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Notizie da casa inviata il 11 Aprile 2023 ore 9:12 da Viola81. 22 commenti, 878 visite. In memoria di mio nonno.
I soldati avevano la possibilità di spedire corrispondenza in franchigia e gratuitamente tramite le apposite cartoline dell'Esercito: diversamente era prevista una tariffa agevolata, così come per le famiglie.
Furono gestiti 3.99 miliardi di lettere ordinarie, 20 milioni di raccomandate, 9 milioni di pacchi e 30 milioni di vaglia postali.1100 gli impiegati civili inseriti nei ranghi militari.
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Tra le molte lettere trovate e scansionate insieme alle foto, mi ha colpita questa brutta copia scritta da mio nonno, che sarebbe stata copiata e spedita e che ben rappresenta il vissuto di molti soldati
“ Mia Amata, la tua lettera mi ha fatto fremere di gioia. Mille sentimenti si affollano nel mio cuore, ed è impossibile che possa descriverli. Ho anche qualche istante di malinconia, ma di quella sublime e poetica malinconia che è gioia e anche dolore. Ah! Vorrei scriverti tante cose, ma non riesco altro che a ripetere: t'amo, ti adoro e non bramo altra felicità tranne quella di appartenerti. Permetti che assapori la felicità inaspettata d'esser amato… amato da te. Quante migliaia di volte rileggo quell'adorabile lettera, in cui il tuo amore ed i tuoi sentimenti sono scritti con carattere di futuro. No, no, adorata mia! Abbi fiducia in un innamoramento fedele che non vuole ingannarti… quantunque la mia ragione sia sempre vacillante, quantunque l'agitazione dei miei sensi aumenti ad ogni momento, la tua persona mi è il più sacro deposito che un mortale sia stato giammai onorato di conservare. Io non ho altro pensiero che quello di renderti più cara la vita, e di risparmiarti o alleviarti qualsiasi dispiacere. Frattanto aspetto che le tue labbra mi siano prodighe di baci; con ansia di poterti vedere e ripeterti a voce, guardandoti negli occhi come e quando sono tuo. „
Quante emozioni per noi leggere lettere dal fronte, il solo pensiero di affrontare quei giorni drammatici nelle loro condizioni mette angoscia e malinconia, una corrispondenza d'amore lontano e sentito, struggente. Complimenti Viola, un bel documento dedicato a tuo nonno ed ai militari di quella guerra. Loris
Sì, la lettera è molto toccante. Lo stile può apparire "aulico" ai giorni nostri, ma sicuramente vengono espressi sentimenti molto umani e universali che, spero, possano favorire una riflessione. Grazie Bruno e Loris!
Lettera bellissima e commovente, questa volta la fotografia introduce il testo e gli cede il passo. Mi chiedo se oggi, misconosciuto il valore dell'introspezione e dell'attesa, sia ancora possibile pensare e parlare in questo modo… Ciao Viola Michele
Grazie! Non credo, si nota anche dall'impoverimento del linguaggio Viviamo in una società veloce e 'consumistica' anche per quanto riguarda le relazioni umane, in cui 'se non servi allo scopo, non conti nulla', dove rapporti superficiali nascono sui social e non sempre si ha voglia o si è capaci di fare introspezione e attendere. Per come la vedo, oggi mancano valori condivisi, senso di appartenenza e di comunità. Ognuno vive per se stesso, anche se a parole siamo tutti 'inclusivi'. Danneggiamo da soli i nostri cuori e le nostre vite. Non so che futuro ci aspetti...
Oggi è cambiato solo il modo di scrivere , le guerre sono rimaste purtroppo , e loro che credevano di migliorare il mondo , che tristezza Grazie Viola per queste foto documento Ps non ho fatto la guerra come mia mamma che ha 96 anni ma ho ricevuto molte lettere a militare e.....altri profumi altre emozioni...
Eh ma vuol dire tanto, Claudio. Non è cambiato "solo" il modo di scrivere, ma anche di pensare. Come evidenzia don Alberto Ravagnani nel video che propongo qui sotto,
“ chi usa le parole superficialmente, pensa superficialmente e vive superficialmente. „
“ le guerre sono rimaste purtroppo , e loro che credevano di migliorare il mondo „
Sì, ma il mondo non si migliora mai combattendo con le armi.
Con l'impoverimento culturale è più facile guidare le masse ed è quello che oggi mi spaventa di più, oltre alla mancanza di fede
Sì, pensa che ho trovato anche qualche lettera di questa ragazza... Povero nonno! Lei non riceveva le lettere, perché qualche volta andavano perse o ci mettevano tempo ad arrivare, allora un giorno, pensando che lui le facesse
“ i corni „
gli scrisse che stava per sposarsi con un altro uomo, anche se non era vero, ma solo per farlo ingelosire. Pensa come si sarà sentito lui...
Noooo È questo che mi intriga! Immagino fossero molto innamorati dalle lettere...
So solo che mio nonno dopo la guerra conobbe mia nonna e si sposarono.
user203495
inviato il 14 Aprile 2023 ore 14:30
Generazione sacrificata in una inutile guerra. Colpisce il tono di queste lettere.Il sentimento di cui sono intrise le frasi di abbandono.E' un consegnarsi ed un consegnare la propria nuda anima nel fuoco dell'amore. Noi Moderni siamo capaci di questa nudità? Peccato che non finisca come "Letters to Juliett".
Grazie Nitigisius per la tua riflessione! Ho visto 'Letters to Juliett' e, in effetti, il finale è stato ben diverso. Da quanto ho capito, il loro amore durò dal 1939 al 1943 (ultima lettera ritrovata). Non so cosa sia successo in seguito e non so se si rividero mai. Beh se quella storia fosse durata, non avrebbe conosciuto mia nonna e non sarei nata io qualche decennio dopo... Sai che perdita per l'umanità??? (Cerco di sdrammatizzare ) Ancora grazie e buona serata!