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| inviato il 04 Marzo 2020 ore 10:11
Un ottimo esempio di paradosso temporale... ma già sapevamo che il tempo è una materia che puoi plasmare a piacimento Sono contento che questa volta tu ti sia salvato, Artax quella parte della storia non mi è mai piaciuta La fotografia è tenebrosa al punto giusto, la palude c'è ma non si vede, si vedono invece gli alberi spogli tendere i rami verso un cielo che prova a ritornare azzurro... Brava Viola! Ciao, Michele |
user112477 | inviato il 04 Marzo 2020 ore 10:48
Scalpitante Artax. Atreju farà il giro 'alla larga' solo per fare fotografie panoramiche. Con la siccità che avanza ormai le paludi si sono trasformate in ridenti risaie. Sono attraversate da scorrevoli galoppatoi. Ci sono persino Equigrill dove Artax e Atreju fanno sosta: il primo con acqua e cloro (ha il manto bianco) Il secondo con gazzosa e una caramella (è un bambino). Poi guardano i cartoni animati non tristi. In questo momento però, dal Palazzo della Principessa con la Corona, arrivano moniti, visti dal monitor, a non galoppare. E' una grana! Perchè il contenuto della bisaccia di Atreju contiene, come sempre, cavoli di cui si sente già il profumo. Alla lunga sarà costretto a disfarsene, trasformando, aimè, la ridente risaia nell'originale palude. Che tristezza!! Ma questa è un'altra Storia. |
| inviato il 04 Marzo 2020 ore 11:42
Non vi è cavaliere che non abbia dovuto attraversare almeno una volta nella vita la Palude della Tristezza. In essa ci si può perdere, ed è fortissimo il senso dell'abbandono, di scoramento, di fatica nell'incedere. Ma il cavaliere non deve scoraggiarsi, bensì tenere stretta la bisaccia degli ideali. Se anche la fede dovesse venir meno, egli dovrebbe continuare a sforzarsi almeno per disciplina marziale così da poter scorgere al più presto un barlume di speranza in mezzo agli alberi rinsecchiti e marci... Grazie, cari amici! |
user112477 | inviato il 04 Marzo 2020 ore 12:17
I Cavalieri viandanti, oggi come oggi, anzichè attraversare la Palude della Tristezza, imboccano la tangenziale dove se la cantano mentre la contano. |
| inviato il 04 Marzo 2020 ore 13:16
È ciò che ho consigliato anch'io a Atréju "Prendiamola alla larga... conosciamo la storia, evitiamo..." Ma tanto la palude era dentro ciascuno, anche nel cuore di chi cercava di distrarsi cantando e contandola |
| inviato il 04 Marzo 2020 ore 21:24
Immagine che rappresenta bene il sentimento della tristezza: spesso gli alberi spogli evocano questa sensazione. L'atmosfera è molto bella perché crepuscolare e in linea con il “mood” della foto. È anche un po' rappresentativa dei tempi bui che stiamo vivendo: speriamo che il debole bagliore che si vede dietro gli alberi sia il preludio di una bella aurora. Ciao, Alberto |
| inviato il 04 Marzo 2020 ore 21:30
Ti ringrazio, Alberto! Sì, speriamo in tempi migliori. Un caro saluto |
| inviato il 04 Marzo 2020 ore 23:20
Semplicemente meravigliosa Titolo ben rappresentato Complimenti Viola ne usciremo fuori |
| inviato il 05 Marzo 2020 ore 0:13
Mi piace molto questo scatto...la narrazione che ne viene fuori è,ahimè,assolutamente attuale. Brava Viola |
| inviato il 05 Marzo 2020 ore 8:03
Vi ringrazio molto, Claudio e Matteo! |
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