JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
Hai domande e curiosità su questa immagine? Vuoi chiedere qualcosa all'autore, dargli suggerimenti per migliorare, oppure complimentarti per una foto che ti ha colpito particolarmente?
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.
Abbiamo incontrato questo piccolo gruppo a Ganzi in un Camp nella savana Botswana. Hanno danzato, cantato e poi accompagnato in un giro per spiegarci il loro modo di vivere e alimentarsi. Erano genuini, non hanno chiesto soldi. Però ti chiedi come mai fanno queste cose per noi turisti occidentali e se la loro sopravvivenza sia in qualche modo legata alla nostra presenza il che sarebbe un degrado della loro cultura.
Facendo poi una ricerca sui Boscimani si scopre ( survival organizzazione in difesa dei diritti dei popoli indigeni) che agli inizi degli anni '80, nella riserva furono scoperti i diamanti. Poco dopo, i ministri del governo si recarono in loco dicendo ai Boscimani che avrebbero dovuto andarsene a causa dei giacimenti rinvenuti. Nel 1997 vennero effettuati i primi sfratti forzati, conclusisi definitivamente nel corso di due operazioni di sgombero successive, avvenute nel 2002 e nel 2005. Le case dei Boscimani vennero distrutte, le loro scuole e i loro dispensari sanitari chiusi, il loro pozzo per l'acqua smantellato e cementato, le loro riserve d'acqua rovesciate nel deserto. La popolazione fu minacciata, caricata su camion e portata via. Oggi, i Boscimani vivono in campi di reinsediamento fuori dalla CKGR. Per sopravvivere dipendono in gran parte dalle razioni di cibo distribuite dal governo perché sono praticamente impossibilitati a cacciare, e vengono picchiati e arrestati se sorpresi a farlo. Sono stretti dalla morsa dell'alcolismo, della noia, della depressione e flagellati da malattie come la tubercolosi e l'HIV/AIDS. Viene comunque il dubbio se il nostro turismo è per loro una fonte di aiuto o di degrado.
Sono d'accordo con le tue osservazioni... io li ho incontrati in Namibia, ma la storia è praticamente la stessa. Le generazioni Boscimani che ancora non si sono convertite ad abitudini più evolute sopravvivono grazie all'aiuto del governo o all'aiuto del turismo. La Namibia (come forse il Botswana) è stata 'completamente privatizzata' ogni appezzamento è stato recintato e una larga parte di territorio è completamente interdetto perchè ricco di diamanti ed uranio. Viene da se che un popolo di cacciatori erranti è totalmente impossibilitato alla sopravvivenza. Dal mio punto di vista i Boscimani ad oggi sono da considerarsi una sorta di museo vivente che per quanto possibile (temo ancora per poco) racconta le abitudini di questa affascinante etnia.