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| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 5:09
Chi indovina chi è il modello in foto avrà 10 like random sulle proprie foto e un workshop gratuito individuale insieme a Juza |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 5:20
Post Mortem ci seviziano comunque con occhi indiscreti |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 5:21
Non lo so chi sia, ma somiglia a F. Bulsara. |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 5:25
Ma sai che la sera del set ci abbiamo scherzato su quella somiglianza ma mi dicevano che la vedevo solo io ahahah |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 6:22
Ci vedo degli echi fra l'ultimo Cronenberg e il Wub di P. K. Dick, quello che post mortem continuava a crescere, magari è che sono un po' fissato coi due. E anche - in campo cinematografico - La notte ha mille occhi (1948) con E. G. Robinson, ove la notte è quella che immaginate possa essere e che è palese dal titolo della foto di Rombro; ovvero Zeder (1983) di P. Avati. Ma, si sa, le opere d'arte devono stare in piedi da sole, il significato è intrinseco, endogeno. Lo spettatore (e qui si entra un gioco di specchi, vista l'immagine) dà - certo - il proprio contributo alla esegesi dell'opera d'arte, ne parlava anche Eco nelle postille a Il nome della rosa, perché si porta appresso la propria visione del mondo, la propria "cultura". Quindi, l'osservatore ha una lente distorcente, che è come un'eco dal passato, così come il passato è molto importante per Rombro, sebbene qui sembri parlare del futuro. La butto però lì, senza ricorrere a ChatGPT ( ): devi sceglierti la vista (=il luogo, anche metaforico) della propria fine. Puoi essere seppellito nel posto più bello del mondo (à la Annabel Lee di Poe, ma non lo dico), ma se non hai occhi sono gli altri che ti guardano, perché per te non c'è più materia, luce, visione. Tutto spento, done, kaputt. O potrebbe essere il contrario, che la morte ti espande i sensi… come molte opere artistiche, il significato sarà polisemico o polisemantico che dir si voglia. Ma mi sto ripetendo. |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 8:46
Fantastica!!!! Questa te la invidio tantissimo mi piace veramente molto!!! |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 8:48
Terribilmente affascinante ( il modello sei tu ma cedo il premio per impossibilità a frequentare checché ) |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 8:51
Non ho avuto bisogno di leggere per riconoscere l'autore e forse anche il modello! |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 10:44
Segnalo che vien suggerita dalla mia metà una possibile lettura politica della foto, qualcosa come "scegli il tuo punto di vista per vivere in pienezza, o sarai solo un cadavere". |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 12:45
Perinde ac cadaver, Come dicevano i gesuiti che erano specialisti. |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 14:21
Gran bella. Veramente di livello questa foto. Fantastico il contrappunto con il bianco oculare degli occhi ribaltati. Come al solito da riguardare con attenzione (e scusate il gioco di parole) |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 14:37
Un indizio: la persona che si è prestata per la foto è uno streeter che pubblica su Juza affetto anch'egli dal mal de vivre |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 16:02
Te tocca un bel EP.... |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 16:12
Lo meriterebbe anche, ma è ben lontano dallo stile delle foto scelte |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 16:19
Ma non saprei cosa farmene di un EP, anzi, lo troverei anche inaccettabile vista la mentalità inconciliabile che c'è fra me e il capo. Mi interessa solo sapere cosa ci vedono gli altri. |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 16:59
Modello non so. Occhi Marty Feldman. |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 17:34
Lui è dietro e dentro direi un mare di occhi esterni. Potrebbero essere punti di vista o sguardi giudicanti, o semplicemente rappresentazioni degli altri. Quello che noto è che lui è dentro e gli occhi sono girati su loro stessi. Mi sembra che enfatizzi una sorta di “trance introspettiva”. Ovviamente l'occhio bianco potrebbe non essere da intendere come girato e quindi rivolto al sé ma come assente. E allora si potrebbe dire che simboleggia l'inaridimento del pensiero individuale, sopraffatto dalla massa caotica e superficiale del cianciare esterno, che ahimè nei tempi nostri è sempre più caratterizzato da scarsa qualità in gran quantità. Dove la libertà del punto di vista è diventata soffocante mediocrità |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 18:04
Forse è Nevenera... |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 18:15
I miei occhi non guardano quello che tutti vedono. Elitaria interpretazione. |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 18:18
Dokker...bingo! |
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