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a 16mm, 1/13 f/4.5, ISO 2000, mano libera. Firenze, Italia.
Una delle sale più belle del palazzo, che prende il nome dagli innumerevoli gigli che ne adornano le pareti, che in questo caso non richiamano direttamente il giglio fiorentino, ma il fleur de lys della corona di Francia, in omaggio alla dinastia d'Angiò protettrice a quei tempi di Firenze. La sala si fregia di uno splendido soffitto a cassettoni, degli affreschi a parete di Domenico Ghirlandaio, oltre che di uno dei capolavori riconosciuti di Donatello, la statua bronzea di “Giuditta e Oloferne”. Questa parete era infatti la parete esterna di Palazzo Vecchio prima dell'aggiunta della fine del XV secolo. Dalla Sala dei Gigli tramite queste antiche finestre si accede sia alla Cancelleria sia alla Sala delle Mappe o delle Carte Geografiche.
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GLI AFFRESCHI DEL GHIRLANDAIO Sulla parete est la sala presenta una serie di affreschi di Domenico Ghirlandaio (Domenico Bigordi detto il Ghirlandaio), che rappresentano una composizione classicheggiante con finte architetture dipinte che dividono la composizione in tre settori. Mentre il settore centrale presenta San Zanobi con Santo Stefano e San Lorenzo. I due settori laterali presentano figure di personaggi della storia romana (a destra sono raffigurati Decio, Scipione e Cicerone; a sinistra Bruto, Muzio Scevola e Furio Camillo). Gli affreschi furono eseguiti dal Ghirlandaio tra il 1482 e il 1485. Nel XVI secolo a seguito dei restauri di Palazzo Vecchio eseguiti dal Vasari parte degli affreschi furono danneggiati soprattutto dall'apertura di una porta verso la Sala delle Carte Geografiche.
La Sala dei Gigli è l'unica sala di Palazzo Vecchio che conserva ancora oggi l'aspetto quattrocentesco. La sala fu ricavata nel 1472 dalla divisione in due ambienti della Sala Grande effettuata da Benedetto e Giuliano da Maiano. La stanza è decorata con soffitti a cassettone intagliati e dorati con motivi ornamentali e floreali (gigli) su campo azzurro. Sia il soffitto sia il fregio con i leoni sono opera di Giuliano da Maiano. I gigli sono in onore del re di Francia protettore della Repubblica fiorentina. Il portale in marmo che collega la Sala dei Gigli alla Sala dell'Udienza è opera di Benedetto e Giuliano da Maiano. Infine la porta in legno intarsiata con Dante e Petrarca (1476-1480) è opera di Giuliano da Maiano e Francesco di Giovanni detto il Francione.
In questa sala si trova esposta la statua in bronzo di Giuditta e Oloferne, capolavoro di Donatello (Donato de' Bardi detto Donatello). La statua fu eseguita tra il 1457 e il 1464.
Ray grazie Peppe grazie Angelo sono contento di aver postato la versione in notturna mentre la tua è con luce diurna, in questo modo chi interessato si è goduto entrambi le versioni, grazie Gianni grazie Paolo grazie Diodato grazie Werner TOP grazie Mario grazie
Dopo aver letto con piacere i commenti lasciati da voi, non mi resta altro che consigliare la visita Un saluto a tutti voi amici carissimi per la vostra partecipazione. Loris