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Ero al pc e mentre saltellavo da una foto all'altra su juza , come sottofondo musicale avevo messo un vecchio album dei Nomadi , ascoltando con più attenzione il testo di uno dei brani mi è balenata l'idea di rielaborare con una pp un pò audace una delle foto appena pubblicate , ora propongo un quiz agli amici di Juza che conoscono la produzione dei nomadi fine anni 60 , sapreste dire qual'è il titolo del brano che mi ha ispirato questa post ?
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La cosa più bella che può capitare a chi osserva una foto e fare un viaggio....
Si faccio il quiz .. Si e la settima nota delle note musicali ... La settima nota e un bravo dei nomadi In questo caso penso tu abbia presentato un tramonto con un sole ormai calante che accoglie la notte, che rappresenta quella pausa fra una nota e l'altra che dona strada e luce a ogni nuova melodia...
Mi conosci questo era il mio solito modo di commentare una foto insieme a una didascalia che ha stimolato in me una riflessione verso una nuova attenzione.
Ti abbraccio ancora Auguri. A presto Pietro...
Aspetto esito del test... Come dice un comico italiano
Ebbene, confesso la mia totale ignoranza in fatto di musica e l'atmosfera che trasmette la rielaborazione di questaa foto mi ricorda piuttosto un film: The day after . Buona fine d'anno, Silvano, e sinceri auguri per un felice 2022 !!! Ciao !
Ovviamente il quiz è posto solo per scambiare due chiacchiere con gli amici del forum , già denuncio la mia età raccontando quali musiche senta di sottofondo , quindi comprendo che chi è più giovane abbia poca dimestichezza con i testi dei Nomadi ... nel rispondere poi conta anche la sensibilità personale , e su questo Pietro non ha bisogno di lezioni da nessuno , ma devo però dire che Massimo , (che ringrazio degli auguri ), e che è un grande saggio , con la sua osservazione si è avvicinato parecchio a ciò che il testo della canzone descriveva ... Attendo altri commenti ....
Bello scatto… a me fa venire in mente statale 17 che però dovrebbe essere di Guccini…. ma anche Canzone x un'amica….spero di aver vinto un lp dei Nomadi a 'sto punto….
Claudio , acquetta , acquetta , l'unico ad andarci vicino è stato Massimo , pensate e visualizzate ciò che ha scritto ... , quello che mi ha fatto decidere di produrre un'immagine così sta nell'intro* della canzone ... Stearm , statale 17 è un altro brano interessante , ma non è quello che intendevo Io .
*L'introduzione (intro) costituisce la prima sezione di cui è composto un brano. Cattura l'attenzione dell'ascoltatore e lo aiuta a cogliere lo stato emotivo della canzone.
Ps :Per DsRock , Canzone per un'amica è un brano al quale sono molto affezionato , apriva tutti i concerti di Francesco Guccini , come a sua volta la Locomotiva li chiudeva ..... , ma sono ricordi di altri tempi ...
Complimenti Silvano, gran bella immagine che mi fa pensare ad un futuro apocalittico. Sono un grande appassionato dei Nomadi (almeno fino all'era di Danilo Sacco, quelli di ora, purtroppo, mi sembrano solo una "cover" band di se stessi) e conosco tutti i loro pezzi (per lo meno fino al periodo citato) e tantissimi li suono con il mio gruppo ritenendoli, ancora oggi, parecchio attuali sia come testi che come musiche. Ripassando velocemente alcuni testi e risentendo in mente alcuni arrangiamenti mi è venuto di getto di pensare a due pezzi: "Noi non ci saremo" e "Il pilota di Hiroshima". Ma potrei sbagliarmi e anche di... molto. Auguri di Buone Feste a te e famiglia, Paolo
“ Vedremo soltanto una sfera di fuoco Più grande del sole, più vasta del mondo Nemmeno un grido risuonerà... „
e il titolo è "noi non ci saremo" e si riferiva a un mondo privo di uomini dopo una possibile guerra nucleare , tema di estrema attualità negli anni in cui la canzone fu scritta .. , quindi che dirti Paolo , hai indicato il titolo giusto , complimenti !! un saluto Silvano
ciao Silvano, a "quiz" ormai risolto ecco la mia interpretazione alla tua immagine “Per giocare un aquilone un gesso bianco, il vecchio muro, bastava un niente per sorridere, una bugia per esser grande"; so che non è quella giusta ma è quello che mi trasmette, una grande malinconia all'esser diventato grande in un tempo sognato che non è più il mio. un caro saluto, ti auguro una serena giornata
Caro Carlo Le interpretazioni a sentimento non sono negoziabili , e se questa immagine ti riporta a quello che anch'io considero uno dei brani più intensi dei nomadi non posso che esserne lusingato . Quanto a
“ una grande malinconia all'esser diventato grande in un tempo sognato che non è più il mio „
è una riflessione che penso accada a tutti noi prima o poi di fare , poi ognuno vive ed esorcizza a suo modo questo stato d'animo , aiuta parecchio vedere crescere e poter accompagnare le vite che continuano pur sapendo quante difficoltà il futuro ha in serbo per loro . un saluto Silvano