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PRAKTICA L (1969)
Il marchio Pentacon (noto soprattutto per le reflex Praktica) ha origini antichissime. Nasce, infatti, da un ramo della Zeiss Ikon localizzato a Dresda, dopo che la città passò sotto il dominio della Germania Est.
A quell'epoca gli stabilimenti Zeiss furono nazionalizzati dal governo socialista e tutto il materiale requisito. Per le prime produzioni furono utilizzati gli stessi pezzi delle Contax e fu cambiato solo il nome in PENTACON, ossia "PENTA"prism "CON"tax.La Praktica L del 1969 è il modello capostipite di una gamma di reflex completamente rinnovata rispetto alla storica serie delle "Nova" e "Super TL" degli anni '60.Questa nuova generazione di fotocamere era caratterizzata da una linea moderna e al passo con i tempi, in grado di tenere testa, sia per la tecnica che per la qualità delle ottiche, alla migliore concorrenza giapponese. Pensate che la longevità di queste fotocamere ha fatto si che venissero prodotte per circa 20 anni, fino all'inizio degli anni '90: praticamente fino alla fine dell'era del "passo a vite M42".Quanto alla tecnica, l'otturatore era pregevolmente a tendina in metallo anzichè in tela (tipica delle giapponesi) e il funzionamento della macchina è completamente meccanico; dunque nessuna dipendenza dalle batterie o dal funzionanmento o meno della parte elettronica.
Anche le impostazioni della macchina (tempi, diaframmi, messa a fuoco) sono tutte
rigorosamente manuali ... insomma un clessico tedesco!a dotazione tecnica è ancora oggi di tutto rispetto:
- Obiettivo con lente tedesca d'eccellenza CARL ZEISS "Tessar" in 4 elementi con focale di 50mm
- Diaframma a iride fra i gruppi ottici dell'obiettivo, con aperture da da f/2.8 a f/22
- Tempi di scatto da 1sec. a 1/1000sec più la posa B
- Slitta flash
- Baionetta com passo avite M42 che rende la macchina compatibile con una miriade di lenti (dalle eccellenti Pentacon a quelle di terze parti) per ogni tasca.Per il resto c'è poco da aggiungere: le Praktica sono da sempre macchine dedicate ai puristi della fotografia, che cercano uno strumento affidabile e di precisione e che desiderano attingere a tutte le proprie conoscenze tecniche per una completa personalizzazione dello scatto.
Oltre che per i più esperti, consiglierei questa macchina anche a uno studente di fotografia, che necessita di una completa manualità, o a chi si avvicina per la prima volta a una reflex e non vuole dissanguarsi con una ben più costosa Nikon o una Pentax di pari prestazioni. Dati pressi da un blog.
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Stavo quasi per acquistare una Praktica come prima fotocamera reflex, consigliato da un rivenditore locale, poi in vacanza a Pesaro ho trovato la Yashica FX3 ad un prezzo molto più conveniente....
Le Praktica ne aveva mío padre in negozio, non avevano l'esposimetro e non capivo come misurare la luce. Ma sono stati i cavalli da battaglia da tanti.
Ricordo solo che il negoziante di Pesaro mi disse che quel modello di Praktica era superato e che, se proprio la volevo, poteva procurarmela nel giro di due giorni. Mi spiegò poi i pro della Yashica contro le funzioni un po' obsolete dell'altra fotocamera e allora mi convinsi e acquistai la Yashica.
Infatti mi ricordo che succedeva anche a mio padre, preferivano le altre, anche se la qualità del obiettivo y la robustezza non erano male. Le vendeva perché costavano meno in confronto alle altre.
Altra rosicata di Fabio Mia sorella aveva la Praktica mi ricordo che era economica del resto come è stampato nel frontale del cinquantino arrivava dalla DDR. Ottima Alejandro Ciao Loris
Grazie Loris anch'io rosico per la tua Yashica Fx3 o per la Contax con gli obiettivi Zeiss di Fabio . Non l'ho mai usata, la avevo comprato qualche anno fa su ebay.
Grazie ancora per l'apprezzamento e passaggio. Buona serata
Perché? fatta in Europa, niente elettronica tutta meccanica e questo significa immortale. Un componente meccanico si può rifare l'elettronica no. E poi ottiche di pregio.