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a 57mm, 1/60 f/4.0, ISO 3200, mano libera. Milano, Italia.
Il bacio. Episodio della giovinezza. Costumi del secolo XIV, meglio noto come Il bacio, è un dipinto a olio su tela (112×88 cm) del pittore italiano Francesco Hayez, realizzato nel 1859 e conservato alla Pinacoteca di Brera. La scena, collocata in un contesto medievale, raffigura due giovani innamorati che si stanno baciando con grande passionalità. Per la travolgente carica emotiva, la raffinata scenografia, ed il forte valore civile (la tela è infatti pregna di pulsioni risorgimentali, a simboleggiare l'amore della patria e la lotta allo straniero), l'opera è considerata il manifesto dell'arte romantica italiana; per questo motivo riscosse un grande successo popolare, tanto che venne riprodotta da Hayez in altre tre copie, con piccole modifiche fra l'una e l'altra. Il bacio venne commissionato privatamente a Francesco Hayez dal conte Alfonso Maria Visconti di Saliceto; Hayez era un pittore molto noto nella Milano dei circoli patriottici, tanto da esser ritenuto da Giuseppe Mazzini «capo della scuola di pittura storica, che il pensiero Nazionale reclamava in Italia», quindi non vi è sorpresa se il Visconti gli incaricò di trasportare in pittura le speranze associate all'alleanza tra la Francia ed il regno di Sardegna. Il dipinto, terminato nel 1859 e presentato a Brera il 9 settembre dello stesso anno con il titolo Il bacio. Episodio della giovinezza. Costumi del secolo XIV', andò quindi ad ornare la lussuosa dimora del Visconti per più di venticinque anni; solo nel 1886, un anno prima della sua morte,[6] il conte destinò la tela alla Pinacoteca di Brera, dove è tuttora esposta nella sala XXXVII. Nonostante la versione di Brera sia quella indubbiamente più famosa, Hayez realizzò altre tre versioni del dipinto. La seconda redazione si differenzia dalla prima in quanto qui la fanciulla indossa un abito bianco; realizzata nel 1861 per la famiglia Mylius, è stata inviata all'Esposizione Universale di Parigi del 1867 e nel 2008 è stata battuta all'asta da Sotheby's per la somma di 780,450 sterline.[9] La terza versione è l'unica ad esser stata trasposta su un acquarello su carta, di formato ovoidale; realizzata nel 1859 (dunque coeva a quella di Brera), fu donata da Hayez alla sorella della giovane amante Carolina Zucchi, ed è oggi esposta alla Pinacoteca Ambrosiana, a Milano. L'ultima e quarta redazione, infine, si discosta da quella originale per il drappo bianco steso sui gradini ed il verde acceso del manto dell'uomo. (fonte estratto Wikipedia)
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