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STExplorers backstage. Il nostro Eroe si sveglia pronto ad una nuova giornata di riprese: eccolo colto in un momento di relax osservare la luce del mattino dai grandi finestroni degli Studios, ancora all'interno della camera da letto ricavata in un angolo del set, tra attrezzi e oggetti di scena. ILLUMINAZIONE: due torce a tubi fluorescenti poste frontalmente, laser a fascio piatto da edilizia per la luce sagomante laterale rossa. SET: carcassa metallica esterna di un alimentatore trovato in un vecchio computer HP, con ventola di raffreddamento sullo sfondo e griglie di entrata aria in primo piano, Esploratore tra griglie e ventola, valvole noval tra griglie ed obiettivo della reflex per dare profondita' al set, tavolo luminoso spento come base per il tutto. OBIETTIVO: Accrocchio improbabile formato da Nikkor 50-300 f 4,5 della fine anni '60, con tubo di prolunga Nikon PK-13, piu' vecchio duplicatore di focale a 3 lenti per obiettivi AI con trattamento antiriflesso ambra Komura Telemore95 K.M.C. su D700, diaframma f22 sul 50-300 che diventa 44 per effetto del duplicatore, focale di 300 moltiplocata a 600 dal Komura, fuoco ravvicinato per effetto del PK-13 preso in prestito dal Nikkor Micro 55 f 3.5, interposto tra il 50-300 ed il Duplicatore per esaltarne il flare. Settaggi macchina: Picture Style originale Nikon Fuji Velvia 100F, compensazione +1,3, iso 200. Jpg preso dalla scheda di memoria.
NOTE: avevo notato che le luci dirette di notevole intensita' provocavano nel Komura un interessante alone luminoso al centro dell'inquadratura, cosi' ho sfruttato questa caratteristica per dare corpo alla forte luce fredda frontale che passava attraverso le griglie metalliche, ottenendo i raggi obliqui che simulano un'atmosfera polverosa e l'alone luminoso in gran parte dovuto alla sovraesposizione di +1,3. Il vetro delle valvole mi regala ulteriori giochi di luce e sfocature di campo interessanti. Ho piazzato il laser a fascio piatto per sagomare l'Esploratore da DX, la cui silhouette gia' si staglia nel controluce generato dell'unico spazio disponibile tra le pale della ventola. Ho impiegato parecchio per collimare ogni oggetto in modo che tutto mi desse la giusta luce e riflesso, anche perche', nonostante il PK-13, la reflex si trovava a circa 1,3 metri dal set ( senno' erano 2,5 metri ) e dovevo necessariamente andare avanti & indietro per verificare l'effetto di ogni spostamento a mirino. Mi sono comunque divertito e rilassato parecchio: set divertente.
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