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, 1/125 f/8.0, ISO 100, mano libera. Alatri, Italia.
Fu costruita nel V secolo, sulle rovine di un tempio dedicato alla dea Venere, ed era originariamente dedicata alla Vergine e al Salvatore. È citata per la prima volta nel 1137. In epoca romanica venne ampliata più volte, ma nel XIII secolo fu sottoposta, per opera di maestranze borgognone, ad una radicale trasformazione che le ha conferito le linee romanico-gotiche oggi visibili.
L'esterno della chiesa si caratterizza per una facciata a capanna, risalente al XIV secolo, che presenta tre portali decorati da lunette affrescate: quella del grande portale centrale, protetta da una forte strombatura, reca una Madonna col Bambino del tardo Trecento; quelle laterali sono ormai cancellate, come gli affreschi posti fra le porte, un San Cristoforo e un'Annunciazione, originariamente protetti da un portico sorretto sul davanti da quattro colonne che fu abbattuto nella seconda metà dell'Ottocento. Immediatamente al di sopra del portale centrale si apre il magnifico rosone: la partizione quadrilatera degli elementi e l'utilizzo del motivo trilobo rendono il suo disegno molto simile a raffigurazioni di rosoni riportate nel Livre de Portraiture di Villard de Honnecourt, 1235 ca (conservato a Parigi, Bibliothèque nationale); disegno, fra l'altro, che è fedelmente riproposto in scala al centro del rosone della vicina chiesa di San Francesco. Sopra il rosone, nella parte più alta della cuspide, una nicchia ad arco trilobo contenente una statua del Battista, copia moderna di una più antica che crollò per un terremoto nel 1654.
Il campanile fu aggiunto nel 1394, come documenta una lapide con lo stemma di Bonifacio IX (il riferimento al papa, cioè le chiavi di san Pietro, è separato dallo stemma). Era protetto da una copertura a cuspide fino al 1654, quando il già citato terremoto la distrusse. Il campanile si caratterizza per un doppio ordine di bifore con colonnine binate e capitelli diversi per ogni bifora e presenta sulla cima degli speroni a mo' di merlatura, frutto del dimezzamento a cui fu soggetto nel 1739 per pericolo di crollo e del restauro del 1938-39.
Il lato nord della chiesa è scandito da cinque contrafforti in pietra alternati con monofore e, alla base del campanile, un archivolto la cui lunetta è affrescata con una Madonna con Bambino della fine del XV secolo.
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