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| inviato il 22 Settembre 2016 ore 20:58
Il solo pensiero di mettermi in prima fila di fronte ad un pachiderma del genere per giunta innervosito, mi fa venire la pelle d'oca, inoltre gli umani sono nel territorio degli animali e come tale dovrebbero rispettarli e dargli sempre la precedenza, altrimenti LORO se la prendono da soli. |
| inviato il 22 Settembre 2016 ore 21:02
E questo sarebbe il mal d'Africa!!! Ma per favore; l'immagine illustra alla perfezione il modo principe di NON fare fotografia naturalistica, pratica che non richiede assolutamente di recarsi nel continente cosiddetto nero. Non cè nessuno che sia dalla parte giusta, caso mai qualcuno è dalla parte doppiamente sbagliata. Salgo sul gippone, pago e sono testimone di indicibili esperienze; quali? Quelle che racconta questa immagine? Sudare signori, sudare per arrivare al passo Saent, per scendere (salire in cima è meno faticoso) dal Vettore, per le traversate dal Casati ed altre cose queste si entusiasmanti, tutte rigorosamente a piedi. Giuro che non aprirò più nessuna immagine da questi penosi safari. |
| inviato il 22 Settembre 2016 ore 21:11
@Gianni,purtroppo di × è pieno il mondo.tra l'altro un grosso maschio come questo potrebbe fare a pezzi la toydiota bianca...ma la cosa che + mi ha meravigliato è la guida professionista che scavalca la fila col suo gippone chiudendo la strada al pachiderma.è roba da matti! @Francesco,generalizzi troppo.a piedi nei parchi "big5" non si può andare io sono nella mia macchina e non salgo sui gipponi di gruppo nei parchi nazionali.il punto è che la gente vuol divertirsi e le guide superano il limite. che non serva andare in africa x fare fotografia naturalistica sono il primo a dirlo ma il mondo per fortuna non finisce al Saent,dammi retta |
| inviato il 22 Settembre 2016 ore 21:31
Stefano, ci sono molti modi per confrontarsi con la fotografia naturalistica. Al di sotto del valore 0 c'è quanto traspare da questa immagine; parli giustamente di stupidità umana. Non tanto però perché hanno messo alle strette il pachiderma ma perché evidentemente hanno ritenuto che dal fotografare nello stesso momento le stesse cose in quindici (tanti erano o giù di lì) possa emergere un qualcosa di minimo significato culturale. Poi si può scarpinare come ho detto; ci si mette del proprio, tanto di più ma siamo ancora nella norma, all'interno di quella prudenza che pur ci vuole . Infine c'è chi ha un'idea globale che accomuna tante cose tra le quali la fotografia naturalistica; ecco allora che, come non ci fosse niente di strano, racconta questo: nulladiessinelinea.wordpress.com/2010/03/21/groenlandia-caccia-fotogra Come dicevo non bisogna esagerare ma Alessandro Vaio non riteneva di farlo . 'E lettura che fa capire, appena lunghetta. |
| inviato il 23 Settembre 2016 ore 8:46
“ Non tanto però perché hanno messo alle strette il pachiderma ma perché evidentemente hanno ritenuto che dal fotografare nello stesso momento le stesse cose in quindici „ Francesco, se avessero lasciato strada all'elefante sarebbe stato meglio.credimi il rischio in questi casi è reale,molto reale. quanto al problema delle foto di gruppo questo succede ovunque.è bastato vedere le recenti foto "con polemica" degli orsi in kamchatka.oppure senza fare troppi km basta ricordare i frosoni della piana,le ghiandaie laziali e molto altro.....non tutti hanno la possibilità e la capacità di fare viaggi in solitaria ed in fondo è meglio cosi... quanto alla storia che hai linkato mi permetto di dire che per fortuna pochi lo possono fare.ti immagini migliaia di persone col fucile in giro per la groenlandia??e poi è raccontata bene ...ma troppo bene... “ Stanno lì tranquilli a scrutare l'orizzonte. Sono sicuro che il giorno prima, quando anche io ero nella Baia dei Trichechi, mamma orso e il suo orsetto mi guardavano tranquilli mentre rincorrevo i buoi muschiati. „ peccato che gli orsi abbiano una vista scarsissima.......se non li vedi tu non ti vedono loro. comunque l'avventura è sempre a portata di mano in africa,basta fare una caxxxata e rischi grosso anche nel frequentatissimo kruger www.iol.co.za/news/south-africa/gauteng/leopards-hyenas-trap-couple-in anche questo a causa di un errore umano... |
| inviato il 23 Settembre 2016 ore 9:55
Incredibile dove possa arrivare la stupidità umana. Anch'io ho vissuto diverse situazioni simili non solo in Africa..... |
| inviato il 23 Settembre 2016 ore 14:17
Stefano d'accordo su tutto; lo so benissimo cosa significhi chiudere in un angolo un animale. Se questo è un elefante il disastro è prevedibile, anche se mi dicono che provocare un ippopotamo è ancor più pericoloso. Un amico mi riferì di un esperienza simile con un ratto ; beh, anche quello da evitare. Ma è in generale che parlavo; l'immagine oltremodo significativa che hai presentato attiene al mondo del turismo, categoria per la quale un primo arrivo a Roma non può prescindere da qualche scatto a Piazza San Pietro. Se però parliamo di fotografia naturalistica in Africa l'approccio giusto penso sia quello di Pierluigi Rizzato: www.pierluigirizzato.com/ Da solo forse non è il massimo ma in due con prudenziale guida il carattere wild penso sia sufficientemente conservato. Del tutto serenamente non vedo quali sensazioni aggiuntive possa far emergere un immagine ad un pachiderma nelle circostanze evidenziate rispetto ad altra fatta allo zoo. Sempre da tener presente naturalmente che le mie sensazioni non possono essere le sensazioni di tutti per cui se qualcuno ritorna del tutto soddisfatto dal centro Africa con quel genere di scatti non eccepisco assolutamente in nulla. |
| inviato il 23 Settembre 2016 ore 14:49
“ Da solo forse non è il massimo ma in due con prudenziale guida il carattere wild penso sia sufficientemente conservato. „ ed è quello che faccio io...quando siamo in tanti siamo in 4,ma due coppie,non 4 fotografi “ Del tutto serenamente non vedo quali sensazioni aggiuntive possa far emergere un immagine ad un pachiderma nelle circostanze evidenziate rispetto ad altra fatta allo zoo „ la differenza non da poco è che non ci sono le sbarre a dividerti dall'elefante ed in certi casi la differenza è determinante. questa foto l'ho pubblicata per mostrare la stupidità umana e sinceramente speravo che l'elefante facesse un macello. invece nulla..è rimasto li 10 minuti senza sapere cosa fare.che peccato “ se qualcuno ritorna del tutto soddisfatto dal centro Africa con quel genere di scatti non eccepisco assolutamente in nulla. „ devi pensare a chi un elefante non lo ha mai visto...come ho detto non si nasce imparati. “ Se questo è un elefante il disastro è prevedibile, anche se mi dicono che provocare un ippopotamo è ancor più pericoloso. „ assolutamente no.l'ippopotamo è pericoloso quando torna verso l'acqua oppure quando è in acqua.è territoriale solo in acqua mentre se sorpreso mentre bruca è piuttosto timido ed evita l'uomo.poi è vero che uccide + gente degli elefanti ma in circostanze precise.gli elefanti sono gli unici animali che possono attaccarti anche mentre sei in auto. il rino qualche volta attacca l'auto ma non te ....l'elefante attacca te e non l'auto...la cosa è del tutto diversa inoltre è l'unico animale dotato di forza e stazza per disintegrare un'automobile. fortunatamente di solito è un"gentle giant |
| inviato il 01 Ottobre 2016 ore 12:52
Che gente ma dove ca....volo vogliono andare !!! Una bella piedata sul cofano senza recare danno alle persone ci sarebbe stata proprio bene. Condivido in buona parte le osservazioni di Francesco pur rispettando le opinioni di Steff. |
| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 12:16
Già mi piaceva il titolo e ho solo scorso le varie polemiche di corsa perchè non ho molto tempo ma in uno dei miei primi viaggi in Africa, dopo che marito e io avevamo aspettato con pazienza un rinoceronte e con la nostra macchina ci eravamo messi in modo da fotografarlo senza bloccargli nessuna via di fuga, un'altra macchina si è messa in mezzo bloccandogli una delle vie; io per un attimo ho sperato che il mammifero la ammaccasse ma purtroppo ha semplicemente preso un'altra via di fuga e nessuno ha scattato la foto |
| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 14:24
Arrivare a sperare che un elefante e un rinoceronte carichino delle persone ancorché all'interno di un auto è eccessivo, anche a livello di modo di dire . Saranno irresponsabili ed anche imbe.cilli ma le espressioni giuste sono altre. |
| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 14:57
Non lo si spera veramente (io almeno no) come non dico sul serio quando vorrei avere una mazza ferrata di certi vecchi film dei miei tempi quando vedo fare cose assurde nel traffico cittadino da automobilisti irresponsabili che sono un pericolo per se stessi e gli altri Ma credo con convinzione che la vita di un animale non valga mai meno di quella di un umano, così come nulla giustifica calpestare i diritti di nessun essere vivente. |
| inviato il 11 Giugno 2018 ore 20:44
@Francesco Sestilli “ ...Un amico mi riferì di un esperienza simile con un rattoSorriso; beh, anche quello da evitare. ... ...racconta questo: nulladiessinelinea.wordpress.com/2010/03/21/groenlandia-caccia-fotogra Come dicevo non bisogna esagerare ma Alessandro Vaio non riteneva di farloMrGreen. 'E lettura che fa capire, appena lunghetta. ... „ sono molto curioso della storia del ratto! non ho invece ben capito che cosa vi sia(ammetto di non averlo letto tutto ) in quell' "articolo" che ti da così noia, lo chiedo senza retorica sarcastica, sia chiaro riguardo alla stupidità di certi...meglio ladri che fotografi [cit. Ando Gilardi) |
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