metallo. Nei carretti alla patrunàli meno pregiati, la preziosa cascia di fusu viene sostituita dalle balestre. Fra le aste sotto i tavulazzi vengono montate due parti in legno chiamate chiavi, una anteriore ed una posteriore. La prima altro non è che una semplice barra ricurva, la seconda invece consiste in un bassorilievo intagliato rappresentante una scena, solitamente cavalleresca, che può assumere diversi gradi di pregevolezza. (fonte Wikipedia)
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Anche questo un soggetto molto bello , comprendo che il carretto era li e non si poteva spostare , ma qui a mio parere avresti dovuto in pp con qualche filtro graduato attenuare le luci laterali per porre il soggetto nella corretta esposizione . un saluto Silvano
Grazie Silvano per il tuo consiglio, il carretto era proprio controluce. Si hai ragione. avrei potuto migliorare un poco l'immagine in post. Grazie Sergio
grazie a queste bellissime foto hai reso omaggio a queste opere d'arte di grande artigianato, le riprese sono tutte bellissime et interessanti i particolari, non sapevo che anche la parte di carico fosse dipinta, complimenti per tutta la serie, un salutone MArio
Grazie Mario per il tuo commento. Sono rimasto impressionato anche io da questa raccolta di carri. Capita di vederne di tanto in tanto per qualche cerimonia folkloristica, ma mai visti così tanti insieme e potendoli ammirare con calma ho apprezzato i lavori degli artigiani che li realizzano. Ne ho ammirati più o meno ricchi nelle decorazioni, erano comunque mezzi di lavoro, alcuni non avevano neanche il cassone: quelli per il trasporto delle botti, per esempio. Mi ha fatto piacere rendere omaggio a chi li ha realizzati ed alle tradizioni della mia terra, contento di trasmetterle a chi come te le apprezza. Grazie 1000 Ciao Sergio