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| inviato il 08 Giugno 2016 ore 13:37
Va bene chiudere il diaframma ma f/4 non bastava? Una precisazione, i dark e i bias non vanno fatti al freddo, ma nelle stesse condizioni in cui hai fatto gli scatti. Infatti se i light li fai a 15 gradi anche i dark dovranno essere fatti a 15 gradi in modo da avere circa la stessa quantitá di rumore termico. Se li fai a 0 gradi avranno meno rumore e al momento di sottrarli dai light andrai a sottrarre meno rumore, lasciandone di piú sulla foto finale. Se invece anche i light li hai fatti a 0 gradi fai come non avessi detto niente! |
| inviato il 08 Giugno 2016 ore 13:41
Ah lo so! Utilizzo però questo metodo dopo aver fatto diverse prove, volevo ottenere scatti di calibrazione che andassero bene un po per tutte le situazioni, anche se non ottimali. Fare gli scatti di calibrazione durante ogni sessione fotografica è davvero noioso e spesso non si ha nemmeno il tempo!! |
| inviato il 08 Giugno 2016 ore 16:01
alla faccia del test!!! bella bella!!! |
user44198 | inviato il 09 Giugno 2016 ore 14:55
Jonnycorvo va bene seguire le teorie in merito all'utilizzo dei bias dark e flat,ma secondo me se uno trova un metodo e un compromesso valido e le sue immagini non sono afflitte da un rumore termico incorreggibile perché mai cambiare sistema?a volte tra tante teorie non si capisce quale sia quella valida per tutto...su alcuni siti ci sono promemoria per utilizzare al meglio i dark, ma sono prevalentemente per i sensori delle CCD che nulla hanno a che fare con i sensori a colori RGB delle DSLR!!! io personalmente i dark li faccio,quando non posso farli sul campo per ragioni di orari,nel frigo e se anche risultano più bassi di 3 o 4 gradi rispetto ai light vanno bene uguale..stesso discorso se risultano più caldi dei light di 3 o 4 gradi massimo!! questo metodo a me ha dato fin'ora dei risultati più che soddisfacenti e di sicuro vado avanti con questo metodo fino a che ho una DSLR,quando sarà che acquisterò una CCD dovrò allinearmi alla corrente.... ah dimenticavo...nei bias frame la temperatura non è così importante perché la sua esposizione è pari a 0 rispetto ai dark in quanto si fanno con l'esposizione più veloce della fotocamera...e una volta fatti (io ne ho fatti 10) valgono per tutte le immagini..ma se anche una volta te ne dimentichi di inserirli l'immagine non risulterà inficiata... un saluto Ric |
| inviato il 09 Giugno 2016 ore 15:06
Beh logicamente il risultato migliore possibile si ottiene seguendo le regole che tutti conosciamo, però fotografia significa anche "giusto compromesso" |
user10303 | inviato il 09 Giugno 2016 ore 19:04
A parer mio, effettuare i Dark a temperature così differenti rispetto ai Lights, non ha molto senso, il soggetto non mostra criticità tipiche del fondo cielo a causa dell'eccessivo numero di stelle, ma secondo me, se non avessi fatto dark, o avessi fatto dei dark a regola d'arte, il risultato finale sarebbe cambiato ben poco. In questi casi posso dirti che il diaframma troppo chiuso risulta penalizzante perché ti "pompa" le stelle ma non ti cattura i gas delle nebulose. Io non credo molto nemmeno ai master riutilizzabili, preferisco sempre rifare tutto sul campo. Comunque, se vuoi fare un test, dovresti provare su zone meno ricche di stelle, e valutare le differenze. |
user44198 | inviato il 10 Giugno 2016 ore 14:55
giustamente Jonnycorvo quello che hai citato,in effetti io non faccio i dark e i light con quel delta termico così differente...non vado oltre 3 o 4 gradi,anch'io facevo inizialmente i dark mentre smontavo l'attrezzatura,ma poi facendo delle prove ne frigo vedevo che il delta termico non andava mai oltre i 5 gradi di differenza e allora sfrutto di più i light sul campo.... |
user44198 | inviato il 10 Giugno 2016 ore 15:05
Janx è fuor di dubbio che proporre un'immagine con dark così eccessivamente distanti come temperatura sia poco produttivo però ti posso dire che la tecnica da me seguita pare darmi buoni risultati...per i bias invece ho notato che se anche non li inserisci nella calibrazione il risultato finale non cambia,al limite faccio i flat sul campo avendo costruito una flat box per il TSA 102, ma anche in quel caso preferisco farli a casa con calma facendo molta attenzione a non sganciare la fotocamera dal telescopio ottenendo quindi le stesse condizioni della ripresa...anche in questo caso dopo aver effettuato dei test comparativi con le due modalità adottate... io effettuo sempre dei test prima di seguire una procedura,se vai nella mia galleria e guardi l'immagine del Doppio ammasso nel Perseo beh per quella immagine ho effettuato i dark dal frigo...dimmi cosa ne pensi...eppure il campo inquadrato è zeppo di stelle!!! |
user10303 | inviato il 10 Giugno 2016 ore 16:05
“ vai nella mia galleria e guardi l'immagine del Doppio ammasso nel Perseo beh per quella immagine ho effettuato i dark dal frigo...dimmi cosa ne pensi...eppure il campo inquadrato è zeppo di stelle!! „ Ma io sostengo il contrario, e cioè che l'efficacia dei dark sia maggiore nei campi poveri di stelle. Probabilmente, se il campo è molto ricco, i dark potrebbero essere quasi superflui, se il cielo e buono e si fa dithering. Io credo che se un dark fatto in casa a basse temperature ti da ottimi risultati, un dark fatto sul posto te ne darà di migliori. Per quanto riguarda i flat, se il sensore non è sporco, hanno perso molta importanza ora. Per i bias invece, sono praticamente "gratis", ma anche in questo caso, la loro efficacia è marginale. |
| inviato il 10 Giugno 2016 ore 16:50
Io ringrazio tutti quanti per le dritte! È sempre bello imparare cose nuove per poter migliorare il risultato finale! |
| inviato il 17 Giugno 2016 ore 10:11
@ Jonnycorvo Ho provato a rielaborare la stessa foto con 10 dark fatti alla temperatura di circa 20 gradi, ovvero una temperatura vicina a quella dei light frames... Risultato: il rumore digitale della foto finale è effettivamente minore, ma differenza però non è così abissale. |
| inviato il 17 Giugno 2016 ore 13:39
Bene :) Considera anche quanto detto da Janx comunque! Se per comoditá ti trovi comunque bene con i dark fatti in frigo puoi continuare con quelli. Non so come hai fatto questi dark a 20 gradi, ma considera che se riprendi all'aperto potresti avere uno scambio termico maggiore dovuto al "vento". Poi alla fine sono sottigliezze. |
| inviato il 17 Giugno 2016 ore 13:58
Li ho fatti in una stanza chiusa con 24 gradi di temperatura e ventilatore di 50cm di diametro vicino alla fotocamera! |
| inviato il 17 Giugno 2016 ore 18:18
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