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| inviato il 18 Agosto 2024 ore 10:20
Uno scatto molto di classe, ottimo occhio, ottima gestione dell'ambiente e del bianco e nero. Come gusto personale stonano quei copri capezzoli (non saprei come chiamarli), danno un tono erotico che non ci azzecca con una foto così di classe, ma è solo il mio gusto ^^. Buona giornata :D |
| inviato il 18 Agosto 2024 ore 11:42
Personalmente trovo difficile commentare questa foto, mi viene da leggere lo sguardo della signora come 'compiaciuta tristezza' con piccole ma visibili dosi di amarezza, stanchezza, rassegnazione, che non trovo incoerenti con i gioielli più giovanili del corpo che ornano, come pure non sono incoerenti alcuni tratti del lato destro: il graffio sulla coscia, le grinze sulla mammella, la ruga d'espressione sulla guancia e, sul lato sinistro, i fiori sfocati. Comunque, secondo me, l'erotismo non è necessariamente antitetico con la 'classe' come invece lo sono la pornografia e la volgarità che non attribuisco a questa immagine di cruda umanità. Daniele PS a scanso equivoci, come spesso faccio, sottolineo che il mio ritorno soggettivo attiene alla foto in quanto tale non al soggetto e neppure all'autore dei quali non conosco nulla, tantomeno la storia e le intenzioni. |
| inviato il 20 Agosto 2024 ore 6:24
Grazie per i vostri interessanti commenti |
| inviato il 20 Agosto 2024 ore 7:52
Matteo buongiorno. Sono relativamente recente su Juza e mi sento abbastanza fuori luogo: non credo di aver capito (o forse ho capito, ma non mi piace) la funzione dei 'commenti', l'ho scritto anche nel mio blog. Sostanzialmente nessuno ha mai risposto nel merito alle mie riflessioni, salvo ringraziamenti. Certo non mi aspettavo ne nascessero carteggi stile Sraffa-Wittgenstein, ma accenni di dialogo si. Certo i commenti non sono di grandi fotografi, ma questo dovrebbe essere il senso di un piattaforma popolare. Comunque tutto lecito, tutto legittimo, per carità, ognuno faccia quello che crede. E' vero che forse io commento più per me che per gli altri. Buona luce Daniele |
| inviato il 20 Agosto 2024 ore 8:01
Ciao quiete, secondo me il fatto è che l'osservatore si fa un'idea errata della situazione di scatto e si leggono commenti in cui ognuno avrebbe fatto le cose a modo suo senza sapere che luce ci fosse, senza conoscere il soggetto e senza tener conto che non tutti hanno uno studio attrezzato in cui puoi eliminare gli elementi di disturbo. Chi lo capisce preferisce non rompere le scatole all'autore e dire "bella foto". L'ambiente del forum è questo, se lo accetti bene, io non l ho accettato e le mie foto sono rimaste lontane da internet per molti anni. Spero di aver espresso al meglio il mio punto di vista. Ti auguro una buona giornata :D |
| inviato il 20 Agosto 2024 ore 8:23
Red ti capisco, ma se un aspetto è voluto, se ne parla, se è dovuto a circostanze avverse, uno se ne fa un ragione. |
| inviato il 20 Agosto 2024 ore 10:13
Red Tale ciao, condivido un po' il pensiero di Quiete, le osservazioni che ha fatto servono per "migliorare" per magari cogliere certi aspetti che all'autore possono sfuggire. Ribadisco che i complimenti per quanto possono far piacere ma servono a poco soprattutto all'autore. In questa foto secondo me non funziona l'espressione della modella. Non è colpa tua probabilmente hai colto un istante delle espressione facciale meno a fuoco con la foto. Se tu tagli la foto all'altezza del collo, la foto esprime sensualità ma se aggiungi il viso l'occhio dell'osservatore va per forza a guardare lo sguardo che parla: "allora la scatti questa foto" - permettimi è un viso scocciato. Il commento qui non è sul "io avrei fatto così" ma è sull'espressività della modella, è una cosa oggettiva e non soggettiva. Nulla toglie al lavoro che hai fatto. Bisogna anche mettersi nei panni delle modella e te lo dico perchè personalmente l'ho provato e lo provo ogni volta che sto dietro e davanti all'obiettivo: non sempre si è nel mood giusto per impersonare la scena. Non me ne volere! Kiss |
| inviato il 20 Agosto 2024 ore 10:55
Ovviamente mi riconosco molto in quello che scrive Francesca, con una sola nota: bisogna capire quel era l'intento di autore e modella, se voleva essere un'immagine 'patinata' (provo ad essere sintetico, cosa per me difficile) penso sinceramente che si possa far di meglio; se invece voleva essere una sorta di 'back stage' che evidenzia la vera umanità che sta sempre dietro le foto 'glossy' allora è un ottimo lavoro, secondo me, misurato, sobrio, espressivo, intimo. Come dire: io non ho assolutamente nulla contro le foto stile play boy e neppure contro quelle di Avedon :-) ma non è che tutto quello che è diverso da quei generi sia 'sbagliato'. Daniele PS credo fosse la seconda metà degli anni '70, dovrei avere ancora il catalogo ma chissà dove, una mostra alla Rotonda della Besana a Milano, "la fotografia tra mito e realtà" all'incirca il titolo suonava così, i migliori ritratti delle top model dell'epoca, affiancati dalla foto della loro carta d'identità. Certo un po' ideologica, come quegli anni, ma molto efficace. |
| inviato il 20 Agosto 2024 ore 15:46
Quiete, io ti ringrazio per gli interventi. Non ho risposto in maniera articolata, ma solo perché ho trovato il tuo commento assolutamente interessante e volevo farlo mio per elaborarlo con calma. Questa foto fa parte di una serie, forse funziona meno da sola. La modella lavora molto sull'autoaccettazione e sul concetto di body positivity. Le foto che ho fatto con lei vogliono essere da un lato sì sensuali - anche secondo il concetto che carisma e carattere spesso eguagliano e superano i canoni della bellezza stereotipata -, ma dall'altro anche melanconiche, aspetto che mi fa piacere venga colto. Una sorta di diva al viale del tramonto (per questo motivo abbiamo scelto accessori sofisticati come i copricapezzoli glitter e la collana di perle), che sa di essere ancora forte, attraente e determinata, ma al tempo stesso con una storia alle spalle che a volte pesa e che non si può tralasciare. |
| inviato il 20 Agosto 2024 ore 16:47
In tal caso son curioso di vederne altre |
| inviato il 20 Agosto 2024 ore 17:13
ciao Matteo, Quiete hai perfettamente ragione e trovo la foto più interessante dopo aver letto il commento di Matteo, cambia tutto! Matteo posso farti un osservazione? trovo molto importante e noto che praticamente quasi sempre tutti gli autori non lo fanno, aggiungere (oltre al titolo) una breve descrizione del progetto che spieghi il mood e l'intento dello scatto. Chi dice che la foto non va raccontata, secondo me sostiene un stupidata. Kiss |
| inviato il 20 Agosto 2024 ore 22:06
Matteo complimenti, posso solo esortarti con una frase tipica de I Ching: "Perseverare è propizio" Secondo me, sei in un terreno fertile, molto, si sente una bella sintonia tra te, la modella e il progetto. Si apprezza anche un bell'equilibrio che penso ti aiuti a non cadere nella retorica, nel pietismo, nel trash che aspettano come ragni che tu passi nella loro rete appiccicosa. Non nascondo inoltre che, per come la vedo io, c'è un grandissimo bisogno di tutto quello che insiste sui temi della consapevolezza, della comprensione, dell'accettazione di sé; in un'epoca di esagerata velocità e superficialità, ciò che entra nella parte sommersa dell'iceberg è prezioso, credo. Buona luce Daniele |
| inviato il 21 Agosto 2024 ore 5:43
@Red Tale: probabilmente su Instagram posterò altre foto. Juza mi sembra più adatto a singole immagini. @Franci925: su titolo e spiegazione sono piuttosto combattuto. Spesso senza emergono idee o commenti come i vostri che ispirano l'autore stesso, e sono commenti spontanei, senza pregiudizi o senza linee guida. E poi io non mi considero un artista che spiega al pubblico la foto, a volte il rischio è di diventare superbo o autocelebrativo. Di solito commento solo con un grazie ed elaboro in solitaria le critiche che ricevo, ma i vostri interventi sono costruttivi e mi fa piacere questo dialogo. Insomma: ci penso su :) @Quiete: io fotografo solo per passione, il che mi porta a collaborare con diversi tipi di modelle. Il tema del body positivity mi tocca da vicino visto che la mia compagna (che è anche la mia modella principale) ha una disfunzione della tiroide che ha lasciato grossi segni sul suo corpo - e non solo. Quello che mi interessa sono le storie che le persone si portano dietro, quello che i visi raccontano, gli occhi, i loro gesti. A volte ne nascono piccole serie o progetti, altre volte sono immagini singole, che spero sempre vadano oltre la bellezza e mostrino qualche aspetto nascosto dell'anima. Suona quasi presuntuoso a rileggerlo, spero non passi questo concetto :) |
| inviato il 22 Agosto 2024 ore 14:57
Matteo mi spiace per la tua compagna; tieni conto che comunque il tempo lascia segni vistosi. ma capisco che questo poco aiuti chi vive l'accelerazione data da un evento indesiderato. Per come la vedo io, una foto deve poter vivere la sua relazione con chi la guarda senza bisogno di una sola parola. Chiaramente le parole - dal titolo, alla didascalia, ad un intero libro o seminario, alle recensioni - aiutano a verificare che l'intenzione dell'autore sia allineata con il ritorno del pubblico. Ma l'autonomia dell'immagine, per quel poco che ne so, deriva dal fatto che la foto incide più delle parole sul cervello limbico (diciamo sulle emozioni) mentre le parole incidono di più sul cervello corticale (diciamo la ragione). In altre parole credo che le immagini, quindi anche i quadri, debbano avere avere una capacità di sintesi, una ricchezza e un'efficacia diverse, non per forza migliore o peggiore, dalle parole. Quindi ben venga qualsiasi parola didattica, di approfondimento, di confronto, di divulgazione, ma la foto non deve averne bisogno e deve essere in un certo senso 'di più' delle parole che la descrivono o interpretano. Credo. Daniele PS personalmente, non vedo tracce di presunzione, nè di superbia. |
| inviato il 05 Settembre 2024 ore 2:38
Splendido lavoro, eseguito con classe e senso di armonia. |
| inviato il 05 Settembre 2024 ore 5:00
Grazie mille, Claudio |
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