RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie


  1. Gallerie
  2. »
  3. Fauna (no uccelli)
  4. » cervo a paneveggio

 
cervo a paneveggio...

Animali

Vedi galleria (4 foto)

cervo a paneveggio inviata il 25 Febbraio 2013 ore 16:08 da Ele71. 10 commenti, 768 visite.

1/200 f/5.9, ISO 80,

parco naturale di paneveggio



Vedi in alta risoluzione 3.1 MP  

Piace a 1 persone: Herman


Che cosa ne pensi di questa foto?


Hai domande e curiosità su questa immagine? Vuoi chiedere qualcosa all'autore, dargli suggerimenti per migliorare, oppure complimentarti per una foto che ti ha colpito particolarmente?


Puoi farlo iscrivendoti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 253000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.




avatarjunior
inviato il 25 Febbraio 2013 ore 17:10

Povera Confuso

avatarjunior
inviato il 25 Febbraio 2013 ore 18:54

Perché? Credo sia una radiocollare...

avatarjunior
inviato il 26 Febbraio 2013 ore 8:33

A me fa pena vedere questi maestosi folletti del bosco, fatti per vivere in completa libertà (come tutti del resto) in un recinto, con radiocollare, pinzettati sulle orecchie e chissa cosa altro ha dovuto vivere e subire per interessi solo umani

avatarjunior
inviato il 26 Febbraio 2013 ore 15:40

A me fa pena vedere questi maestosi folletti del bosco, fatti per vivere in completa libertà (come tutti del resto) in un recinto, con radiocollare, pinzettati sulle orecchie e chissa cosa altro ha dovuto vivere e subire per interessi solo umani


Mi spiace ma non la penso così, il radiocollare è uno strumento tipicamente impegnato nei progetti di conservazione e gestione della fauna (utile per il riconoscimento degli individui, studio degli spostamenti e della selezione di habitat, dimensioni dell'home-range, ecc...). Se correttamente eseguito, il protocollo di cattura e dotazione di radiocollare ha un impatto davvero minimo sull'animale!

Saluti,
Mattia

avatarjunior
inviato il 27 Febbraio 2013 ore 12:15

Non devi dispiacerti se non la pensi come me, è una questione di vedute. Per me la cattura, la prigionia, la vicinanza dell'uomo, lo sforacchiamento delle orecchie con annessi attaccati, il fastidio di questa corpo estraneo attaccato al collo giorno e notte non la classifico "impatto davvero minimo sull'animale".

In più aggiungo che secondo me tutti questi studi portano benefici solo agli stipendi e alla passione di chi li fa, e quando non ci si limita a osservare, i danni sopra esposti sono solo l'antipasto. Purtroppo si va a metter mano a una realtà di cui forse si conosce il 10%, ma probabilmente molto meno.

Ciao

avatarjunior
inviato il 27 Febbraio 2013 ore 15:55

In più aggiungo che secondo me tutti questi studi portano benefici solo agli stipendi e alla passione di chi li fa, e quando non ci si limita a osservare, i danni sopra esposti sono solo l'antipasto. Purtroppo si va a metter mano a una realtà di cui forse si conosce il 10%, ma probabilmente molto meno.

Ciao


Non pensi che far ricerca possa sopperire a queste mancanze di conoscenze che tu dici? E che una corretta gestione della fauna possa dare un vantaggio sia all'uomo che alle specie animali stesse (soprattutto, direi)? Ti ricordo solo quanto è stato fatto con lo stambecco: quasi estinto dall'arco alpino nei primi dell'800, e grazie a progetti di reintroduzione (dove si utilizzano marche auricolari e, in parte, anche radiocollari), ora gode di un buono stato di salute (non ottimo, ma sicuramente migliore di quello che aveva prima).

La buona conservazione, a mio parere, non deve limitarsi esclusivamente ad un discorso protezionistico (proteggo ciò che c'è), che ovviamente è fondamentale, ma anche ad una buona gestione attiva (gestisco ciò che ho), rimediando possibilmente anche agli errori commessi in passato.

Per il discorso di far lucro con questi progetti, in Italia sinceramente la vedo difficile: esistono altri campi dove girano molti più soldi Sorriso

Saluti,
Mattia

avatarjunior
inviato il 28 Febbraio 2013 ore 11:00

Se devo essere sincero no, almeno finché si fa scienza e ricerca con questi metodi. Un esempio più evidente di dove conduce questo modo di far scienza ce l'hai con la medicina: le tecnologie sono sempre più evolute, le sperimentazioni sempre maggiori, gli impegni economici sono enormi e noi siamo sempre più deboli, ammalati, dipendenti e con malattie che la medicina non riesce nemmeno a tener sotto controllo.

E come si fa a classificare "una corretta gestione" quando hai ancora da capire i principi primi di come funziona? Tante volte quello che sembra giusto alla nostra morale/leggi/mentalità/etc nella realtà è mortale e basta guardarsi indietro per vedere esempi che hanno fatto danni enormi.

Purtroppo finché tutti non capiremo che la vera evoluzione è in netto conflitto con gli interessi di coloro ai quali affidiamo tutto, il sistema non cambierà. Intanto un po' alla volta ci stiamo avvicinando al baratro.

Chiudo qui il "salotto" prima che lo chiuda qualcun altro per OT e ti auguro buona giornata
Ciao Marco

avatarjunior
inviato il 28 Febbraio 2013 ore 12:08

Ok chiudo anch'io perché l'argomento è ampio e ci vorrebbe un topic apposito ;)

Concordo col fatto che molto spesso l'uomo fa più danno che altro, ma esistono anche casi in cui si riesce ad instaurare un buon rapporto uomo/natura, anche tramite interventi di corretta gestione! Rimango dell'idea che, soprattutto nel campo delle scienze naturali, per conoscere una specie è indispensabile avere un contatto con essa, ovviamente non arrecandole danni e approcciandosi con il massimo rispetto, ma questo credo sia ovvio per qualsiasi tecnico faunistico!

Ciao e buona continuazione,
Mattia

avatarsenior
inviato il 06 Marzo 2013 ore 23:39

interessante la discussione tra Mattia e Marcon ma visto che l'avete chiusa, non entro nel merito e me la cavo con un classico" la verità sta nel mezzo" così io sono a posto;-) Per quanto riguarda la foto in se per se non è male, dovresti aumentare leggermente la luminosità sul cerbiattino. ciao Rossano

avatarjunior
inviato il 07 Marzo 2013 ore 17:09

grazie del commento, terrò presente il tuo consiglio, sono alle prime armi e la foto non è stata "ricercata", il cerbiatto si trovava vicino alla strada mentre andavo a sciare, così, un po' impreparata e frettolosa ho colto l'occasione. grazie ciao Elena.




Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)

Alcuni commenti possono essere stati tradotti automaticamente con Microsoft Translator.  Microsoft Translator



 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me