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Le camere di mina...

Dolomiti e storie vissute

Vedi galleria (22 foto)

Le camere di mina inviata il 14 Gennaio 2021 ore 1:27 da Lorisb. 73 commenti, 1229 visite. [retina]

a 16mm, 1/1000 f/7.1, ISO 100, mano libera. Monte Piana, Italia.

Per tutto l'inverno del 1917 non ci furono avvenimenti sostanziali, ma la guerra di logoramento proseguì il suo macabro rituale fatto di bombardamenti, scontri fra pattuglie, tentativi di infiltrazioni nemiche, ma in quell'inverno la tensione fu massima, da entrambe le parti si stavano scavando gallerie per le mine, le camere di mina, sia austro-ungarici che italiani lavoravano febbrilmente per scavare e allo stesso tempo capire dove stava lavorando il nemico. Verso la primavera il comandante della 61ª Brigata da montagna austriaca, il colonnello Von Kramer, ritenne indispensabile la totale conquista della sommità meridionale, mentre il generale di divisione Von Steinhart fu scettico di fronte a una simile impresa. Il piano operativo proponeva come obiettivo, la realizzazione di una galleria per il collocamento di mine al di sotto delle postazioni italiane situate attorno alla piramide Carducci. I lavori si protrassero per tutta la primavera e l'estate, e quando la galleria stava per essere portata a termine venne l'ordine di interrompere i lavori in quanto gli austriaci si erano convinti che da parte italiana l'operazione mine fosse stata sospesa. In effetti così era. Come al solito nel primo commento troverete il dettaglio della cartina della galleria e altre immagini di riferimento, incluso il continuo della storia.



Vedi in alta risoluzione 20.5 MP  





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avatarsupporter
inviato il 14 Gennaio 2021 ore 1:29





Ingresso della galleria
















Il piano austriaco.

L'attacco austriaco sferrato su Monte Piana il 22 ottobre 1917, nonostante venne condotto con estrema violenza, aveva solamente lo scopo di distrarre le truppe italiane dai grossi spostamenti tattici e a trattenere le riserve italiane nel Cadore; per non farle confluire verso l'altro grande attacco su vasta scala che sarebbe stato condotto a Caporetto.

Ai primi di settembre la situazione della guarnigione austriaca sul monte Piana stava peggiorando, gli italiani coperti sempre perfettamente dall'artiglieria, avanzavano cautamente ma inesorabilmente verso le postazioni nemiche, venne quindi approvata l'idea di una massiccia operazione (che coincidesse con la grande offensiva nell'alto Isonzo) indicata col nome in codice operazione Herbst.

La battaglia finale del Monte Piana.

Alle 6.00 del 21 ottobre 1917, iniziò un intenso fuoco di artiglieria che per 13 ore mise a ferro e fuoco le posizioni italiane. Il giorno dopo il 22 ottobre alle 5.00 del mattino, oltre un centinaio di pezzi d'artiglieria, bombarde e lanciamine concentrano il fuoco sulle postazioni italiane.Kaiserjäger in un primo tentativo uscirono dalle trincee cercando di superare i reticolati, che però non oltrepassarono per via delle mitragliatrici italiane, nonostante la risposta, le artiglierie austriache ricominciarono a martellare furiosamente le linee nemiche e alcune postazioni italiane caddero sotto il fuoco dei lanciafiamme dell'Alpenkorps tedesco. Quel giorno gli austriaci nell'azione annientarono 3 plotoni italiani,tra questi si distinse per esempio di grande valore e temerarietà il V Reparto d'assalto del Generale Robilant che fu inviato nei pressi di Misurina alle dipendenze del 54? Reggimento Fanteria della brigata Umbria. Quel giorno alle cinque di mattina, oltre un centinaio di pezzi austriaci concentravano il fuoco sulle posizioni italiane.I kaiserjäger austriaci uscirono dalle loro trincee sotto e con bombarde austriache e lancia mine continuavano la loro opera di conquista e distruzione così alcune posizioni italiane dovettero essere abbandonate. Nel tentativo di riconquistarle, i Comandi italiani decisero di utilizzare il plotone del V Reparto d'Assalto appartenente al corpo degli Arditi i quali con sprezzo del pericolo contrattaccarono di slancio nel tentativo disperato di arginare gli Austriaci. Sublime esempio di eroismo e amor patrio la (medaglia d'oro) Ruggero De Simone Tenente comandante del primo plotone d'assalto tra la pioggia di fuoco fu ferito da una scheggia di granata alla bocca ma continuando a mantenere il comando contro il devastante e incessante fuoco nemico incitava i suoi compagni all'assalto. Venuto a diretto contatto con i kaiserjäger nella lotta corpo a corpo fu ferito a un braccio poi a una gamba. Gli Austriaci allora in netta supremazia gli intimarono la resa ma come risposta ricevettero i colpi della sua pistola di ordinanza e il grido: «Viva l'Italia!». Ferito una terza volta e caduto ad una seconda intimazione di resa Austriaca rispose " no, Viva L'Italia". Colpito infine al cuore, morì nello strenuo tentativo di difendere il suo Paese. In quel giorno drammatico gli Austriaci conquistarono alcune trincee su cui si scaricarono i colpi dell'artiglieria italiana, provocando 93 morti e 84 feriti da parte austriaca e 3 morti ed 11 feriti nelle file tedesche.

Ogni 15 minuti il mortaio da 280 mm sul monte Tre Croci scaricava un colpo sulle posizioni austriache, i bagliori delle artiglierie non cessarono per tutta la notte del 22 ottobre, e alla 6.00 gli Arditi ed alcune compagnie di Alpini attaccarono di slancio riconquistando, come in un triste gioco, le posizioni appena perse. Quella del 22 ottobre fu l'ultima azione a Monte Piana, in quanto, come previsto dagli austriaci, il 3 novembre tutti i reparti italiani dovettero abbandonare le posizioni per dirigersi sul Piave, nell'ultimo disperato tentativo d'attacco austriaco

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2021 ore 1:31

Uno scatto eccellente.....e naturalmente .....bellissimo il contenuto e la didascalia.....
Questa tua serie è meravigliosa e appassionante ;-)
Ciao
Stefano

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2021 ore 1:43

Bravissimo Loris, condivido pienamente le parole di Stefano, complimenti di cuore. Un salutone Antonio.

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2021 ore 1:51

Caro amico Loris, con queste immagini, le didascalie ci fai rivivere la nostra Storia e quanto coraggio hanno avuto i nostri Soldati. Gli "Arditi", coloro che erano definiti "gli stanchi di trincea", coloro che erano pronti all'assalto ma con metodi diversi dal normale utilizzando strategie vere e proprie unite al coraggio non comune.
Oggi la tecnologia è di grande aiuto ai nostri "Arditi" ma non esiste alcuna tecnologia valida se dentro non si ha lo stesso coraggio, valore, metodo, riflessione e anche un pizzico di bonaria "follia" che possa portare a termine con successo una missione.
In fondo, la vita è tutta una missione.
Grazie caro Loris per la splendida foto e il racconto coinvolgente.
Un caro saluto
Franco


avatarsupporter
inviato il 14 Gennaio 2021 ore 5:51

Bella foto e grande storia

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2021 ore 6:01

Un bellissimo è importante reportage Loris, molto dettagliato nei particolari.
A mio modesto parere, alle medie i ragazzi dovrebbero studiare e capire queste drammatiche vicende.
Complimenti.
Ciao fiore.;-)

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2021 ore 7:10

Grande Loris! Sorriso Condivido Franco e Fiorenzo Sorriso Aggiungo i miei complimenti per il tuo lavoro di ricerca storica e fotografica " ad imperituram memoriam " Sorriso
Ciao Carlo

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2021 ore 7:44

...la storia continua, eccellente lavoro Loris, bellissima la documentazione fotografica e splendido racconto.

I miei più sinceri complimenti.
Ciao, Livio

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2021 ore 8:48

Un bello scatto in un eccellente B&N, grandissimo lavoro storico, ciao Loris.

avatarsupporter
inviato il 14 Gennaio 2021 ore 9:03

Carissimo Loris,
che brutta cosa è la... guerra.
Al contrario, la tua immagine è molto bella, con un bellissimo pdr ed una bellissima composizione.
Ottimo anche il b/n.
Ciao, Paolo

avatarsupporter
inviato il 14 Gennaio 2021 ore 10:28

La prima volta che son salito sul Piana avevo poco più di vent'anni e fresche reminescenze scolastiche ... ricordo che provai un'emozione ed un dolore profondo calandomi nel dramma dei miei coetanei del tempo, fossero essi alpini o gebirgsjager ...
Complimenti sinceri per il tuo articolato ed esaustivo lavoro Loris!!!
Ciao, Simone;-)

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2021 ore 10:33

Un bel pdr per raccontare una storia che parla di guerra esofferenza nel tuo bel lavoro che continua in questa tua ottima serie.
Ciao Loris

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2021 ore 11:48

La storia che stai raccontando è molto interessante e mi complimento per tutto ciò, lo scatto è una bella realizzazione in b/n. Un caro saluto Loris. Emanuele.

user113787
avatar
inviato il 14 Gennaio 2021 ore 11:56

Un bel lavoro, appassionato e di grande interesse, corredato da belle ed esplicative foto.
Complimenti Loris,
Ciao
Jo

avatarjunior
inviato il 14 Gennaio 2021 ore 12:39

Trovo tutto molto gradevole sia la foto e sia la spiegazione, veramente esaustiva. Complimenti ancora, ho visto ora che è un progetto, molto molto interessante.
Un saluto
Alessandro

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2021 ore 13:23

Ciao Loris. Bello il punto di ripresa ed il bn contrastato. Esemplare la narrazione e il lavoro di complemento a questo altro tassello di storia. Tanti complimenti anche per il tuo impegno
un caro saluto

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2021 ore 14:14

Fantastico, complimenti LorisSorriso
Un saluto;-)

avatarsupporter
inviato il 14 Gennaio 2021 ore 19:19

Complimenti Loris, ottimo lavoro e commento!
Ciao, Giorgio

avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2021 ore 20:40

Fantastica Loris, bellissima cornice, molto belle anche le altre fotografie documento. Oltre le fotografie, complimenti anche per il gran impegno. Buona serata

avatarsupporter
inviato il 14 Gennaio 2021 ore 20:44

Bella la foto b/n e il lavoro su quest'altro episodio della nostra storia!
Complimenti Loris!
Ciao
Francesco


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