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| inviato il 18 Agosto 2011 ore 11:50
Tra tutte le "sfocate" è quella che preferisco, mi piace la spada, che taglia la composizione e la macchia rossa del vestito, anche la resa dei colori è molto bella. |
| inviato il 21 Agosto 2011 ore 11:50
Grazie Frenki, in realtà più che sfocate, doveva (almeno secondo le mie intenzioni), trattarsi di panning. Anche se la foto ha una decina di anni, ricordo che ho tentato di seguire il movimento della spada con tempo lento. Il resto del lavoro l'hanno fatto la mitica eos3 e il povero 24-85... A presto... |
| inviato il 30 Agosto 2011 ore 14:43
A me piace molto, mi sa di scatto atteso a lungo e premeditato. Trovo molto bella la composizione e la prospettiva. Complimenti. |
| inviato il 08 Settembre 2011 ore 1:12
Grazie ancora... Appunto, quando ero giovane e sperimentavo, provavo a fare qualcosa di diverso ogni tanto... Chissà che io non riesca a ritrovare l'elasticità per provare nuove idee... Ciao... |
| inviato il 12 Ottobre 2013 ore 19:50
Questo scatto mi emoziona.. Vedo una vittima sacrificale che copre gli ultimi passi che lo separano dalla spada; il rosso del manto lascia presagire l'ineluttabile destino che lo attende; ricorda quasi una tauromachìa, dove però la rassegnazione dell'uomo con la quale sale gli ultimi gradini che lo separano dal suo destino, manifesta uno spirito ben diverso dalla combattività un toro indomito che pur ferito si scaglia fino all'ultimo barlume di vita contro il torero che lo sfida. E' la rappresentazione di una sfida già persa, di una totale assenza di combattività: quell'uomo in panni invernali non ha più voglia nè forza di ribellarsi, si piega al suo destino, lo precorre muovendosi a lenti passi in direzione della propria fine. La spada appare implacabile nel suo bagliore, nella sua forma aguzza e decisa in un contesto di linee ondulate e morbide a cui lo sfocato conferisce un aspetto etereo che si contrappone alla matericità della lama. Una composizione ricca di pathos che genera in chi osserva un moto di ribellione alla rassegnazione palpabile nei confronti di quanto appare già scritto. Sentimenti forti e contrastanti si mescolano e si accavallano in un nodo inestricabile. La trovo bellissima e mi sorprende non poco che sia stata oggetto finora di così pochi interventi. Un saluto, Luigi |
| inviato il 13 Dicembre 2013 ore 23:44
Erano un paio di mesi che "puntavo" questa immagine... Volevo scrivere qualcosa, qualcosa che... nemmeno io so cosa. E appunto, a cadenza regolare, ci tornavo. La riguardavo. E poi rimandavo, perché non trovavo le parole per... ci risiamo, non so cosa. E' bella, non ci posso fare niente. Poi stasera mi accorgo del commento di Luigi (Ciao ). Parole veramente belle, quasi al pari di alcune sue foto E qui capisco che, se voglio scrivere qualcosa che non sia una (mi autocensuro), mi servono ben più di due mesi di riflessioni... Facciamo che ripasserò da qui non appena il mio cervello sarà maturo abbastanza da partorire un pensiero all'altezza di questa foto. Nel frattempo, non la togliere Ciao e complimenti, Lorenzo |
| inviato il 14 Dicembre 2013 ore 10:58
Ciao Lorenzo, sei troppo gentile... Smetti di pensarci, mi sembra che il tuo messaggio sia chiaro. Sono lusingato dal tuo commento. L'unico rammarico, strettamente personale, è che la foto non sia stata proprio "Ragionata" con l'immagine finale da ottenere ben precisa in mente... E' stata il risultato di un'intuizione, un esperimento... Ma nel contempo è una foto che mi ha dato un certo appagamento morale, perché comunque la considero un esperimento riuscito... E mi piace anche il fato che non piaccia a molti... Cioè mi sembra una di quelle immagini che o si ama, o si odia... Super contrastante... Fico!!! Guarda, per quanto mi riguarda, senza sentirti obbligato a tornare a scriverci qualcosa sopra, a me fa immensamente piacere pensare che ogni tanto tornerai a riguardarla... Io non chiedo altro... Grazie ancora per il riscontro... Ciao. Andrea. |
| inviato il 15 Dicembre 2013 ore 22:09
Beh, allora diciamo che l'intuizione ha ragionato per te. E dal contrasto di questo ossimoro ne è scaturita un'immagine che porta in sé un significato e delle emozioni che tu avevi in te, ma senza saperlo. Ok che non l'avevi pianificata. Ma, una volta scattata, l'hai salvata, segno che la sensibilità per un certo approccio alla fotografia c'era. Adesso è il momento, secondo me, di ricercare lo spirito di quel balordo di 10 anni fa e provare a seguire un percorso che potrebbe darti tanto, almeno considerando le basi già buone da cui parti. Poi le foto che ne verranno fuori non piaceranno a nessuno... beh, è una possibilità da tenere in considerazione. Ma poi basterà che le foto si imbattano in una lettura alla Luigi e lì capirai di essere sulla strada giusta. Senza preoccuparti dei mancati riscontri positivi della maggioranza. Ciao |
| inviato il 18 Dicembre 2013 ore 11:00
Lorenzo ha ragione: hai la capacità di comunicare in modo efficace per immagini: non ha importanza se tu lo faccia procedere dalla razionalità o da un'intuizione inconsapevole perchè alla base vi è un unico principio di fondo: la tua sensibilità che filtra e ordina il reale a costituire un significato. Un significato forte. Ciao |
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