JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
Ciao Pippo: Un mio ricordo inviata il 20 Agosto 2025 ore 19:01 da Annamaria Pertosa. 15 commenti, 334 visite. Pubblico un mio ricordo personale di Pippo Baudo che ho conosciuto e frequentato in tanti di lavoro. Il mio primo incontro con questo gigante della TV, risale ad una mia intervista per un mio libro "Essere Attore"... e poi gli incontri si sono succeduti negli anni e alla fine si era instaurata una bella amicizia, di cui sono sempre stata onorata.
Ciao Pippo
Ciao Pippo
Era da poco passata mezzanotte, quando un messaggio di Philip Leon, (il grande Leon, amico di una vita, autore prolifico che in più di cinquant'anni di carriera ha scritto per tutto il mondo della canzone italiana, da Celentano, a Mina a Loredana Berté, a Zucchero, etc... etc. etc. per citare solo i più grandi), mi scrive: è morto Pippo Baudo.
Non avrei mai voluto leggere quel messaggio, sono rimasta senza parole, per me Pippo era immortale.
Nella mia mente, da quel momento è stato tutto un susseguirsi di ricordi, di emozioni, di luoghi, e di volti.
Non parlerò della carriera e dei successi di questo gigante della televisione, li conoscete tutti. Parlerò semplicemente dei miei del Baudo che ho conosciuto da vicino.
Ricordo il nostro primo incontro, me lo aveva presentato un mio ex direttore, purtroppo scomparso da molti anni, Paolo Mosca.
L'appuntamento era all'hotel Rosa a due passi da piazza Duomo a Milano. Puntuale come un orologio svizzero, alle 11 di una mattina soleggiata, arrivò alla guida della sua Volvo bianca, diede le chiavi al portiere per il parcheggio, e mi venne incontro. Ci stringemmo la mano, mi sorrise, e in quel momento, la mia timidezza, il mio imbarazzo, si sciolsero come neve al sole. Non l'avevo mai visto di persona, pur avendo conosciuto e intervistato parecchi personaggi dello spettacolo.
Si dichiarò entusiasta sui contenuti di “Essere Attore”, il libro che stavo scrivendo, e per il quale avevo chiesto di intervistarlo.
Ricordo ancora lo stupore di mia madre, quando squillò il telefono di casa, e dall'altro capo del filo, si sentì dire: «Signora sono Pippo Baudo, vorrei parlare con Annamaria».
Di solito a chiamare sono gli agenti dei personaggi dello spettacolo, ma Pippo aveva la semplicità dei “grandi”...
Gli devo molto. Non avrei mai immaginato, che all'uscita del libro, dopo averlo letto, ne parlò a Romano Battaglia, e mi fece invitare a Tg l'Una. Sempre grazie a lui, presentai “Essere Attore” anche su Rai due in una rubrica di libri, condotta da Rosanna Vaudetti. Mancai Domenica In, perché quell'anno il presentatore era Mino D'Amato.
Sempre grazie a lui, e con i buoni uffici della signora Bertazzoni (proprietaria del Grand Hotel e De Milan), che mi onora della sua amicizia, arrivai al Maurizio Costanzo, ma questa è un'altra storia.
Oggi il mio grazie di cuore, va a super Pippo, un uomo buono, generoso, un autentico uomo del Sud.
Ho avuto occasione di incontrarlo, e di intervistarlo svariate volte, negli anni '90, quando per dodici anni, la mia sede di lavoro, da Milano si trasferì a Roma.
Abitavo a Trastevere, a due passi dalla Trattoria della Sora Lella, che conobbi e intervistai, grazie a Lando Fiorini.
La sua trattoria, divenne ben presto il luogo dove andando di sera, avevo l'occasione di fare quattro chiacchiere per il mio giornale. Ad animare quelle serate c'era spesso l'immensa Gabriella Ferri, e altri grandi dello spettacolo, e dove di tanto in tanto si affacciava anche Pippo Baudo.
Di quelle serate, mi è rimasto il profumo di quercia marina di super Pippo, il suo sorriso, quel suo metterti a tuo agio senza i paludamenti ampollosi che di solito hanno i grandi personaggi. Per non parlare della romanità caciarona e cordiale di Gabriella Ferri.
In quegli anni romani che ancora rivivo con grande nostalgia, capitavo spesso al Caffè Greco, e anche lì qualche volta ho avuto modo di incontrare super Pippo che, abitava nella vicina via Della Vite a piazza di Spagna.
L'amarezza di oggi mi riporta alla mente tanti episodi che rimangono chiusi nel mio cuore e custoditi come preziose reliquie di un passato nostalgico che non ritorna.
Con la morte di Baudo, cala il sipario su un mondo che non c'è più... purtroppo è finita l'epoca dei Gigi Proietti, delle Raffaella Carrà, dei Maurizio Costanzo e l'elenco potrebbe continuare...
Che dire?! Buon viaggio Pippo, rimarrai sempre nel cuore di tanti, tantissimi di noi.
Se “Essere Attore” ha conosciuto un certo successo, il merito in gran parte è tuo e di Maurizio Costanzo.
Riposa in pace, e saluta per noi, tutti i “grandi” che incontrerai lassù.
La foto di Pippo è di gettyimages.
Hai domande e curiosità su questa immagine? Vuoi chiedere qualcosa all'autore, dargli suggerimenti per migliorare, oppure complimentarti per una foto che ti ha colpito particolarmente?
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 254000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.
Bel ricordo (non per niente proveniente dalla collezione della Getty Images) del principe del nazionalpopolare nostrano! Apprezzabili i ricordi in didascalia!
Ciao Annamaria bellissima didascalia e bel ricordo di un grande amico di tutti noi che ho letto molto volentieri, gli anni 80 e 90 sono stati belli anche per me, il mio ricordo di Pippo Baudo risale agli anni di Settevoci, programma che vedevo insieme a mia mamma e alle mie sorelle!