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| inviato il 28 Aprile 2017 ore 11:21
Grazie Robbè...soprattutto per i consigli. Per la pulizia degli appostamenti di solito tu quando la fai? Il giorno stesso, il giorno prima o quando? Il mio problema principale è che difficilmente quando trovo un posto poi ci torno a intervalli di tempo ravvicinati, quindi rischio di fare una pulizia un giorno e poi ritorno a fare le foto dopo qualche tempo (a volte anche mesi), quindi il lavoro è buttato alle ortiche . Inoltre li, la maggior parte dei ciuffi si trovano in mezzo all'acqua tu di solito ripulisci anche quelli (quindi cesoie e stivali )? Sulla messa a fuoco appena torno a casa controllo, però è probabile che sia come dici tu perché sono i primi scatti fatti a distanza di tanti (moltissimi ) mesi dall'ultima uscita, ed effettivamente stavo un tantinello impacciato con i comandi della reflex . Per la luce di solito io punto alla luce del tramonto, quindi le mie uscite sono pomeridiane ma proprio perché non frequento spesso i posti, cerco di arrivare sempre molto prima. Quel giorno purtroppo ho molti scatti con il sole, fatti quando la luce era ancora dura, mentre molto pochi con la morbida luce del tramonto perché poi il tempo è cambiato e sono arrivate le nuvole, la fortuna di chi esce poco . In pratica sono l'esempio perfetto che dimostra come per ottenere scatti di un certo livello il fattore tempo, inteso come tempo da dedicare all'attività fotografica, sia fondamentale ... |
| inviato il 29 Aprile 2017 ore 19:04
Eccomi, la pulizia in genere si fa il giorno prima quando il lavoro è tanto, si crea spazio davanti, acqua compresa, stivali e cesoie. Non sottovalutare i piccoli fili d' erba, possono farti sbarellare l' af e maledire il lavoro affrettato |
| inviato il 29 Aprile 2017 ore 22:22
Grazie Robbe'. Il discorso della pulizia, legato alle difficoltà di AF, non fa una piega, soprattutto con la mia attrezzatura, non propriamente "pro", oltre alla mia poca dimestichezza nell'usarla . Difatti, nell'ultima uscita, soprattutto nelle fasi d'inseguimento dei soggetti, L'AF è andato spesso in confusione. Immagino che la pulizia si limita all'area di fronte al punto scelto per porre il capanno. Fino a che distanza ti spingi solitamente (sia in avanti che lateralmente)? |
| inviato il 29 Aprile 2017 ore 22:31
Dipende dall' ambiente e dai sospetti di nidificazione, ti faccio 2 esempi: abbiamo una pozza limicoli con animali che fanno i nidi nelle vicinanze e vengono li solo a nutrirsi. In questo caso si pulisce tutto quello che serve per riflessi e sfocato posteriore. In un altro posto abbiamo una nidificazione di schiribille, in quel caso ci siamo limitati a mettere qualche canna in acqua e niente altro, per la massima tutela dei soggetti ( infatti le foto non sono da wow, ma chissenefrega) |
| inviato il 29 Aprile 2017 ore 23:10
La tutela dei soggetti...la davo per scontata |
| inviato il 01 Maggio 2017 ore 18:50
@Sor Marchitelli: ho controllato e il punto di maf è poco sotto la testa, sull'inizio del collo del soggetto, non so se è sufficiente a giustificare la morbidezza che hai evidenziato. Inoltre mi sono reso conto di aver anche pasticciato, come mi capita spesso, con il bilanciamento colori (troppo calda) |
| inviato il 01 Maggio 2017 ore 22:57
Diciamo che la tua ottica comincia a essere incisa da f 8, prima è abbastanza flou. Il bilanciamento dei colori è semplice, in camera raw strumento contagocce sul bianco del piumaggio |
| inviato il 02 Maggio 2017 ore 8:35
Il problema è che lo fai in bilanciamento colore probabilmente, mentre andrebbe fatto da colore lab. Il trattamento del colore é una fase ( in realtà sono piú di una ) molto delicata, se ti porti sul tiff dominanti strane poi é un lavoraccio correggere, soprattutto se non hai un monitor serio. Se invece bilanci bene il bianco sul raw, poi in ps puoi intervenire in maniera molto piú comoda per esaltare le tinte che piú preferisci, senza virare le altre Molti pensano che spostare a dx lo slide della saturazione e vividezza sia sufficente ad avere bei colori, niente di piú sbagliato, probabilmente é la fase piú difficile dell'intero workflow, quello che caratterizza un autore. Un Alessandro Bergamini, un Ghizzi Panizza li riconosci dalle tinte caratteristiche, basta un colpo d'occhio e capisci che é roba loro |
| inviato il 02 Maggio 2017 ore 9:32
“ Il problema è che lo fai in bilanciamento colore probabilmente... „ Ma che sei maco (mago)?!?! Quindi, a meno di farmi un giorno, un corso serio di PP, per il momento mi consigli di limitarmi al bilanciamento del bianco in Camera Raw e lasciar perdere Bilanciamento colore di Photoshop? |
| inviato il 02 Maggio 2017 ore 9:43
Il bianco in camera raw é fondamentale, si parte da li, per l'aiuto non c'é problema, anche se ti consiglio il corso di Mario Mulinai, é un workflow completo da cui potrai partire per trovare la tua identità " colorimetrica" |
| inviato il 02 Maggio 2017 ore 9:49
molto bella , ma quanto lavoro dietro queste foto quanta pazienza e quanto amore ci mettete complimenti claudio c |
| inviato il 02 Maggio 2017 ore 10:39
Grazie Robbè. Grazie anche a te Claudio. Io, per quanto mi riguarda, non riesco a farlo con continuità, però sì, posso tranquillamente dirti che ci vogliono tanto lavoro e dedizione, alla base dei quali ovviamente ci deve essere una grande passione. Ciao. |
| inviato il 03 Maggio 2017 ore 21:18
complimenti, molto bella. |
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