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Urospermum dalechampii...

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Urospermum dalechampii inviata il 05 Aprile 2016 ore 21:31 da Aiello Antonio. 0 commenti, 406 visite.

1/800 f/7.1, ISO 100,

Urospermum dalechampii Il boccione maggiore (nome scientifico Urospermum dalechampii (L.) Schmidt, 1795) è una specie di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia Asteraceae dall'aspetto di piccole margheritine gialle. Etimologia : Il nome del genere (Urospermum) deriva da due parole greche oura ( = coda, becco) e sperma ( = seme) e fa riferimento al becco (un lungo prolungamento apicale) dell'achenio.Il nome specifico (dalechampii) è in onore e ricordo del medico botanico, filologo e naturalista francese Jacques Daléchamps o D'Aléchamps (1513 - 1588) morto a Lione, autore fra l'altro dell'opera enciclopedica "Historia generalis plantarum" del 1586. Il binomio scientifico della pianta di questa voce è stato proposto inizialmente da Carl von Linné (1707 ? 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione "Species Plantarum" del 1753, perfezionato successivamente dal botanico boemo Franz Willibald Schmidt (1764 - 1796) nella pubblicazione "Sammlung Physikalisch-Ökon. Aufs.: 276" del 1795. Descrizione : L'altezza di queste piante varia da 20 a 40 cm. La forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap), ossia sono piante perenni, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve, dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Tutta la pianta è villosa per peli patenti. Radici : Le radici sono fittonanti. Fusto : La parte aerea del fusto è eretta e ascendente; inoltre è fogliosa nella metà inferiore. Foglie : Le foglie si dividono in basali e cauline. Quelle basali hanno una lamina di tipo pennatosetto e sono lunghe 5 ? 6 cm; quelle cauline inferiori sono progressivamente maggiori e meno profondamente divise; mentre quelle cauline superiori hanno un contorno lanceolato e sono subintere e sessili. I margini delle foglie possono essere dentati. Dimensione delle foglie cauline inferiori: larghezza 2 cm; lunghezza 6 ? 8 cm Infiorescenza : Le infiorescenze consistono in singoli capolini (uno o pochi) su un lunghi peduncoli ingrossati. I capolini sono formati da un involucro più o meno urceolato composto da 7 - 8 brattee (o squame) disposte su una sola serie (o 2) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori tutti ligulati. Le squame sono lunghe 12 ? 14 mm, a forma da ovato-lanceolata a lanceolato-lineare, sono concresciute nel terzo inferiore, superiormente sono libere; i margini sono scariosi e gli apici sono acuminati. Il ricettacolo, da piatto a convesso, è "nudo", ossia privo di pagliette a protezione della base dei fiori. Diametro del capolino: 3,5 ? 7 cm. Diametro dell'involucro: 10 ? 20 mm Fiore : I fiori da 20 a 50, sono tutti del tipo ligulato (il tipo tubuloso, i fiori del disco, presente nella maggioranza delle Asteraceae, qui è assente), sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice ? corolla ? androceo ? gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono tutti ermafroditi e zigomorfi. Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente formula fiorale: * K 0/5, C (5), A (5), G (2), infero, achenio Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame. Corolla: la corolla dei fiori periferici alla base è tubolare e incolore lunga 12 mm e termina in una ligula raggiante (larga 3 mm; lunga 20 mm) con 5 denti apicali; la ligula è colorata di giallo chiaro nella parte adassiale, mentre in quella abassiale sono presenti delle striature purpuree. Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo. Gineceo: gli stigmi dello stilo (corto) sono due divergenti; l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Fioritura: da maggio a agosto. Frutti : I frutti sono degli acheni con pappo. L'achenio è colorato di marrone, è rugoso (tubercolato) con un corpo appiattito-oblungo ed è lungo 6 ? 8 mm; all'apice è presente un becco lungo il doppio dell'achenio stesso (un diaframma separa il becco dalla parte contenente l'embrione). Il pappo caduco è formato da 18 - 22 peli piumosi, bianchi, subuguali disposti in una (o 2) serie insieme ad alette rigide; le setole alla base sono connate. Riproduzione : Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama). Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra). Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo ? disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). Distribuzione e habitat : Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Euri-Mediterraneo / Centro-Occidentale. Distribuzione: in Italia è presente soprattutto al centro e al sud. Fuori dall'Italia (sempre nelle Alpi) è presente in Francia (dipartimenti di Alpes-de-Haute-Provence, Alpes-Maritimes e Drôme). Sugli altri rilievi europei si trova nel Massiccio Centrale e Pirenei. In generale questa specie è presente in Europa, in Africa e in Asia (esclusa la parte tropicale). Habitat: l'habitat tipico per questa pianta sono i prati aridi, gli incolti (anche le vigne e gli uliveti) e le aree lungo le vie; ma anche gli ambienti ruderali, nelle scarpate e nei luoghi rocciosi misti a prato. Il substrato preferito è sia calcareo che siliceo con pH neutro, medi valori nutrizionali del terreno che deve essere arido. Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 1200 m s.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare e montano (oltre a quello planiziale ? a livello del mare). Fitosociologia : Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale: Formazione: delle comunità a emicriptofite e camefite delle praterie rase magre secche; Classe: Lygeo-Stipetea Ordine: Brachypodietalia phoenicoidis Alleanza: Brachypodion phoenicoidis Sistematica : La famiglia di appartenenza dell'Urospermum dalechampii (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale;, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[12] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti ). Il genere Urospermum contiene due sole specie, entrambe presenti nella flora spontanea italiana. Il numero cromosomico di U. dalechampii è: 2n = 14. Il basionimo per questa specie è: Tragopogon dalechampii L., 1753. Sinonimi : Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti: Arnopogon dalechampii (L.) Willd. Tragopogon bicolor Moench Tragopogon dalechampii L., 1753 Tragopogon laetus Salisb. Tragopogon verticillatus Lam. Urospermum grandiflorum St. -Lag. Specie simili : L'altra specie del genere (Urospermum picroides) differisce per i seguenti caratteri: le piante sono leggermente più basse; l'infiorescenza si compone di diversi capolini e tutti con un diametro minore (2 ? 4 cm); le foglie si presentano con un margine ruvido e maggiormente dentato-seghettato; Boccione maggiore Urospermum dalechampii Classificazione Cronquist Dominio Eukaryota Regno Plantae Superdivisione Spermatophyta Divisione Magnoliophyta Classe Magnoliopsida Sottoclasse Asteridae Ordine Asterales Famiglia Asteraceae Sottofamiglia Cichorioideae Tribù Cichorieae Sottotribù Hypochaeridinae Genere Urospermum Specie dalechampii Classificazione APG Regno Plantae (clade) Angiosperme (clade) Eudicotiledoni (clade) Tricolpate basali (clade) Asteridi (clade) Euasteridi II Ordine Asterales Famiglia Asteraceae Sottofamiglia Cichorioideae Tribù Cichorieae Sottotribù Hypochaeridinae Nomenclatura binomiale Urospermum dalechampii (L.) Schmidt, 1795 Nomi comuni Amarago Grugno Lattugaccio di Daléchamps?





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