JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
#Jura90
"...allora la bicicletta fa veramente parte integrante del paesaggio e non dà neppure
lontanamente l'idea che essa possa servire a dare spettacolo: come appunto succede
con le biciclette da corsa che rispetto alle vere biciclette, sarebbero come le
ballerinette da quattro soldi nei confronti delle brave e sostanziose donne di casa.
D'altra parte un cittatino queste cose non riuscirà mai a capirle perchè il cittadino,
nelle questioni sentimentali, è come una vacca nella melica.
Questi cittadini che sono pieni fino agli occhi di porcherie morali,
e poi chiamano "mucche" le vacche perchè, secondo loro, chiamare vacca
una vacca non è una cosa pulita. E chiamano toilette o water closet il cesso, ma lo
tengono in casa mentre, alla Bassa, lo chiamano cesso ma ce l'hanno tutti
ben lontano da casa, in fondo al cortile. Quello del water nella stanza vicina alla
stanza dove dormi o mangi sarebbe il progresso e quella del cesso fuori da dove
vivi sarebbe la civiltà. Cioè una cosa più scomoda, meno elegante, ma più pulita.
Nella Bassa la bicicletta è una cosa necessaria come le scarpe, anzi più delle scarpe
perchè mentre uno anche se non ha scarpe ma ha la bicicletta può andare tranquillamente
in bicicletta, uno che ha le scarpe ma non ha la bicicletta deve andare a piedi.
Qualcuno magari osserva che questo può succedere anche in città: ma in città è un'altra
cosa per via che c'è il tram elettrico, mentre nelle strade della Bassa, non ci sono rotaie
ma soltanto, segnate nelle polvere, le righe diritte delle biciclette e dei barocci e delle moto,
tagliate ogni tanto dal solco leggero e saettante che fanno le bisce quanto
passano da un fosso all'altro."
Giovannino Guareschi
Hai domande e curiosità su questa immagine? Vuoi chiedere qualcosa all'autore, dargli suggerimenti per migliorare, oppure complimentarti per una foto che ti ha colpito particolarmente?
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.
Mah... Ne avevo una identica, una Bianchi nera coi freni a bacchetta. Una volta, da ragazzo, in fondo a un discesone sterrato di tre chilometri mi stampai su un argine: li avevo consumati fino alle pinze.
Bella foto! Condivido la scelta di valorizzare lo sfondo evitando lo sfocatone fasullo che va di moda.
Guareschi,un mito dei miei tempi... ne faccio un uso meraviglioso,in sella alla mia bicy,sono come una vagabonda in piena libertà.. onore a questo mezzo importante,per che rispetta l'universo