JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
Tempio di Artemide. Il peristilio di questo grande tempio ha lasciato colonne di raffinata fattura corinzia che ne fanno il monumento forse più conosciuto ed apprezzato dell'antica Gerasa. Alcune di queste colonne, realizzate ad incastro, hanno la caratteristica di oscillare lievemente, soprattutto nei giorni di vento, cosa che incuriosisce notevolmente i numerosi turisti che ne misurano l'oscillazione (invitati dalle guide turistiche) inserendo nelle fessure un cucchiaino, che dondola, oppure inserendo le dita della mano per sentire il movimento della colonna. Il complesso monumentale è stato interessato da numerose modifiche nel corso del tempo e raggiunse notevoli dimensioni che ne aumentarono la magnificenza, sottolineata da due scalinate che dai propilei conducevano ad un ampio cortile porticato in stile corinzio. Una monumentale scalinata conduceva al cuore del tempio di Artemide, al temenos. La scala di sette rampe, ognuna formata da sette scalini, era costruita in modo tale che guardandola dal basso sembrava che non ci fossero interruzioni fra le rampe, ma fosse una sola ininterrotta salita; guardandola dall'alto non si scorgono gli scalini, cosicché appare come un'unica piattaforma. Questa ingegnosa illusione ottica non faceva altro che aumentare la grandiosità e, in certo qual modo, la sacralità del tempio. In epoca bizantina e in epoca omayyade il tempio di Artemide ospitò botteghe di vasai; una parte della costruzione venne anche trasformata in castello dagli Atabeg di Damasco, castello che venne distrutto da Baldovino II, re di Gerusalemme. (Wikivoyage)
Hai domande e curiosità su questa immagine? Vuoi chiedere qualcosa all'autore, dargli suggerimenti per migliorare, oppure complimentarti per una foto che ti ha colpito particolarmente?
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 253000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.