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| inviato il 14 Aprile 2017 ore 19:50
Titolo... Foto.... B/n... Ungaretti.... Tutto bello... |
| inviato il 14 Aprile 2017 ore 20:37
Grazie Vittorio felice che ti piaccia tutto. Buona Pasqua. |
| inviato il 14 Aprile 2017 ore 23:15
Un Cristo Affranto pare non riuscire a tenere gli occhi fissi su quegli spalti vuoti, in prossimità della ricorrenza perpetua di uno dei periodi più cruciali della sua (e notra) vita. A fargli da buona compagna, Ungaretti, l'indimenticato Pier Paolo, e tu. Da dietro il mirino. Parafrasando il titolo... Non so se Cristo mi chiama, ma qui la luce c'è, ed è bellissima. Il mistero della fede trattato con sapiente e colta carnalità. Auguri sinceri anche a te :-) |
| inviato il 14 Aprile 2017 ore 23:49
La luce c'è è vero ma non arriva dalla navata Thomas. Un riflesso irreale illuminava questo Cristo. Un piccolo capolavoro messo in un angolo buio infondo a sinistra, lontano dagli sguardi dei fedeli, nascosto perché, come hai notato anche tu, affranto e non sofferente. Mi ha fatto pensare subito a Pasolini alla sua scomunica e al suo successivo bellissimo "Vangelo secondo Matteo". La domenica uliva è un poemetto sempre di Pasolini in dialetto friulano (l'ho scelto anche per omaggiare il posto) ripreso poi da Ungaretti. |
| inviato il 15 Aprile 2017 ore 9:13
Buona visione, auguri di felice Pasqua! Complimenti, ciao |
| inviato il 15 Aprile 2017 ore 12:24
Affranto, è vero... È questa la parola giusta per descriverlo. Ma non penso sia per gli spalti vuoti... Questi tra poche ore saranno pieni di fedeli e di preti... ma lui non cambierà di certo espressione. Forse è così sfinito per il vuoto che c'è in quel uomo che lui ha creato a sua immagine e somiglianza. Speriamo di riuscire a strappargli mezzo sorriso almeno questo giorno di Pasqua... Tanti auguri pistinna! |
| inviato il 15 Aprile 2017 ore 12:49
Caterina , grazie del passaggio e dei complimenti, buona Pasqua ciao! |
| inviato il 15 Aprile 2017 ore 13:20
Alepou ben ritrovato, il sorriso che gli strapperemmo risulterebbe alquanto sarcastico non credi? Bella lettura che sposo appieno. Immagini come questa, che toccano da vicino la fede di ognuno di noi vivono però, di conseguenza, molte letture. Ho inserito la poesia di Ungaretti per cercare di sottolineare la mia la cui chiave è rappresentata da quella Madre richiamata ancora una volta ad accompagnarlo quando cade il muro d'ombra. Ecco quel riflesso l'ho interpretato così. Per la cronaca, ho scattato questa immagine il tre gennaio scorso. Nel frattempo, dal primo marzo, è scattato il divieto assoluto di fotografare all'interno di tutto il sito Prima era consentito senza l'uso del flash e del cavalletto. La motivazione: è un luogo di culto e regole di decoro come questa vanno rispettate. .....e le cartoline vanno vendute..... regole vecchie o regole nuove Lui rimane affranto. |
| inviato il 15 Aprile 2017 ore 18:27
Rinaldo, chissà se venderanno mai le "cartoline meditative" Buone feste. |
| inviato il 16 Aprile 2017 ore 9:14
Purtroppo si tende a settorizzare la cultura (che non è più tale) escludendo pensieri ed intelligenze che non si adattano in modo lineare a precisi indirizzi. Riguardo a Pasolini posso esprimere riserve in merito ad alcune sue espressioni, solo alcune, e non per questo ne rinnego intelligenza e capacità cognitiva, anzi, chi sa pensare aiuta a pensare. Eleva, in ogni caso. Sarebbe splendida anche solo la foto, ma, con titolo e didascalia, hai creato un contesto di straordinaria densità. Complimenti. |
| inviato il 16 Aprile 2017 ore 13:53
L'intelligenza è un concetto dalla difficile definizione proprio perché collegato ai pensieri, ai ragionamenti e non ultimo alle convinzioni del singolo individuo. Ogni uno di noi fa la sua strada e usa la propria intelligenza per percorrerla. Sono d'accordo, quindi, con quanto affermi Paolo P aggiungo solo che l'interazione di più intelligenze attraverso un reciproco scambio, oltre ad elevare il singolo individuo, diventano socialmente utili perché permettono di scardinare i limiti del singolo arrivando a poter ragionare di concetti universali. Grazie quindi Paolo per i complimenti allo scatto e a tutto il resto del lavoro, ma ancora di più per il bellissimo spunto di riflessione. |
| inviato il 17 Aprile 2017 ore 0:00
Molto bella, non c'è altro da dire, hai colto nel segno e ancora una volta la madre raccomanderà il figlio! triste il contrasto con le panche vuote.....e penso a quanto manca Wojtyla a questo mondo! Ciao Andrea |
| inviato il 19 Aprile 2017 ore 1:11
Grazie Andrea del passaggio e del commento! Approfitto per dire che quello ripreso è il "Cristo della Trincea". Opera realizzata da Edmondo Furlan, artista-soldato. Quest'opera vorrebbe riflettere e trasmettere tutti i drammi che ha portato la Prima Guerra Mondiale... Come ogni opera d'arte che si rispetti riesce a comunicare molto di più di quello che l'artista voleva raffigurare |
| inviato il 24 Maggio 2017 ore 13:00
Già, già....pdr insolito, che volutamente sembra voler timidamente far capolino, quasi a sottolineare un'incertezza sospesa tra miseria e virtù, tra peccato e santità... una sintesi piuttosto efficace sull'essere umani, sulla necessità ancestrale di protendere verso il divin, vivendo il fascino (il BISOGNO?) di perseverare nel vizio e nel peccato. Che peraltro si sposa bene (ed anzi, rimarca) la citazione pasoliniana in titolo |
| inviato il 24 Maggio 2017 ore 20:19
Grazie Pandamonum, grazie innanzitutto per quel “ pdr insolito „ . Qui si parla sopratutto attraverso la fotografia e lo sforzo per farsi capire attraverso la propria visione di un'immagine (che nella realtà è di tutti) passa, secondo me, molto dal pdr. Dal seguito delle tue parole capisco poi che questo scatto ha fatto lavorare il tuo pensiero su temi che qui ho cercato di affrontare. Comprendo il tuo punto di vista riguardando la fotografia e leggendo contemporaneamente il tuo commento, lo comprendo e lo sperimento anche con gli occhi. Sono molto contento quando questo accade perché per me vuol dire che lo scatto un po' mi è riuscito. |
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