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| inviato il 21 Gennaio 2024 ore 8:42
Rombrica |
| inviato il 21 Gennaio 2024 ore 9:07
nel suo stile |
| inviato il 21 Gennaio 2024 ore 14:21
Devo cercare sulla ruMbrica a che voce poter mettere 'sta foto... |
| inviato il 21 Gennaio 2024 ore 14:21
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| inviato il 21 Gennaio 2024 ore 16:27
Eh lo so, ma è lui che potrebbe non essere d'accordo |
| inviato il 21 Gennaio 2024 ore 16:43
Aspettiamo se avrà voglia un suo intervento , del resto io e Rombro abbiamo delle cose in comune , dirti che mi abbia aiutato a tirare fuori questo scatto è superfluo |
| inviato il 21 Gennaio 2024 ore 18:29
Pensa, l'altro giorno voleva offrirmi un trancio di pizza, ma per compassione più che altro, mica per ospitalità. Quindi aspettati pure il peggio |
| inviato il 21 Gennaio 2024 ore 23:47
Anima nobile |
| inviato il 22 Gennaio 2024 ore 1:22
Vuoi un giudizio sincero o il complimentino casuale generato dall'AI? La patina caotica che prevale al centro della "triangolazione" è un punto anche interessante, si vede che ti sei fatto prendere più la mano con la pp rispetto ai tuoi standard (questo è stato spesso anche motivo di penalizzazione per me, agli inizi), ma in questo caso ci può stare, è in linea con lo stato d'animo frammentato ed instabile che evidentemente avevi in testa per la foto. Al di là della resa estetica generale (piccola parentesi: cazz'è quell'artefatto bianco sul margine sinistro? Mi pare troppo evidente per essere una svista), e quindi della gestione tecnica che certo non ti manca, c'è a questo punto da affrontare un bivio valutativo: è una foto che vuole provare a "descrivere" il modo in cui mi vedi o è qualcosa di tuo che hai voluto realizzare con uno stile che ti sembra simile al mio? Il problema principale, per come la vedo io, è questo: al contrario di quanti molti forse pensano, io della "cifra stilistica" me ne servo unicamente come chiave congeniale per quello che è l'intento principale: attentare a(l) "me stesso", illudersi di catturare quel che scaturisce quando vivi su quella soglia sottile che prende a schiaffi certezze ed equilibri consolatori che spesso rendono reazionari, mentalmente pigri. Anche per questo detesto la fotografia, perché è il mezzo più scontato per, al contrario, iper-definire il mondo e le cose semplicemente per come ci appaiono ed istituire dei codici comuni da inseguire, spesso con quell'accezione ottimistica che mantiene atrofizzati i canali "sotterranei" del pensiero. Ma io mi nutro di questo da una vita, pur fotografando da relativamente poco. È croce&delizia del mio quotidiano: non potrei fare altrimenti. Quello che in te, compare MoreGno, vedo invece persistere, sia quando fai queste foto estemporanee, sia quando ti dedichi ai ritratti più classici, è la massiccia presenza (non solo fisica ) della tua persona che incombe. Non riesco a percepire una via, nemmeno traversa, che possa catapultare lo sguardo fuori dal campo visivo, dalla piacevolezza dell'esercizio stilistico. Perché vedo costantemente una traduzione didascalica dell'immagine che recita "Eccomi, sono io". E, certamente, potrebbe anche essere un pregio se ci si limitasse a guardare le tue foto sotto forma di auto-racconto (la famiglia, i trascorsi burrascosi, le sparate pompose ed anche divertenti a cui ci hai abituati ). Ma io viaggio proprio verso l'opposto: l'auto-sabotazione, che, se vogliamo, è una forma estrema di amore inconsolabile verso la vita...perdersi per cercare qualcosa di più grande che rimane solo una chimera, ma senza la quale non riuscirei ad alzarmi dalla bara ogni giorno |
| inviato il 22 Gennaio 2024 ore 1:59
Stimolante commento che sinceramente non mi aspettavo di vederlo condensato in un gesto altruistico , il dare un sincero pensiero al prossimo può solo apportare un cambiamento adattativo che tende a migliore noi stessi ! Artefatto a sx dato da un lampo in multi con il godox mentre mettevo gli occhiali nei 15 sec per fare l'altra posa , con la doppia esposizione dell' xt2 ho posato nudo rannicchiato per altri 15 sec e la cosa che mi ha piacevolmente stupito è che il piede è sul terzo centrale a fuoco e non mosso , cosa che per me ha un senso centrale della foto , riguardo all'autosabotaggio a me piace stare nudo a casa e mi infastidisco con i vestiti a contatto sulla pelle , altro dato da valutare un 35 mm equivalente a distanza di meno di 2 mt penso sia normale metta al centro la figura umana , tu usi più wide e contestualizzi il filum continum con dettagli allegorici che fanno da indizio dell'enigma esistenziale , paradigma di un io approfondito su aspetti più viscerali , massima stima per te |
| inviato il 22 Gennaio 2024 ore 2:26
“ contestualizzi il filum continum con dettagli allegorici che fanno da indizio dell'enigma esistenziale , paradigma di un io approfondito su aspetti più viscerali „ Esatto, ecco perché ti dicevo che organizzo una foto solo quando c'è un'idea che riesco a tradurre in immagine coi rispettivi elementi. Pure se passano dei mesi, non importa. Tu sei più un ritrattista classico ispirato da fattori emotivi e stati d'animo. Io quella cosa non la calcolo proprio, sono poi al massimo gli altri che ci vedono quello che vogliono (o che possono). Ma ho bisogno di quella fertilità cerebrale oltre l'immagine, altrimenti non lo farei. Comunque Cagnaccio ha omesso di dire che gli ho offerto anche il caffè. È un bel figliolo dal vivo, peccato che abbia scelto di votarsi al Marciume, a lui potresti fare davvero dei ritratti da far bagnare le fesse |
| inviato il 22 Gennaio 2024 ore 2:32
Interessante , Caneca sembra essere interessante dal punto di vista psicologico per il tipo di ritratto che faccio io , la tua visione è libera da pregiudizio sulle critiche , le ami a prescindere sia negative che positive , per te sono pareri stimolanti che entrano nelle tue visioni che però hanno una linea ben definita , potrebbe sembrare paradossale questo meccanismo |
| inviato il 22 Gennaio 2024 ore 7:50
RagaCCi, ho qui dei bomboloni caldi appena sfornati. Chi ne vuole uno? |
| inviato il 22 Gennaio 2024 ore 15:52
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| inviato il 22 Gennaio 2024 ore 16:44
Comunque ieri su netflix ho visto un bel film in spagnolo , le ali della solitudine , credo sia ispirato ad una storia vera . Guardatelo |
| inviato il 23 Gennaio 2024 ore 11:05
mirabolante inquietudine plastica ... ottimo lavoro "di squadra" |
| inviato il 23 Gennaio 2024 ore 11:09
Grazie merito di Rombro |
| inviato il 23 Gennaio 2024 ore 18:59
Devo dire che sono d'accordo con Rombro tranne che su questo: “ l'auto-sabotazione, che, se vogliamo, è una forma estrema di amore inconsolabile verso la vita...perdersi per cercare qualcosa di più grande che rimane solo una chimera”. Non è una forma di amore verso la vita. Se non l'hai capito sei meno cinico di quello che pensassi… e un po' mi fa piacere |
| inviato il 23 Gennaio 2024 ore 22:03
Occhio, Rombè! Che pian-pianino ti smaschereranno tutti, quassopra! |
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