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Un'area di tre ettari in riva al fiume Brembo, degradata e piena di rifiuti, compreso un rilevante quantitativo di lastre di amianto è stata bonificata, riconvertita in oasi naturalistica, denominata OASI DEL PICCHIO VERDE e gestita dall'associazione che presiedo. Anni di battaglie con le varie amministrazioni affinché questa antica cava, poi gestita come tesa di caccia e successivamente abbandonata venisse recuperata. Trovati finalmente i fondi dalla regione sono partiti i lavori durati quasi un anno. Attualmente è strutturata a laghetto e palude con presenza di canneti e flora autoctona. Sono stati per il momento realizzate alcune quinte di osservazione che si prestano anche alla fotografia; alla mia associazione è demandata oltre che la manutenzione e il censimento delle specie anche la costruzione dei capanni fotografici veri e propri. Nessuna forzatura, solo la natura ha pensato ad introdurre spontaneamente l'avifauna, rettili e mammiferi. Al momento, e siamo attivi da pochi mesi, si segnala la presenza oltre che dei soliti germani, folaghe, gallinelle e aironi vari, anche poiana, nibbio bruno, sparviere, picchio verde, picchio rosso maggiore, tuffetto, tarabusino, martin pescatore e diversi passeracei. Rettili quali tartarughe e natrix, mammiferi come il coniglietto selvatico e attraverso tracce in foto trappola siamo sicuri della presenza della volpe e del tasso. Tutto incredibilmente in un anno e senza introduzione forzata. Personalmente ma assieme agli amici presenti sul forum TeoMC, MaximusBG, Cassinet, Fabix e Makhe membri dell'associazione naturalistica siamo orgogliosi del risultato che premia i nostri sforzi e impegni. Apro le danze con questa foto ambientata che ritrae un martino fra i pioppi che crescono nel laghetto.
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Quale tristezza la tua splendida didascalia ! L'iniziativa delegata al singolo, fortunatamente con ferrea volontà, che riesce a donare a tutti , animali o uomini che siano, un'opportunità splendida ... nonostante. Nonostante i conosciuti atteggiamenti delle pubbliche amministrazioni che, in assenza di visibilità politica, tendono a non fare piuttosto che a promuovere. Il rapido popolamento dell'area, con la costituzione di un anello biologico proprio è, se mai ce ne fosse bisogno, una dimostrazione di quanto velocemente la natura sappia risorgere non appena ne abbia opportunità. Complimenti
Commento questa per commentare tutta la galleria: una storia di rivalsa della Natura con l'aiuto encomiabile dell'uomo che con tenacia ha lottato contro la sua natura distruttrice per recuperare un pezzo di vita per tante specie animali. Belle foto. Bella storia. Bravissimo!