JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
19/4/23 Cima Piazzi m. 3440 Oggi ritorno alle origini in grande stile con tre vecchi del mestiere verso una meta molto ambita, una cima impegnativa in condizioni tutte da scoprire. Partiamo molto presto e alle 7,30 siamo già a Valdidentro dopo Bormio a m. 1850, circa due km da Malga Boron m. 2040. Percorriamo il primo tratto a piedi e, poco prima della malga, con gli sci decidiamo di risalire la val Lia sulla sinistra della testata della Piazzi poiché si tratta della via più diretta e, alla vista, ben agibile. Sarà una salita impegnativa , sia per le pendenze, sia per il terreno che risulterà completamente vergine: prima con crosta sfondosa e via via sempre più con neve farinosa. Ci stiamo muovendo sulla importante nevicata della scorsa settimana. A un certo punto alle nostre spalle individuiamo una voragine nel ghiaccio e notiamo la luce al suo fondo. La documentiamo con una certa preoccupazione pensando che i ghiacciai non perdono solo spessore ma anche il terreno sottostante… L'infaticabile tracciatore disegna una linea perfetta, né troppo ripida né troppo piatta e, grazie al suo prezioso lavoro, riesco a non sentire troppo la fatica. Stiamo risalendo un ambiente superbo, tra lingue glaciali incombenti all'apparenza impraticabili che si lasciano dolcemente sovrastare, attraversare e, alla fine, anche sciare. Si esaurisce il traverso che porta sotto la cima e saliamo fino a circa m. 3200 . Da qui il percorso diventa più macchinoso e. a memoria, decisamente diverso da quello she conoscevamo. Per quanto mi riguarda, a protezione mia e del gruppo, decido di fermarmi. Il ghiacciaio da attraversare per portarsi in prossimità della cima, nonostante la recente nevicata, è molto povero di neve e questo costringerà a cambiare il percorso. Di seguito sarà molto impegnativo raggiungere la cima con diversi tentativi a causa della poca neve accumulata e delle pendenze notevoli ma, per il tracciatore e per Eugenio, dopo tanta fatica si realizza la conquista. Nel frattempo Il cielo si è ingrigito, escludiamo il tour sulla vedretta glaciale destra e scendiamo per la via di salita. La discesa, condizionata dalla visibilità traditrice, sarà comunque su splendide pendenze e su ottima farina un pò pesante quasi fino in fondo. E' stata una giornata impegnativa e di grande soddisfazione, anche se non ho ripetuto per la quinta volta la cima Piazzi, ho visto, vissuto, ascoltato, assaporato anche la gioia di chi è riuscito a conquistare la vetta. https://www.facebook.com/aldo.menini/posts/pfbid0ePcXkwaiaQ6WuveABAHzoQeNGqonsmkJjQv3twsUhv8hphU7BmFKdz1izuX5xLBDl #Scialpinismo,#Alpinismo,#Neve,#Snow,#Montagna,#Mountains
Hai domande e curiosità su questa immagine? Vuoi chiedere qualcosa all'autore, dargli suggerimenti per migliorare, oppure complimentarti per una foto che ti ha colpito particolarmente?
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.