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Sull'altare vi è un grande polittico dipinto da Defendente Ferrari nel 1531, come ex voto della città di Moncalieri dopo una pestilenza, di gusto pienamente rinascimentale, con una grande ricerca della volumetria delle figure e della resa prospettica delle scene.Incorniciato da una lavorata cornice di legno dorato, contiene al centro una Natività e ai lati di essa a sinistra San Rocco e San.Bernardino da Siena e a destra Sant'Antonio abate e San Sebastiano; nella parte inferiore in sette piccoli scomparti sono dipinti episodi della vita e dei miracoli di Sant'Antonio abate; in alto il Cristo risorto.Il quadro è chiuso, come era uso nel primo Rinascimento italiano, in una capsa, cioè in una cassa di legno. Spesso le capsae erano coperte sul lato frontale da un tendaggio, una specie di sipario: questa invece è un esempio molto prezioso di capsa perchè presenta quattro porte dipinte: all'esterno, in monocromia, con episodi della vita della Vergine (l'Annunciazione (in due pannelli), la Visitazione e l'Adorazione dei Magi); all'interno con raffigurazioni a colori di san Defendente, San Gerolamo, Sant'Antonio abate che incontra San Paolo Eremita e San Cristoforo.Le volte del soffitto della chiesa sono a crociera e il centro di ognuna di esse è decorato con motivi differenti (le decorazioni sono originali, coeve della costruzione della chiesa) che raffigurano la storia della salvezza dalla creazione del mondo a Gesù; e così vediamo: nella prima crociera un cerchio con stelle su sfondo rosso e nero (la creazione); nella seconda crociera un bassorilievo con un angelo (l'Annunciazione e l'incarnazione); nella terza crociera un agnello. Le ultime due crociere sono decorate rispettivamente con una stella rossa su fondo nero (la morte di Gesù) e una stella su fondo chiaro (la resurrezione).All'interno le decorazioni più antiche, risalenti alla fine del XII secolo, si trovano sulla parete sinistra della navata principale, tra le due cappelle laterali, e raffigurano il Cristo benedicente, il Presepio e i SS. Pietro e Paolo. Risalgono invece all'inizio del XIV secolo gli affreschi mutili raffiguranti il Cristo benedicente assiso su un faldistorio tra i simboli degli evangelisti e alcuni apostoli posti sopra l'arcata della terza cappella della navata sinistra. All'interno dello stesso ambiente vi sono altri affreschi risalenti al XIV e XV secolo, raffiguranti l'Adorazione dei magi, la Presentazione di Gesù al tempio e l'Annunciazione. L'interno della chiesa fu affrescato con una successiva campagna decorativa intorno al 1395, nel corso della quale furono realizzate le scene della cappella della Maddalena. L'opera pittorica maggiore fu iniziata a partire dal 1406 da Giacomo Jaquerio, che ha lasciato la propria firma al di sotto dell'affresco raffigurante la Madonna in trono sito nel presbiterio. Jaquerio fu attivo nella prima metà del ?400 ed è annoverato come il più importante promotore del gotico internazionale in Piemonte. Alla sua mano si devono il Cristo di pietà e le Storie di Sant'Antonio abate sulla parete destra del presbiterio, la Madonna in trono sulla parete sinistra, le Storie di San Biagio nella navata laterale destra.
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