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| inviato il 01 Febbraio 2019 ore 12:49
Tra le tue ultime fotografie "Da corsa" questa per me è la migliore per il punto di ripresa realistico e per la qualità generale data dalla giusta nitidezza e dall'assenza dell'inclinazione del piano che tanto spesso viene generosamente attribuito per spettacolarizzare oltre la giusta misura questa tipologia di genere fotografico. Non ultimo la folla che segue la gara umanizza il rapporto auto, pilota, navigatore, che usualmente appare in tutta la sua solitudine esclusiva. * Ciao Patrizio |
| inviato il 01 Febbraio 2019 ore 13:08
Ciao Patrizio! Grazie per passaggio, commento ed apprezzamento. Sollevi un tema a mio avviso importante, sul quale ammetto di essere ancora alla ricerca a del giusto compromesso. Parlo del taglio inclinato a fini dinamici Ad esempio, potrei ritenerlo eccessivo nella foto di Nucita/Princiotto ma a mio parere funziona bene in quella di Meeke/Marshall... Che ne pensi? In merito alla folla, è sicuramente parte del grande spettacolo di questo fantastico rally! Purtroppo non è sempre facile o possibile includere il pubblico, il compromesso tra spettacolarità dell'inquadratura e pellaccia salva a volte si fa stringente Buona giornata e grazie! Davide |
| inviato il 01 Febbraio 2019 ore 13:36
Non sono uno specialista in questo tipo di fotografia. Quando riporto le mie sensazioni mi affido principalmente agli equilibri generali e all'armonia dell'immagine. Non escludo che in certe fotografie di questo tipo anche l'inclinazione finalizzata a dare quel tipo di forza agonistica possa essere utilmente impiegata. Ne vedo moltissime pubblicate che ricorrono a questa modalità usualmente e proprio per questo non vi ricorrerei. Il già visto dice poco per una fotografia di valore. Credo e spero che ogni fotografo abbia delle sincere predilezioni tematiche dove gradualmente migliora per evoluzione e revisione critica spontanea del proprio operato. Al contrario osservare ed esprimersi anche in tipologie poco o nulla praticate, porta a valutare e ad affinare lo sguardo sulla bellezza e il significato della fotografia in termini più generali mantenendo la propria individualità. Personalmente ritengo più completi e interessanti le fotografe e i fotografi che esprimono la forza del loro sguardo nei soggetti più diversi. Mi piace vedere attraverso il loro sguardo. Buon pomeriggio |
| inviato il 02 Febbraio 2019 ore 9:14
Ciao Davide ! Direi che è rimasta veramente bene !!! Bellissima la nitidezza sul 208 ed il leggerissimo sfocato sullo sfondo ! Mi piace veramente molto !!! |
| inviato il 02 Febbraio 2019 ore 11:20
Ciao Patrizio, come sempre grazie per gli spunti interessanti ed appassionati. Sul "già visto" mi trovo in difficoltà ad esprimere una posizione generalizzata. Sul confrontarsi con vari generi, non può che essere utile per conoscere, allargare le proprie vedute, imparare e magari scoprire nuove inclinazioni. Personalmente, ho iniziato con questo genere ad approcciarmi "seriamente" alla fotografia, e puntualmente vi ritorno, anche per passione automobilistica e motoristica (in parte anche il mio lavoro ). Anche a te, Lorenzo, grazie per il passaggio e l'apprezzamento. Alla fine, nonostante non fosse quello pianificato, ho trovato un buon posto con discrete opportunità per le foto. More to come... Ciao e buon weekend! Davide |
| inviato il 03 Febbraio 2019 ore 12:06
Caro Paolo...! Intanto grazie per il tuo pensiero e il tempo che hai speso: mi fa piacere! Questo scatto mi convinceva da prima di realizzarlo: avevo solo bisogno di qualche brillantone che passasse di traverso, e per fortuna è arrivato. Per il resto... Sarà una risposta forse lunga ed articolata, preparati Seguo i rally da una decina di anni, e prima di essere appassionato di fotografia, sono venuto al mondo con quella per le auto ed i motori. Il motorista, in un certo senso, lo faccio pure per lavoro. Da "giovani" seguivamo il mondiale in giro per l'Europa, pianificando spostamenti e prove da vedere, con trasferimenti massacranti, pochissime ore di sonno ma occhi testa e cuore pieni di grandissimo spettacolo, divertimento e senso di libertà. All'epoca ci era possibile fare qualche ricognizione, ma manco sempre... Troppe variabili in gioco, purtroppo. Diventerebbe un lavoro, ed il mio, per fortuna o purtroppo, è un altro. Jaanus Ree, lui le fa le ricognizioni, e si vede... Ma sta via 10gg al seguito di ogni rally, ed è pagato (credo anche discretamente) per farlo. Se non lo conosci, vai a vedere il suo sito: roba forte. Tornando a noi, il panning e l'ambientazione (o entrambi) sono sempre opzioni che considero. Ma fotografare auto per strada, con condizioni di luce e del percorso che evolvono continuamente, non è come farlo in pista, dove ci sono traiettorie fotocopia, la gara si concentra in poco tempo e lo spot è sempre lo stesso. Nella fotografia rally rientrano aspetti determinanti come la sicurezza (un'equazione fondamentale recita "posto ottimo per fotografie = rischio di lasciarci la pelle molto forte, oppure non ti faranno mai stare lì). Una volta, in Finlandia, mi hanno fatto spostare con l'elicottero, e io manco pensavo di essermi messo in potenziali guai... Poi ci sono elementi di disturbo, cartelli, bandelle odiose... Insomma, a volte le scelte sono obbligate e bisogna fare di necessità virtù, o almeno provarci. Per farti capire meglio, aggiungo un po' di backstage di questo è degli altri scatti del Montecarlo 2019. Partenza da Torino in auto (una Punto...) alle 22.30. Arrivo sulla prova ore 3.30, strada completamente ghiacciata, una selva di camper già appostati dove si poteva... Dopo tutta la fatica, bisognava trovare un posto sicuro x posteggiare, al buio e in mezzo alla neve. Ricognizione fatta, giorni prima, su StreetView, ma poi in quella posizione non ci sono mai potuto arrivare... 4 belle ore di "sonno" a - 10 gradi e finalmente la sveglia suona. Ore 8.48 passa il primo concorrente, nel frattempo luce, strada e pubblico mutano condizioni continuamente, e i primi sono i più forti, quelli con le macchine più belle e spettacolari, quelli che ti emozioni a sentire il suono in lontananza... Insomma, è tutto molto difficile e se non ci fosse la passionaccia (e il mio grande Papà che mi fa da complice )... Ma chi me lo farebbe fare???!! Ma il rally è tutto questo e molto altro. Detto questo, sull'inclinazione, credo che in alcuni casi ci stia bene (foto di Meeke in questa galleria ed altre nell'altra galleria...), in altri sia esagerata (foto di Nucita, e forse anche un po' la 112Abarth...), ma a volte la salita o la discesa ci sono già e vengono solo un po' accentuate dal taglio inclinato (difficile rendersene subito conto purtroppo), altre volte l'inclinazione è un espediente per inserire strisce di colore o linee per creare interesse e rendere più appetibile l'immagine. Sostengo che la fotografia di Rally (più che quella in pista forse) sia simile alla fotografia naturalistica: per riuscire serve sacrificio, conoscenza dei luoghi e dei soggetti, dello sport, rispetto per le regole e tantissima passione. Finito, per adesso. Grazie per avermi dato l'occasione di scrivere tutto questo e di confrontarmi su temi che ritengo interessanti. Buona domenica (al lavoro ) Davide |
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