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Correva l'anno 1150, da una nobile famiglia di Chiusdino nasceva il tanto desiderato figlio Galgano Guidotti; travolto dai lussuriosi, dissoluti e spregiudicati costumi Medioevali fu violento cavaliere in aspre battaglie per la contesa del potere locale, ma la sua vita mutò radicalmente quando un giorno una visione angelica lo condusse sulla collina di Monte Siepi al cospetto di Dio e dei dodici Apostoli in persona; Galgano non era più lo stesso, quell'evento lo stava cambiando radicalmente; qualche tempo dopo, durante una cavalcata, il suo cavallo si impuntò per ben due volte rifiutandosi di proseguire la marcia...ripartì soltanto dopo che Galgano gli sciolse le briglie pregando intensamente il Signore; con estrema sicurezza, il cavallo lo condusse nello stesso posto in cui Galgano, poco tempo prima, aveva avuto la visione Divina... quello fu il momento in cui egli concretizzò il proprio cambiamento, e lo fece con un gesto che ha lasciato la propria tangibile impronta fino ad oggi...infisse la propria spada in una roccia sulla vetta della collina e mutò il proprio mantello in un saio in segno di denudamento dai piaceri terreni. Galgano visse in pace e povertà da eremita sulla collina di Montesiepi fino all'anno 1181, nel periodo post conversione lottò e sconfisse con grande fermezza il demonio che lo tentava, fin quando, il 30 novembre del 1181, morì ai piedi della propria croce. Dopo la Morte di Galgano, nello stesso luogo, ed in sua memoria, fu eretta nel 1185 una piccola cappella "la rotonda di Monte Siepi" che tutt'oggi custodisce al suo interno la stessa spada che la mano del poi Santificato Galgano infisse in quella roccia oltre 8 secoli fa. Successivamente, intorno alla seconda metà del 1200, per volontà del vescovo dell'epoca, fu eretta,in onore di San Galgano l'Abbazia Cistercense situata ai piedi della collina di Montesiepi. L'abbazia, ormai per gran parte fatiscente, mantiene soltanto i paramenti murari, ed è da tempo priva di copertura... tale peculiarità, unita allo splendido contesto naturale circostante ed alla leggenda che vi ho appena narrato, la rende uno spettacolo unico per gli occhi e per lo spirito. La spada nella roccia è tutt'oggi visibile all'interno della graziosissima chiesa sulla collina di Monte Siepi, mentre le reliquie del Santo sono custodite in un'altra piccola cappella nel Vicino Comune di Chiusdino. Le fonti storiche sulla vita di Galgano sono assai poche, la leggenda che vi ho narrato è frutto dei racconti di mio padre, di mio nonno e non ultimo di wikipedia. Sono molteplici le ipotesi e gli studi che vedono intrecciarsi, finanche a fondersi, per le chiare analogie, la leggenda di San galgano con quella epica di Re Artù, ma essendo poche e confuse le fonti storiche relative ad entrambe le figure il tutto si perde nella leggenda e nell'immaginazione dei più sognatori. Nella foto - vista absidale dell'Abbazia -
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