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| inviato il 17 Novembre 2021 ore 18:55
Nel piccolo riquadro verde la posizione del Monte Tomba
 Alle ore 1.30 del 17 novembre 1917, un battaglione d'assalto austriaco espugna la località di Quero e poi la posizione viene consolidata dal grosso degli Jäger della 50ª divisione. Alle ore 8.00 viene occupata Rocca Cisa e 2400 prigionieri italiani cadono in mano alle fanterie della Bosnia-Erzegòvina e austro-tedesche. Nella stessa giornata, la 17ª divisione di fanteria italiana è invece costretta ad abbandonare la Conca di Alano e Fenèr, e a ritirarsi sulla dorsale tra Osteria Monfenèra (oggi da Miét), il Doc, Monte Tomba, Monfenèra e Monte La Castella. La 56ª divisione di fanteria italiana, dovendo coprire l'attacco del giorno 16 contro Monte Fontanasecca, viene arretrata e dislocata lungo il semicerchio che, partendo dal Madàl, passa per Monte Spinoncia, Porte di Salton, Camparona, Monte Medata, Monte S/ciarèr, Monte Pallón, i Brendài e Osteria Monfenèra. 18 novembre - Cominciano i massicci attacchi della 50ª divisione Jäger tedesca del generale von Wodke contro la dorsale del Monte Tomba e della Monfenèra: la cima rimane però in mano agli italiani ed i tentativi d'assalto all'arma bianca si protrarranno per cinque giorni. Anche la sortita del battaglione alpino del Württemberg, guidato dal tenente Erwin Rommel, non raggiunge i successi sperati nei suoi attacchi dal Madàl e da Monte Zoc verso M. Spinoncia. Il 19 novembre, come dice il Bollettino di Guerra italiano, «…sulla fronte Monte Tomba e Monfenèra, la lotta, cominciata nella notte sul 18, continua accanitissima. Quattro volte il nemico ha interrotto il bombardamento delle nostre posizioni sul costone di Monfenèra, per lanciarvi contro le sue masse: altrettante volte le nostre truppe, con bravura superiore ad ogni elogio, le hanno affrontate e ricacciate ...». Le nostre truppe, dopo una drammatica ritirata, pervennero alla nuova linea logore e stremate.
 Il disastro venne evitato grazie alla forza d'animo ed all'esperienza del Comandante Supremo, Generale Luigi Cadorna, il quale, nella circostanza, seppe coordinare il ripiegamento.
 E malgrado la stanchezza e le gravi condizioni logistiche e tattiche, i nostri soldati si prodigarono alacremente per costruire una nuova barriera difensiva atta ad arrestare definitivamente il nemico che imbaldanzito dai recenti successi, puntava alla totale distruzione dell'Esercito Italiano.
 Consci dell'importanza del loro compito - "Monte Grappa tu sei la mia Patria" diceva la loro canzone -, i soldati del Grappa, anche a costo dei più gravi sacrifici, nella prima e seconda battaglia difensiva contesero accanitamente ogni palmo di terreno all'irruenza nemica, sino a stroncarne ogni velleità offensiva e travolgerla per sempre con la terza battaglia dell'ottobre 1918. Postazione di mitragliatrice in trincea.
 Vista dall'esterno della postazione di mitragliatrice e interno di protezione.
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| inviato il 17 Novembre 2021 ore 19:03
Interessantissimo! Bravo Loris! |
| inviato il 17 Novembre 2021 ore 19:04
Altro ottimo documento. Ciao. Mario. |
| inviato il 17 Novembre 2021 ore 19:20
.......................... molto ma molto interessante il tutto ..................... 7 ciao Ray Palm- |
| inviato il 17 Novembre 2021 ore 20:08
Bravissimo come sempre, altra lezione di storia e di memoria. Un grande lavoro di ricerca e documentazione, con scatti attuali molto belli a corredo. Fa veramente venire i brividi pensare a quanto hanno fatto e quanti di loro hanno sacrificato la loro vita per noi. Sinceri complimenti. |
| inviato il 17 Novembre 2021 ore 21:54
Grande Loris..... ...adesso è solo un bellissimo sottobosco.....ma è doveroso conoscere cio che è stato per i nostri nonni Sempre un lavoro straordinario....complimenti |
| inviato il 18 Novembre 2021 ore 9:20
Molto bravo per l'ottima ed accurata documentazione storica, tanti complimenti! ciao Claudio |
| inviato il 19 Novembre 2021 ore 20:23
Interessante didascalia e immagine Complimenti Loris Un caro saluto e buon fine settimana Mauro |
| inviato il 19 Novembre 2021 ore 22:52
Ciao Loris, altro bellissimo e dettagliato documento storico, complimenti ciao gino |
| inviato il 20 Novembre 2021 ore 21:42
Bellissima immagine... |
| inviato il 21 Novembre 2021 ore 22:18
Immagini molto belle e sempre molto interessanti, sempre Bravo Loris, Complimenti, un caro saluto Paola |
| inviato il 22 Novembre 2021 ore 13:05
ottima ripresa |
| inviato il 22 Novembre 2021 ore 17:34
Un racco epico. Molto bello anche questa tua visione corredata da descrizione esauriente. Ciao Loris L' uomo della pianura |
| inviato il 22 Novembre 2021 ore 21:34
Fortunatamente molto lentamente la natura si riprende tutto. |
| inviato il 23 Novembre 2021 ore 10:08
Splendido lavoro Loris |
| inviato il 23 Novembre 2021 ore 10:31
Complimenti!!! Un altro dei tuoi capolavori storico-fotografici Ciao, Carlo |
| inviato il 23 Novembre 2021 ore 20:56
Un racconto molto interessante e ben documentato! Ciao Francesco |
| inviato il 25 Novembre 2021 ore 17:07
Interessante dossier, bravo loris! Un saluto Agata |
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