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| inviato il 14 Maggio 2016 ore 20:20
Bella foto e ottimo documento |
| inviato il 14 Maggio 2016 ore 20:26
Vero Fritz, più per il documento. E' una pena vedere questi animali impallinati, con sintomi da avvelenamento, contusi dall'impatto con linee aeree (una volta ne vidi uno che era stato trovato prigioniero in un filo spinato in cui si era impigliato). Oppure imprintati per essere stati tenuti in cattività, ingobbiti e rachitici per le carenze alimentari di una alimentazione non naturale. Quello che fanno nei Centri Recupero penso sia importante, anche se non basta a risarcire la natura di tutti i danni che le arrechiamo. Ciao, Lambros |
| inviato il 15 Maggio 2016 ore 10:52
Io penso che l'ignoranza non ha limiti..... che senso può avere sparare ad un magnifico Nibbio che fa del volo la sua ragione di vita, o a qualsiasi altra specie solo per far vedere di essere bravi nel tiro. Cazzarola andate in un poligono di tiro e se possibile sparatevi l'uno con l'altro. Oppure tenerli in gabbia soll per vederli da vicino, compratevi un binocolo e uscite in natura, sarà molto meglio. Per fortuna che gli uomini non sono tutti uguali!!!!! |
| inviato il 15 Maggio 2016 ore 13:14
Marco, non c'è limite. Un tempo i contadini sapevano che i rapaci avevano un ruolo nell'eliminare, oltre a serpenti e carcasse animali, anche i tanti topo che insidiavano il raccolto di frumento. Quindi non li molestavano. Ma non era sempre così. In alcune zone catturavano nibbi, poiane e gheppi, anche presi dal nido, li legavano con una lunga corda ad un palo infisso nel grano, così "prendevano i topi proprio in quel pezzo di campo", senza volare altrove e magari nel campo del vicino, mozzandogli le remiganti o meno. Il rapace, se voleva mangiare, doveva arrangiarsi con quello che trovava nel raggio d'azione della corda. Dopo un po' morivano, di fame o impigliati nella stessa corda. Ma che importava? avevano eliminato qualche topo "proprio lì." Una somma incredibile di stupidità, malizia, avidità e crudeltà. Oggi, tra i vari fattori di pericolo, molte specie non se la passano meglio. Ciao, Lambros |
| inviato il 15 Maggio 2016 ore 20:18
complimenti bello scatto ciao luca |
| inviato il 15 Maggio 2016 ore 23:58
Grazie del complimento Luca |
| inviato il 19 Settembre 2016 ore 22:00
Peccato per le condizioni del nibbio ma i colori sono bellissimi bella bella ciao Renata |
| inviato il 20 Settembre 2016 ore 9:25
Grazie Renata. Ma ti voglio rassicurare: questo esemplare non era in condizioni tali da non essere più recuperato (per quelli che perdono la capacità al volo o hanno altre gravi menomazioni non c'è alternativa a passare in voliera il resto della vita). Perciò è stato recuperato e liberato, e magari adesso è uno di quelli che vediamo volare sulle nostre teste. Ciao, Lambros |
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