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Eroi inviata il 29 Settembre 2023 ore 12:48 da Mauro Vianello Lucifer. 8 commenti, 281 visite. 1/13 f/1.8, mano libera.
Un ringraziamento e la sicurezza che c'è chi veglia su di noi.
Mi capita di passare più tempo del previsto all'Ospedale di Padova, ed ogni volta rimango affascinato da questo magnifico murales che trovo denso di significati.
E uno scatto del 2021 fatto con uno smartphone di qualità medio-bassa, tecnicamente vale poco più di zero.
Inoltre non è normalmente il mio genere fotografico, tanto meno il mio consueto campo di post-produzione.
Ma incarna il dovuto grazie a tutto il personale - esemplificato in quell'unica persona - che tanto si è prodigato in quei giorni difficili. Senza abbassare ora la guardia.
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Ogni tanto vado anch'io al Policlinico di Padova e guardo sempre con ammirazione questa gigantesca Wonder Woman con camice, stetoscopio e mascherina tricolore. Un bellissimo e doveroso ringraziamento a tutto il personale sanitario che ha combattuto una dura battaglia contro il Covid. Grazie alla tenacia, alla forza d'animo ed all'umanità di queste persone siamo riusciti ad uscire da questo momento terribile. Bella la tua foto e profondo il tuo pensiero, complimenti! Sergio
Bellissime le parole che hai scritto in didascalia. L'immagine per me è molto elegante, hai ripreso il tutto molto bene. Bravissimo, ciao. ( Mi farò raccontare da mia figlia di questo murales che non mi ha mai nominato perché è dottore in questo policnico).
Ciao Giovanni, io trovo questo murales molto significativo: la mia compagna è un tecnico di laboratorio in ospedale a Padova, e so cosa ha significato quel periodo. E - considerata la mia attuale non felice frequentazione dell'ospedale - mi rendo conto quasi quotidianamente di come l'attenzione sia ancora alta. Per questo ho voluto - forse tardivamente - rendere questo per me doveroso omaggio a tutto il personale che fa del suo meglio perché noi possiamo vivere il più serenamente possibile. E, sinceramente, me ne sbatto altamente dei commenti modello lettera anonima. Un caro saluto. Prima o poi ti vengo a trovare.
Sono iscritto a Juza dal 2014, vivo di fotografia da quando avevo 17 anni, ed ora son 57. Opero in ambito industriale e commerciale. Nella prima dozzina d'anni anche matrimonialista. Tutto il mio percorso (dalle riprese su lastra con banco ottico alle mirrorless passando per l'avvento del digitale) è stato una naturale evoluzione gestita da autodidatta. Nessun titolo accademico, nessuna onorificenza. Sono un artigiano che risolve (spero al meglio) le problematiche dei miei clienti.
Se qui non ho un profilo è perché i miei lavori non sono spendibili pubblicamente per ovvi motivi di riservatezza legati ai macchinari industriali (oltre a non essere visivamente seducenti come molte immagini del forum). Frequento silentemente perché mi è rimasta l'originale passione per la fotografia “vera” e per tenermi aggiornato.
Ho imparato sul campo le distorsioni simboliche della comunicazione, per me quel murales è propaganda. È stato messo per restare e per perpetrare un certo pensiero in chi lo guarda (prova ne è il commento all'immagine). Diverso sarebbe se avessero installato un ledwall dove far girare le clip dei ballerini travestiti da infermieri che impestarono nel primi 2 mesi social e telegiornali. Provocherebbero irritazione e non ammirazione.
Confido nella pluralità, nel rispetto delle opinioni divergenti anche se minoritarie.
Grazie del chiarimento Claudio. Continuo a pensarla diversamente e a sentirmi riconoscente verso il personale ospedaliero che s'è fatto in quattro in quel periodo e non solo. Ma non sono un fan del pensiero unico. Buona giornata.