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user44198 | inviato il 03 Settembre 2017 ore 22:11
ora si che l'immagine è valida...hai anche bilanciato il background,era una cosa che avevo dimenticato di scrivere,era virato sul rosso... |
| inviato il 03 Settembre 2017 ore 22:40
Grazie davvero per i consigli In realtà il background sul rosso era un problema solo qua su Juza, sul mio schermo con l'immagine salvata non lo vedevo, ho comunque provato a ridurlo un po' e in effetti l'effetto ora non si vede più |
user44198 | inviato il 03 Settembre 2017 ore 23:03
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| inviato il 03 Settembre 2017 ore 23:30
Ciao Gianluca, in pratica con che strumentazione è stata fatta la foto? Marzio |
| inviato il 04 Settembre 2017 ore 6:47
Ciao Marzio, mi sono dimenticato di trascriverlo È stato fatto con un telescopio remoto in New Mexico, in particolare con un Takahashi 106/530 (il tuo no?) e Sig ST11000M www.itelescope.net/telescope-t20/ |
| inviato il 04 Settembre 2017 ore 8:40
Si esatto Grazie Ciao |
| inviato il 05 Settembre 2017 ore 14:25
Apprezzo l'elaborazione che trovo bilanciata e ben eseguita. Non apprezzo (perdonami se sono diretto e 'brutale') il modo in cui è stata acquisita. Cmq - ripeto - ottima elaborazione |
| inviato il 05 Settembre 2017 ore 14:46
Stefano grazie per l'apprezzamento sull'elaborazione. Per il modo di ripresa ognuno la pensa come vuole, non sei il primo che va contro questa opzione ma visto il proseguirsi dei nostri cieli lavorare in remoto sta diventando sempre più una necessità se si vogliono ottenere ottimi risultati ma non solo, con i telescopi remoti si può fare anche ricerca scientifica (fotometria, spettri ecc.) Io sono il primo a preferire una notte sotto le stelle per fare qualche ripresa, e di fatti ho un mio setup personale oltre che quello che uso dell'associazione, ma la differenza di cielo è netta e si vede, è triste da dire ma è la pura realtà. Mi è anche stato detto che allora si possono anche scaricare le foto dalla rete e spacciarle per proprie, ma non è così: serve comunque capacità nell'organizzare le sessioni, i tempi di posa, i filtri da usare e il telescopio adatto; poi l'elaborazione la facciamo noi, non i gestori dei telescopi. Io accetto la tua idea, ma ritenevo necessario spiegare come la penso realmente. |
| inviato il 05 Settembre 2017 ore 14:57
Cioè si "affitta" il telescopio in remoto? come funziona? Perdonate l'ignoranza ma sono curioso perchè no, anche di provare.. |
| inviato il 05 Settembre 2017 ore 15:13
Anche io rispetto la tua Gianluca. |
user4758 | inviato il 06 Settembre 2017 ore 7:02
“ mi sono dimenticato di trascriverlo È stato fatto con un telescopio remoto in New Mexico „ Giusto un piccolo dettaglio da nulla... una foto ripresa con questa modalità per me ha la stessa valenza di scaricare un raw da internet, post-produrlo e spacciarlo come proprio Tenendo conto di questo, la foto non è nulla d'eccezionale; ne ho viste di migliori, riprese con attrezzature decisamente inferiori e senza ricorrere a trucchetti di questo genere... Ed io che mi ostino ancora ad utilizzare l'Astrotrac, a cercare gli oggetti ad occhio, a prendere freddo e a passare notti insonni... mi sento proprio arretrato! |
| inviato il 06 Settembre 2017 ore 8:13
Se guardi tutte le altre foto ho sempre specificato la modalità di ripresa ovvero il remoto. La foto non può ovviamente essere paragonata con altre pose più lunghe, l'integrazione alla fine non è molta e manca l'Ha, più di questo non potevo e non voglio chiedere “ Ed io che mi ostino ancora ad utilizzare l'Astrotrac, a cercare gli oggetti ad occhio, a prendere freddo e a passare notti insonni... mi sento proprio arretrato! „ Siamo arretrati entrambi allora: io uso da anni un dobson ovviamente manuale per osservazione, da poco un'80ED su EQ5 per fare foto, la strumentazione dell'associazione in osservatorio per fare foto e fotometria e di notti al freddo ne ho passata qualcuna anche io |
user44198 | inviato il 06 Settembre 2017 ore 14:07
io preferisco sempre il contatto diretto con il cielo...se non altro si riesce ad appagare l'anima con la visione diretta del creato e perdersi con i pensieri più intimi e personali senza stare dietro ad un monitor dove il più, o lavoro sporco,lo fa l'attrezzatura che,anche se scegli tu cosa usare e come usare,è sempre molto riduttivo per cui non si prova nessuna soddisfazione profonda come quella che ti offre la visione del cielo notturno... poi ovvio che ognuno fa le sue scelte in base a tanti motivi...a me personalmente non piace,ho provato anche ad elaborare files di Hubble,ma quando hai fatto due o tre volte qualche oggetto ti viene la noia.... |
user4758 | inviato il 06 Settembre 2017 ore 18:21
E' vero Vega, parte della magia, ma che dico il fascino di quest'arte! è proprio quello di passare ore a contemplare l'infinito... Lo so è scomodo, freddo ed il più delle volte si ritorna a casa senza nulla di buono (almeno per quel che mi riguarda! ) ma quando ottieni qualcosa, vuoi mettere la soddisfazione?!? |
user44198 | inviato il 06 Settembre 2017 ore 19:06
sapessi Zeppo quante volte in montagna avevo montato l'attrezzatura e arrivavano le nubi o si alzava un vento tipo uragano e via smonta di corsa e ritorna a casa!!! però non mi sono mai arreso o demoralizzato e le immagini che sono riuscito a fare in questi lunghi decenni me le sono godute all'infinito.... |
| inviato il 07 Settembre 2017 ore 9:06
Non posso tirarmi fuori da questo discorso e devo dire che, pur rispettando chi come Gianluca utilizza sistemi robotizzati remoti in affitto, sono decisamente per un approccio personale totale sul campo. Riccardo ho fatto le tue stesse esperienze, per curiosità ho elaborato foto di Hubble, e devo dire che la soddisfazione più profonda arriva dal "gioco sul campo", magari con amici a fare due chiacchiere e a mangiare e bere in compagnia, ma questo è un altro discorso. E guarda che ho qualche annetto ed andarmene in giro per montagne con chili e chili di attrezzatura sta diventando sempre più difficile, ma così mi sento appagato, spesso incavolato perché come dici tu Zeppo porti a casa niente, ma quando riesci a fare qualche cosa ....bhe si sono contento. Gianluca non volermene, sono scelte. Cieli Sereni Marzio |
| inviato il 07 Settembre 2017 ore 9:27
Io sono il primo che preferisce il lavoro sul campo, anche io, meno di voi sicuramente perchè ho appena iniziato, ho portato a casa niente in alcune serate, e sono soddisfatto quando invece ottengo qualcosa in particolare riprendendo oggetti davvero complicati (ahimè preferisco oggetti minuscoli e debolissimi come riprese personali). Resto però dell'idea che usare il remoto non sia uguale a scaricare una foto da internet ed elaborarla, il paragone con i raw di Hubble non regge, siamo su due piani differenti, da dire poi che gli stessi problemi che abbiamo noi quando usciamo li hanno anche loro: vento forte, umidità, nuvole improvvise, ghiaccio, problemi con la guida... Concordo sul fatto che siano soddisfazioni diverse perchè c'è più gusto ad ottenere qualcosa di buono quando si lotta per ottenerlo e su questo non c'è dubbio, ma offre la possibilità di provare a riprendere da un cielo degno di questo nome a chi magai non potrà mai permetterselo, e la soddisfazione la regala comunque. |
user44198 | inviato il 07 Settembre 2017 ore 10:53
Gianluca,non volermene,ma paragonare la soddisfazione dalla tua esperienza in remoto è la stessa che si ottiene dall'elaborare i files grezzi di Hubble e quelli fatti in casa...quello che manca è il senso di appartenenza delle immagini ottenute sul campo,il resto per me è aria fritta!!! |
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