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Ciao Gianni, alcuni pezzi risalgono a circa 45 anni fa. Le macchine ormai non le adopero più. Gli obiettivi, non tutti, ancora li uso con molta soddisfazione come ad esempio il micro Nikkor 55/3.5 con cui ho scattato queste ultime 4 foto. Comunque sicuramente terrò ancora tutto, fosse solo per affezione!! Cordiali saluti, Antonio
ciao Antonvito, davvero belle lenti, complimenti! Sono anche io possessore del 28-70 f/2.8, lo acquistai nuovo 25 anni fa circa (quindi ancora in epoca analogica) e devo dirti che ancora oggi, in piena epoca digitale e con tutti quei milioni di pixel (lo uso anche con una D850) è un'obiettivo fantastico! Ciao, Ermanno.
Ciao Ermanno, grazie per i complimenti. Il 28-70/2.8 é l'obiettivo, insieme al 14/24, che utilizzo di più per le mie riprese. Lo comprai nel 2007 insieme a una D200 e, nel corso di questi ultimi 13 anni, l'ho adoperato sia sulla D200, sulla D3 e ora sulla D850. Quello che maggiormente mi piace di questo obiettivo é la resa generale: colori non violenti, ma naturali e pastellati, escursione focale "giusta" per un utilizzo tutto fare, bontà ottica anche sulla D850 super pixellata, ecc. E' un'ottica definitiva. Una precisazione circa l'età di questo obiettivo: una guida che ho (Nikon Pocket Book) indica come inizio della produzione il febbraio 1999. Quindi il tuo obiettivo dovrebbe essere vecchio di circa 20 anni che comunque non sono pochi In definitiva si può affermare la veridicità di quel noto proverbio..."gallina vecchia fa buon brodo"!! Cordiali saluti, Antonio
Ermanno, dopo la mia risposta (08 aprile 2020-10:24) relativa ad una tua visita, ho dato uno sguardo al tuo sito qui su Juza. Sono io adesso a farti i complimenti per tutto quello che possiedi. E' materiale di primissimo piano e da invidia. In particolare mi piace moltissimo la M3. Noto poi che scatti molto in analogico e poco in digitale. E' una scelta? Sei fortunato ad avere quello scanner e forse la tua passione per la pellicola é conseguenza dei risultati ottenuti da questo scanner. Io digitalizzo le mie dia con un Plustek 8200i, ma i risultati non sono sempre accettabili. Molto dipen- de dallo stato delle diapositive e dall'invecchiamento delle stesse, ma vedo che le tue digitalizzazioni sono molto buone. Ancora complimenti per il tuo "negozio"!!! Di nuovo cordiali saluti, Antonio
vero Antonio, acquistai il mio 28-70 appena uscì (1999 come correttamente hai scritto tu) e quindi andando a memoria mi son sbagliato ma non di tanto, invece di 25 anni sono 21, ho anche ritrovato la Nital Card dove è riportata la data di acquisto che è 27/03/1999 (SN dell'ottica 200928), penso sia facente parte di una prima serie.
Grazie per i complimenti riguardanti il mio materiale fotografico, devo confessarti però che l'ho messo insieme in un lungo periodo (sono passati più di 35 anni da quando acquistai i primi pezzi)
Sì la M3 che possiedo è proprio un bell'esemplare ed in condizioni meccanico/estetiche ottime. Pensa che è una prima serie (non primissima) risalente al 1955 con ancora il pressa pellicola in vetro (il suo SN è 739692)
Allora, per quello che riguarda il mio modo di interpretare la ripresa fotografica, diciamo che scatto volentieri con un po' di tutto (cellulare compreso) anche perché penso che il fine della fotografia non sia l'oggetto con il quale scatti ma la fotografia stessa! Però devo precisare che quando utilizzo macchine analogiche si crea un'atmosfera diversa, ad esempio scattare nel 2020 con una macchina che ha 65 anni, come la M3, è emozionante!
Sottolineo anche che scattare in analogico, a differenza del digitale che è immediato, richiede tempo (sviluppo della pellicola, scansione della provinatura e scansione definitiva dei fotogrammi che interessano) ed è proprio questo un'interessante plus aggiuntivo. E' chiaro anche il fatto che lo scanner ci mette del suo, il mio Nikon, come hai notato, riesce a digitalizzare i negativi (soprattutto il piccolo 35mm) in maniera ottima regalando grandi soddisfazioni!
Buongiorno Ermanno, che la tua M3 fosse vecchiotta l'avevo notato dai ganci di attacco della cinghia perché inconfondibili. Poi la M3 é diversa da tutte le altre M seguenti per i bordi delle cornicette in rilievo. Io ho avuto, contemporaneamente, una M6 e una M6 TTL che stupidamente ho venduto una dozzina di anni fa per comprare una D3. Ancora oggi mi pento di averlo fatto. Circa l'utilizzo dell'analogico sono assolutamente d'accordo con quanto tu dici.Quando fotografi con la pellicola sei costretto nuovamente ad adoperare anche la testa e ad impegnarti per ottenere buoni risultati. Ma i tempi sono cambiati e anche i servizi sono diminuiti. Mi spiego meglio: da giovane sviluppavo e stampavo da me i miei negativi, poi per mancanza di tempo e per sopraggiunti motivi familiari demandavo questi compiti a labo- datori specializzati. Con l'avvento del digitale, i laboratori di cui potevi fidarti (almeno qui a Roma), sono pra- ticamente spariti e i pochi rimasti ti rifilano porcherie di negativi e di diapositive. Ogni tanto ritorno a proiettare diapositive e non nascondo che la voglia di ritornare a montare un rullo di Velvia mi assale, ma poi pensando al dopo...la voglia mi passa!! Tu come risolvi il problema dello sviluppo. Ti servi di laboratori o fai tutto in casa?
Nei limiti impostaci dall'alto, ti auguro buone feste, Antonio
P.S.: Il tuo 28/70 nikon é sicuramente della prima serie. Il mio infatti ha il seriale 408970 ben oltre il tuo 200928.
cribbio, purtroppo non hai fatto un buon affare a dare via due M6, valore di oggi delle due macchine circa € 4.000 se tenute bene (2.200/2.300 la TTL e 1.600/1.700 l'altra), mentre la Nikon D3 oggi vale tra € 500 e € 700 ...
Per quello che riguarda lo sviluppo, siccome utilizzo spesso pellicole diapositive e negativo colore, mi appoggio al laboratorio (essendo uno sviluppo standard non ci sono problemi).
Invece per la pellicola BiancoNero ho due possibilità che ti espongo: 1) vecchio sviluppo con le tank della Paterson (previo caricamento della pellicola in camera oscura) poi fissaggio, lavaggio e asciugatura 2) Procedura completa in luce (niente camera oscura) utilizzando LAB-BOX della Ars Imago e monobagno sempre della Ars Imago (sviluppo + fissaggio in un'unica sessione) che secondo me è molto ma molto comodo. Al riguardo ti giro Link di un video condotto da Gerardo Bonomo dove spiega bene tutta la procedura (lo conosci? E' una persona che conosce molto bene il mondo argentico e i suoi video sono molto interessanti)