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8 Dicembre 2024 ---- Piacenza scalinata della Muntà di Ratt ---- il ritornello della canzone più famosa della nostra città, scritta nel 1942 da Gianni Levoni, racconta di un ragazzo come tanti che partiva per andare a fare la guerra e della sua bella innamorata.
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Grazie mille carissima Marisa! E' così Gianni, una poesia popolare in musica Ecco il ritornello e relativa traduzione: "T'al digh in piasintëin c't'ho seimpar vurì bëin, dal dé ca t'ho incunträ me m'sum innamurä; e spera tant cmé me: t'vadrè ca gnarà un dé ca te par me t'sarè l'ünich dunnëin, t'al digh in piasintëin: At vöi bëin!" Traduzione: Te lo dico in piacentino che ti ho sempre voluto bene, da quando ti ho incontrata mi sono innamorato; e spera tanto come me: vedrai che verrà un giorno in cui tu per me sarai l'unica donna, te lo dico in piacentino: Ti voglio bene! Un carissimo saluto, francesca
Tutta la storia, tutta la cultura in una foto! Chissà se potrò venirvi a trovare direttamente a Piacenza a te ed al mio amico ... Per quanto attiene " .. tu sei l'unica donna per me ... " mi sovviene questo:
- Grazie Alessio - Grazie Renni, noi ti aspettiamo! - Grazie Paolo, si, purtroppo sempre attuale... - Grazie Nicola - Grazie Gion un caro saluto a tutti, francesca
- Ciao Stefano, è vero, il dialetto unisce e molte parole sono intraducibili, non esiste equivalente significato in italiano, come il nostro "scarnebbia", qualcosa a metà tra il sottile piovischio e l'umidità brumosa, ... in pratica ti bagni anche se non piove Grazie per i gentili complimenti. Un caro saluto, francesca
- Grazie mille Stefano, è sempre un piacere ricevere un tuo complimento! Un caro saluto, francesca