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, 1/125 f/11.0, ISO 250, mano libera. Cagliari, Italia.
Nome comune dei Rettili Squamati della famiglia Lacertidi, comprendente oltre 30 generi diffusi nei più diversi ambienti. Le lucertole sono lunghe in genere da 10 a oltre 40cm, hanno corpo slanciato, arti sviluppati, pentadattili, dalla coda lunga e fragile, dal dorso ricoperto di granuli giustapposti o di squame embricate; lingua piatta, allungata e bifida; dentizione pleurodontica, occhi muniti di palpebre ben sviluppate con pupille rotonde. Si nutrono per lo più di Artropodi e altri invetebrati, ma anche di Vertebrati. Tra le specie italiane ci sono. la lucertola adriatica (Podarcis melisellensis); la lucertola campestre (Podarcis sicula) e la sua sottospecie lucertola azzurra di Capri (Podarcis sicula coerulea); la lucertola muraiola (Podarcis muralis); la lucertola siciliana (Podarcis wagleriana); la lucertola tirrenica (Podarcis tiliguerta); la lucertola ocellata (Timon lepidus), il più grande rappresentante del genere (oltre 80 cm), presente, per l'Italia, in Liguria; la lucertola vivipara (Zootoca vivipara), presente in Italia su tutto l'arco alpino. Alcune lucertole sono in grado di cambiare colore. L'esempio più noto è il camaleonte, ma questa caratteristica può appartenere anche ad altre specie. Solitamente sono insettivore o carnivore. Alcune specie sono erbivore o onnivore, un esempio caratteristico di queste è l'Iguana, che ha una dieta strettamente erbivora. LA CODA Come già detto, alcuni gruppi di lucertole possiedono la peculiarità di poter perdere la coda se soggette ad attacchi da parte di predatori (autotomia). La parte della coda tranciata possiede dei centri nervosi relativamente indipendenti dal cervello, che possono determinarne un movimento di contorsione anche se la coda è staccata dal corpo. Il predatore viene così distratto dalla coda credendo si tratti della metà viva dell'animale, mentre la lucertola, rimanendo in uno stato immobile di morte apparente (tanatosi), tenterà la fuga nel momento più opportuno. , Le contorsioni della coda vanno via via affievolendosi nel momento in cui l'ossigeno presente nei vasi sanguigni recisi inizia a scarseggiare. Il distacco della coda è provocato da una violentissima contrazione dei muscoli presenti ed avviene lungo piani di frattura prestabiliti tra le vertebre, che sono zone più fragili della spina dorsale. I muscoli rimangono contratti anche dopo il distacco per bloccare l'emorragia, fino alla completa cicatrizzazione. Da questa cicatrizzazione verrà rigenerata in seguito una nuova coda. Quando la ferita è irregolare raramente può succedere che venga creata anche più di una coda.
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Ci ho provato ma non si fermava un attimo(Maledetta) Sempre molto gentile caro Rinaldo. Grazie di cuore!!!
user28555
inviato il 16 Settembre 2017 ore 15:46
Un bel profilo di lucertola con (veramente) un'ottimo dettaglio a mano libera, soprattutto sul muso e bei colori, benj gestita anche la luce ambientale; sull'inquadratura (riprendo il discorso sensato di Rinaldo) non hai preso una posizione certa e sei rimasto un po' a meta' strada riprendendo solo una parte della lucertola lasciando all'esterno il terminale della coda, la scelta pertanto era tra uno scorcio selettivo e ravvicinato sul muso o se mostrarla per intero (magari hai dovuto scattare di fretta perche' la lucertola poi se n''e andata via subito?). Comunque, divagazione propositiva a parte, la qualita' fotografica c'e', a volte son solo i particolari che le fanno fare il "salto di qualita'"; bravo Pinus. Un saluto, Claudio