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La schola cantorum occupa la seconda metà della navata maggiore; frutto dei restauri del XII secolo, è stata ricomposta nell'ambito di quelli del 1896-1899 integrando gli elementi andati perduti con altri nuovi in stile. Delimitata da transenne marmoree, ai suoi lati trovano luogo due amboni: a sinistra quello dell'epistola, della tipologia a giardino, in marmo pavonazzetto con basamento in marmo greco; a destra quello del Vangelo, della tipologia a loggia,[80] prevalentemente in pavonazzetto con inserti in breccia dei Pirenei (al centro della parte anteriore) e parfido grigio (sul retro); nel complesso di quest'ultimo è inserito il candelabro del cero pasquale (del XIII-XIV secolo), alla cui base è posta la scultura di un leone accovacciato, attribuibile a Pasquale Romano che nel 1285 aveva realizzato e firmato una sfinge per la chiesa viterbe di Santa Maria a Gradi. Il presbiterio è separato dalla schola cantorum tramite la pergula marmorea, con architrave sorretto da colonnine poggianti su transenne decorate a mosaico, che prosegue anche nelle navate laterali.[69] L'altare maggiore è costituito da una mensa marmorea poggiante su una vasca in granito rosso; esso venne consacrato il 6 maggio 1123 da papa Callisto II che collocò al suo interno le reliquie dei santi Cirilla, Ilario e Coronato. Al di sopra di esso vi è il ciborio gotico, opera di Deodato di Cosma (1294), influenzato da quello della basilica di San Paolo fuori le mura che a sua volta fonde la tradizione cosmatesca con i nuovi influssi gotici di provenienza francese; esso è in marmo, poggiante su quattro colonne corinzie (forse appartenenti al ciborio precedente[86]), in corrispondenza di ciascuna delle quali si eleva un pinnacolo (un quinto, più alto, è posto sulla sommità della copertura). I pennacchi della fronte anteriore sono adornati da un mosaico su fondo oro raffigurante l'Annunciazione, che richiama quelli della basilica di Santa Maria in Trastevere, di Pietro Cavallini.[87] Al centro della parete dell'abside, al di sotto della bifora, vi è la cattedra marmorea, del XIII secolo, i cui braccioli sono ornati nella
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