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Più di 3500 anni fa il mio popolo erigeva migliaia di torri alte sino a 30 metri, lavorava l'ossidiana fondeva il bronzo e lo distribuiva nel mediterraneo, scolpiva statue 500 anni prima dei greci, era un popolo di pastori contadini e guerrieri, addestrava i cavalli, un popolo forte che navigava e commerciava ma che non ha mai mosso guerra a nessuno. Un maledetto giorno, arrivò un cataclisma che oscurò il cielo e muri di acqua e fango travolsero i nostri villaggi, poi le acque si ritirarono e restò solo la desolazione la disperazione il pianto e immensi acquitrini, iniziarono così le malattie le pestilenze le epidemie, il popolo invincibile per più di mille anni fu piegato e decimato, malato oppose resistenza agli invasori ma i romani bruciarono le nostre foreste per stanarci e mandarono centinaia di cani feroci ad azzannarci, dopo sette campagne di guerra siamo stati vinti incatenati avviliti, ci siamo rifugiati sulle montagne braccati per secoli ma nessuno si impadronì del nostro cuore, ci bastava alzare lo sguardo per vedere la nostra anima i nuraghi che svettavano invincibili e ci mantenevano liberi. I nuraghi ci ricordano chi eravamo ci ricordano i tempi felici di quando camminavamo liberi sulla terra senza calpestarla e non abbiamo dimenticato mai e non dimenticheremo mai chi siamo.
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Guarda che non ti puoi fare il primo commento da solonon valegrazie a te anche per la bellissima storia sta andando in competizione con l'amico Lorisdetto Linea Verdeciao Gino
Storia millenaria che ho potuto conoscere nel lontano 1987 in vacanza nella zona di Palau, non mi feci mancare una visita ad un sito di Nuraghe ed alle tombe dei Giganti, la storia dei tuoi avi è molto importante e ci porta a conoscenza dei fatti che sono accaduti nei secoli, attaccati, braccati, conquistati ma mai domiti, un popolo fiero che non ha fatto guerre ma si è dovuto difendere. Una bella composizione con i simboli Sardi, Nuraghe e personaggio con il costume millenario. Complimenti Giuseppe bellissimo lavoro il tuo. Un saluto Loris
"Siete venuti a combattere da uomini liberi, e uomini liberi siete: senza libertà cosa farete? Combatterete? Certo, chi combatte può morire, chi fugge resta vivo, almeno per un po'... Agonizzanti in un letto fra molti anni da adesso, siete sicuri che non sognerete di barattare tutti i giorni che avrete vissuto a partire da oggi, per avere l'occasione, solo un'altra occasione di tornare qui sul campo ad urlare ai nostri nemici che possono toglierci la vita, ma non ci toglieranno mai la libertà!" Questa è una frase di un celebre, commovente e significativo film. Ammiro il tuo Popolo, oggi, mi onoro di essere loro Connazionale. Uno scatto che va oltre la visione/composizione e il significato magistralmente espresso nella didascalia che condivido. Complimenti caro amico mio Giuseppe. Un abbraccio Franco
inviato il 15 Aprile 2021 ore 2:16 | Questo commento è stato tradotto automaticamente (mostra/nascondi originale)
Ciao Giuseppe.. immagine spettacolare "B.W." e meraviglioso soggetto queste persone.. Grande ripresa e composizione eccezionale il mio amico... congratulazioni a te... arrivederci.. Jean.. :-P :-P :-P Hello Giuseppe..spectacular picture "B.W." and wonderfull subject this persons..Great shooting and exceptionel composition my friend...congratulations at you...bye..Jean..
Bella storia Emme. La libertà è dentro di noi, la violenza è un problema di chi la esercita e non di chi la subisce ma bisogna avere una storia alle spalle per conservarla sempre. Nel 1971 a 21 anni mi ritrovai in Sardegna per la prima volta, prima a Cagliari poi a Sassari per il militare e cominciai ad amare quella terra che ho poi visitato numerose volte per lavoro o per il piacere di tornarci.
Bellissima foto...e grande realizzazione !!! Questa volta però l'immagine a mio parere passa in secondo piano ed emerge il tuo bellissimo racconto scritto con grande passione e amore per la propria terra e verso il prossimo.
Bravo Giuseppe. Bellissimo documento narrativo che racconta solo in parte la grandezza della Sardegna quando ancora la storia greca era da scrivere, quando anche gli egiziani dovevano imparare a costruire le piramidi. I libri di Sergio Frau e gli ultimi studi condotti da un team di archeologi di cui fa parte Mario Tozzi stanno pian piano facendo luce sulla vera storia antica della nostra terra e sulla probabilità sempre più verosimile che la nostra isola fosse davvero la mitica Atlantide, ossia la civiltà più evoluta dell'antichità. Dobbiamo coltivare e diffondere, ognuno secondo i propri limiti e conoscenze, la nostra storia e fare in modo che non venga mai dimenticato da dove veniamo. Un caro abbraccio.
Bella foto e bellissima didascalia. Comprendo e apprezzo l'orgoglio per le tue radici a fondo anche perché condivido questi sentimenti, in quanto siracusano, per la mia terra