JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
La Super Luna del 14 Novembre 2016. Attorno alla Luna ruotano un sacco di meravigliose leggende. La mia preferita è quella del "Coniglio Lunare". Si tratta di una leggenda che risiede principalmente nelle culture orientali, come Cina, Corea e Giappone, secondo la quale, se si guarda attentamente la Luna, si potrà scoregere la figura di un coniglio, seduto sulle zampe posteriori intento ad armeggiare con un pestello da cucina. A seconda del paese in cui ci si trova, subisce delle varianti, ma il fattore principale è che, questo mito, si rifà a un'antica fiaba Buddhista, la "Sasajataka". (In Cina viene anche chiamato coniglio di giada o coniglio d'oro e viene ricordato durante la Festa della Luna.) La leggenda della "Sasajataka": La storia narra di quattro amici animali; una scimmia, una lontra, uno sciacallo e un coniglio che, nel girono sacro della religione buddhista, Uposatha, giorno dedicato alla carità e alla meditazione, decisero di cimentarsi in opere di bene. Incontrarono un anziano viandante affamato e, tutti e quattro, si misero all'opera per cercargli del cibo; la scimmia si arrampicò su un albero e gli portò della frutta, la lontrà gli portò del pesce appena pescato, lo sciacallo, rubò del cibo da una casa incustodita. Il coniglio invece, privo di qualsiasi abilità, non riuscì che a procurarsi altro che dell'erba, così, triste ma determinato, non volle ugualmente arrendersi così, pur di aiutare il povero viandante, si gettò nel fuoco, offrendo così le sue stesse carni. Il viandate però, si rivelò essere la divinità induista Sakra che, commosso dal gesto eroico del piccolo animale, disegnò la sua immagina sulla superficie della Luna, in modo che potesse essere ricordato da tutti.
Hai domande e curiosità su questa immagine? Vuoi chiedere qualcosa all'autore, dargli suggerimenti per migliorare, oppure complimentarti per una foto che ti ha colpito particolarmente?
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.
Perché non mi metteva a fuoco e non so per quale motivo. Mi usciva una palla informe. Se non avessi alzato così tanto altro che bruciata, sarebbe stata una palla infuocata sui toni del giallo e non capisco il motivo.era come se il tele si facesse i fatti suoi... e non mi era mai successo... Quindi appena ha messo a fuoco ho scattato portando a casa e ho sistemato in post.