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user112477
inviato il 14 Novembre 2020 ore 10:40
LIBERTA'. Come hai dimostrato Tu, >lasciando largo spazio in alto<; ANCORA DA CONQUISTARE IN MOLTI LUOGHI. Il punto interrogativo non è casuale.. Mi piace.
Allora... vista di sfuggita stamattina e istintivamente piaciuta, avevo notato il punto interrogativo nel titolo e mi ero riproposto di tornarci sopra. Ho guardato meglio, così ho visto quelle sottili funi che trattengono il carro... in base ad un criterio puramente estetico avresti dovuto clonarle, ma il senso della fotografia sarebbe stato quasi banale (un cocchiere alato pronto a solcare i cieli, trainato dai suoi fieri cavalli), invece quei pochi pixel aprono una prospettiva indeterminata e perciò più interessante. Esiste la libertà? O esistono progressivi gradi di affrancamento dalle costrizioni, ma senza mai raggiungere la piena libertà? In questi tempi, mi viene da vederla così: libertà non è la fuga solitaria, ma l'assunzione consapevole delle proprie responsabilità, l'accettazione dei vincoli che ci tengono legati l'uno all'altro. In poche parole, potevo limitarmi a quotare Marisa, che ha saggiamente ripescato una canzone del grande Gaber: vale ancora, eccome, e anche se non basta è pur sempre qualcosa. Sempre in gamba, Viola! Ciao, Michele
Grazie mille, Marisa, Miche, Giovanni e Corrado! Mannaggia a voi, mi avete fatto aspettare tutto il giorno, ma devo dire che ne è valsa la pena! Mi avete lasciato dei commenti eccezionali
Marisa, sei grande! Onestamente non ricordavo la canzone di Gaber, così sono andata a riascoltarla! È davvero un'ottima citazione! La libertà come un bene da condividere e che non può essere vissuto in solitudine... È un pensiero che oggi come ieri dovrebbe valere, ma non so quanti siano disposti a concretizzarlo seriamente. Per ultimo, non intendo smuovere le coscienze... sono riflessioni che ogni tanto mi capita di fare e mi piace discuterne. So bene che sono temi vasti, impegnativi e forse troppo “filosofeggianti”, ma a me interessano
Grazie infinite, Miche! Hai colto pienamente! Quel punto interrogativo voleva essere proprio un invito a guardare la foto con più attenzione. Ho voluto lasciare spazio a possibili interpretazioni per permettere un confronto maggiore. Sapevo che i cavi sarebbero potuti sfuggire o essere considerati addirittura un “neo” a livello estetico, ma sono proprio gli elementi che hanno fatto nascere in me la riflessione quel giorno. La libertà come assunzione consapevole delle proprie responsabilità, accettazione dei vincoli... condivido pienamente, anche se non è sempre semplice.
Grazie per aver capito il mio intento senza banalizzarlo
Un caro saluto!
user112477
inviato il 14 Novembre 2020 ore 21:57
Mi viene in mente di aggiungere una cosa...banale. - Dicevo: perlomeno LI, le briglia dei cavalli FINTI sono tenute in mano da figure femminili; mentre QUI le briglia dei cavalli veri sono saldamente in mano a figure maschili vere. - Pensavo: QUI, QUO, QUA, non mollano il Potere. Scusa Viola. Ho riflettuto a lungo prima di scrivere.
Fuji, se mi affronti questi argomenti, QUI la faccenda si fa spessa... Guardando la QUAdriga della libertà mi è tornato in mente l'ormai datato "QUO vadis", riattualizzato dal genio di Checco Zalone nel celeberrimo "QUO vado", che bene descrive i vizi della nostra società, tra i quali possiamo annoverare anche la delicata questione dei cavalli e dei cavalieri, nonché delle cavalle e delle cavallerizze... Insomma, QUI la faccenda si fa spessa.
user112477
inviato il 14 Novembre 2020 ore 22:43
QUI mi rendo conto che la QUAdriglia ha siolto (Landini) i morsi (dei cavalli) E la QUAdriglia va a RUOTA libera. Mi scuso deeeell'ACCAduto.
Noooooo! Chiedo scusa! Non immaginavo che togliendo le funi... Che disastro! Garantisco che non era assolutamente mia intenzione far fuggire i cavalli, c'è stato un QUI pro QUO! QUA la mano e amici come prima... spero