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| inviato il 12 Novembre 2018 ore 14:11
Un ottimo minimal Simone, nel tuo standard direi. Mi chiedevo se fosse stato il caso di lasciare un pò di spazio sopra ma, non essendo arrivato io ad una conclusione, deduco che va bene così. Come sempre bravissimo. Un saluto. Marco. |
| inviato il 12 Novembre 2018 ore 14:47
Bella; sembra di osservare frammenti di una ricchezza perduta ... fino alla prossima primavera |
| inviato il 12 Novembre 2018 ore 18:47
...Immaginavo che questa foto non avrebbe fatto sussultare il forum... Troppo "ordinaria" e "normale"; nessuna location famosa, nessun effetto speciale. Ma non prendertela: io so che una foto così é tutt'altro che banale, anche se una buona foto non si misura dal grado di complessità esecutiva, ma da quello che ci sta dietro. E qui "dietro" c'è molto: ricerca, visione, gusto compositivo, messaggio, comunicazione. Questo per dirti che solo andando "oltre" si può veramente apprezzare questa foto. Per me é stupenda, a cominciare dal titolo che proietta l'osservatore "oltre", appunto. La stratificazione dei vari piani dell'immagine é perfetta e il risultato é una perfetta composizione. I vari elementi digradano dal primo piano allo sfondo e nel seguirli l'occhio non può non soffermarsi su quelle foglie gialle che sembrano buttate lì appositamente, simbolo di un autunno "lontano". Sembrano le lacrime colorate dell'albero grigio sullo sfondo. La leggera dominante azzurra ci sta alla perfezione, perché raffredda la scena ed enfatizza le "lacrime" gialle. Insomma... Hai capito che mi piace un sacco? Questa volta, forse, posso competere con i commenti del Ric! Ciao, Alberto. |
| inviato il 12 Novembre 2018 ore 18:51
Marco ,si un pelo di aria in più sopra poteva anche starci solo per pura estetica perché altro bianco sopra non aggiunge nulla alla foto...credo. Andrea ,bellissimo pensiero e in parte quello che volevo rappresentare Quei gioielli che la nave nella nebbia ha lasciato a riva. Grazie a tutti e due per la vostra presenza Ciao Simone |
| inviato il 12 Novembre 2018 ore 18:57
Alberto hai scritto mentre rispondevo ai due sopra. Ti ringrazio,sai quanto conta per me il tuo apprezzamento Una foto nata graficamente ma che durante lo sviluppo in post ha acquistato un significato più preciso.la piena del Po ancora una volta in modo prepotente condiziona la vita e la natura di queste zone,spazzando via anche ricordi e quelle foglie rimaste miracolosamente a terra sono gli ultimi di questo autunno. Un po' contorto forse ma mi piace immaginarlo. Grazie ancora. Ps.bel commento il tuo ma col Ric non c'è storia ragazzo. |
| inviato il 12 Novembre 2018 ore 20:48
Bella e delicata immagine, compositivamente l'avrei vista bene anche partendo dalle foglie gialle ma così ha più ritmo, ci sta. Complimenti, ciao |
| inviato il 12 Novembre 2018 ore 21:08
dopo la furia l'albero-vascello si allontana. la striscia di terra emersa, macchiata dal giallo delle foglie, ha tutta la bellezza e il conforto di un'isola fiorita. una delle tue più belle. complimenti Simone. ciao, GA |
| inviato il 12 Novembre 2018 ore 21:09
Bellissima ripresa. Ciao, Germano |
| inviato il 13 Novembre 2018 ore 18:50
il solito invidiabile perfetto colpo d'occhio che dire...bravo |
| inviato il 13 Novembre 2018 ore 19:06
Caterina,Agata,Germano e Simone vi ringrazio per non aver lasciato sola questa immagine. un saluto Simone |
| inviato il 13 Novembre 2018 ore 21:47
Immagine di grande atmosfera, trovo che questi scatti con il loro racconto, siano un'esempio per chi ama la fotografia. Grande Simo, ciao. Fabrizio |
| inviato il 14 Novembre 2018 ore 19:19
Ciao Fabri grazie sempre troppo buono. Ci vediamo. |
| inviato il 16 Novembre 2018 ore 21:56
Ciao Simone, sempre più in ritardo sulle tue foto ma la vita da pensionato è molto più faticosa di quello che immaginavo. Prima di tutto complimenti ad Alberto per il suo commento molto bello ma pur sempre legato alla tecnica, solo una leggera brezza di fantasia con "quelle lacrime"...Alberto deve entrare nella foto non solo guardarla dall'esterno, libera la mente. Io come sempre la ribalto su situazioni che ogni giorno ci offre la vita. Quegli alberi in mezzo al fiume sono un po' come i nostri "cervelloni" che fuggono dal paese in cui son nati, si sono allontanati in cerca di fortuna, hanno lottato con tutte le loro forze per resistere alle correnti contrarie e minacciose. Alla fine hanno vinto loro, sono lontani da un paese che come l'autunno sta perdendo i pezzi (le foglie) e anche se il terreno viene ricoperto dall'oro (colore delle foglie) hanno preso la loro decisione, visto che fra loro e il lembo di terra c'è solo inconsistenza, mediocrità (l'erba arruffata ). Meglio stare lontano dall'autunno e andare in cerca della primavera a cui poi farà seguito l'estate. Il mio pensiero nasce dal fatto che avevo tagliato la parte inferiore escludendo l'altro pezzo di fiume e dal senso di fuga, suggeritomi anche dal titolo, che mi ha trasmesso quel gruppo in mezzo al fiume. Buona serata Ric |
| inviato il 19 Dicembre 2018 ore 14:18
Sono rimasto indietro con Juza e le pubblicazioni...questa è notevole! |
| inviato il 19 Dicembre 2018 ore 17:20
grazie Matteo per questa e per le atre due,mi ha fatto molto piacere ritrovarti dalle mie parti. un saluto Simone |
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